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Macchine utensili, il 2012 si chiude senza sorprese

Oltre al mercato interno in sofferenza, preoccupa il calo degli ordinativi dall'estero

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Virna Bottarelli

Nel quarto trimestre
2012 l'indice degli ordini di macchine utensili, elaborato dal Centro
Studi & Cultura di Impresa di Ucimu-Sistemi per Produrre, segna un incremento
dell'1,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.


Sul fronte interno, anche se l'indice
degli ordini registra una crescita del 38,8%, rispetto al
quarto trimestre del 2011, il valore assoluto resta basso, a conferma della debolezza del mercato domestico.

Note dolenti anche sul fronte estero, dove l'indice ordinativi segna un calo del 4,3%. Su base annua,
l'indice segna un arretramento del 4,8% rispetto alla media d'anno 2011, un dato sul quale pesano il negativo riscontro della domanda straniera (-5,3%) e
l'assestamento su livelli  bassi della raccolta ordini sul mercato
italiano, solo un +2% rispetto all'anno precedente.

 

“Questa rilevazione
conferma la sensazione di raffreddamento della disponibilità a investire da
parte dei principali mercati di sbocco del made in Italy", dice Luigi Galdabini, presidente di Ucimu, evidenziando come la situazione
sia "pericolosissima per i costruttori italiani, che negli ultimi anni hanno
orientato la propria attività oltreconfine anche per sopperire all'inappetenza
del mercato domestico".

Commentando i dati di mercato, Galdabini coglie l'occasione per avanzare nuovamente alcune proposte politiche dei costruttori di macchine utensili: l'introduzione di un bonus fiscale per i processi di aggregazione
e fusione tra aziende aventi obiettivi comuni, un sistema
premiante per le aziende che crescono, una riduzione della tassazione sul lavoro e una equa riduzione del cuneo fiscale. 

 

“Chi si appresta a governare deve avere ben
chiaro lo scenario di declino di fronte al quale si trova oggi il sistema industriale
italiano. Per fermare questo
fenomeno, Ucimu propone la detassazione
totale degli utili reinvestiti
in beni tecnologicamente avanzati
e la liberalizzazione delle quote di ammortamento oltre a bonus
fiscali per chi investe in innovazione di prodotto e processo, tutti
provvedimenti funzionali a rimettere in moto il manifatturiero del Paese”.

 

Macchine utensili, il 2012 si chiude senza sorprese - Ultima modifica: 2013-01-31T10:52:39+01:00 da Virna Bottarelli