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Le tecnologie per la Transizione 4.0 nel programma Bravo Innovation Hub

Gestito dall’Hub di Brindisi, il percorso di accelerazione verticale faciliterà l’ingresso delle imprese sul mercato, realizzando le nuove idee imprenditoriali nell’ambito delle tecnologie per la Transizione 4.0.

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Marianna Capasso

Per trasformare i progetti innovativi in imprese di successo, concretizzando le idee e rendendole operative, sono partite le nuove Call di Bravo Innovation Hub, la rete di acceleratori che si colloca al fianco di startup e nuove imprese innovative, con sede a Brindisi, Cagliari e Palermo.

Attraverso percorsi di accelerazione verticali, gli hub promuovono un modello di impresa che riesca a coinvolgere diverse parti e a connettere gli attori del settore pubblico e privato. E, in quest’ottica, a fine maggio 2023 sono state lanciate cinque Call, per ognuna delle quali saranno selezionate 10 imprese.

Le soluzioni innovative, promosse attraverso i programmi di accelerazione, si focalizzano su cinque settori, tra cui le Tecnologie per Transizione 4.0, la Mobilità Green e Smart City e la New Energy, Green e Clean Tech.

Analizziamo, allora, nel dettaglio, il programma Bravo Innovation Hub nel settore Tecnologie per Transizione 4.0, promosso dalla Direzione generale per gli Incentivi alle Imprese del MIMIT, ma realizzato da Invitalia, con il coinvolgimento di LVenture Group SpA, TheQUBE Srl e CETMA.

Imprese e startup per le tecnologie 4.0

Tecnologie per Transizione 4.0 è il progetto destinato alle imprese e alle startup che operano nell’ambito delle tecnologie omonime. Con il supporto dell’hub, le beneficiarie riusciranno a velocizzare il loro ingresso nel mercato, attraverso la definizione, la validazione e lo sviluppo del proprio modello di business. Potranno altresì accedere al mercato dei capitali, grazie all’incontro con potenziali partner strategici e commerciali.

Possono presentare domanda di accesso tutte le societàgiovani”, ovvero iscritte al Registro delle Imprese da non più di 60 mesi, indipendentemente dalla forma giuridica societaria. Devono però essere di piccola dimensione, secondo la definizione europea (Allegato 1 del Regolamento 651/2014) e ubicate sul territorio nazionale. Verranno scelte 10 imprese, di cui almeno 6 con sede operativa in una regione del Mezzogiorno.

Le possibili beneficiarie non dovranno risultare quotate in un mercato regolamentato o in una piattaforma multilaterale di negoziazione, non dovranno aver ancora distribuito utili o essere frutto di fusione. È richiesto il pieno e libero esercizio dei diritti, la regolarità contributiva in tutti gli ambiti, e l’assenza di particolari condizioni – tra cui liquidazione volontaria, procedure concorsuali.

Non saranno ammesse le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati illegali o incompatibili secondo le disposizioni della Commissione europea. Allo stesso modo, le imprese “morose” nei confronti del MIMIT saranno escluse a priori. In tutti i casi, i suddetti requisiti di ammissibilità saranno riportati nella dichiarazione riepilogativa che andrà presentata e sottoscritta, attraverso la firma digitale del legale rappresentante.

Le soluzioni innovative nelle tecnologie per la Transizione 4.0

Per poter beneficiare dell’agevolazione, l’impresa dovrà svolgere una attività connessa a soluzioni innovative nell’ambito delle Tecnologie per la Transizione 4.0. La Call non riporta un pedissequo elenco ma offre diverse voci, puramente esemplificative.

Tra queste rientrano i sistemi di produzione e di prototipazione, in grado di aumentare l’efficienza degli impianti o e dei materiali utilizzati nel processo produttivo – come potrebbe essere la manifattura additiva, la stampa 3D, la robotica, le interazioni machine to machine, l’interfaccia uomo-macchina – e i sistemi per simulare la progettazione, certificazione, manutenzione e Customer service, tra cui digital twin, realtà virtuale, realtà aumentata.

Sono poi favoriti i progetti che prevedano sistemi per la gestione, l’analisi e l’integrazione dei dati, prodotti da una smart factory, a supporto dei processi decisionali, come i big data e advanced analytics, tool di intelligenza artificiale e machine learning, o soluzioni di manutenzione predittiva.

Tra le altre soluzioni innovative sono annoverati i sistemi per lo storage e la gestione digitale delle informazioni, capaci di elaborare grandi quantità di dati (Cloud Computing, Edge Computing). Sono infine menzionati, nel bando, anche i sistemi di cybersecurity capaci di garantire la sicurezza delle informazioni e degli impianti (IT e OT Security).

L’offerta del programma Bravo Innovation Hub

Alle 10 imprese beneficiarie verranno offerti servizi per complessivi 37.500 euro, finanziati nell’ambito dell’Asse VI del PON IC 2014-2020-REACT EU. Invitalia concederà, a ciascuna delle selezionate, un grant pari a 20mila euro, che potrà essere richiesto già a partire dalla fine della seconda settimana di programma. Sono poi previsti una serie di ulteriori servizi, tra cui l’utilizzo di spazi di lavoro a Palazzo Guerrieri.

È organizzato, per le vincitrici del Bando, un percorso di formazione, con 18 giornate dedicate alle competenze imprenditoriali e alle tematiche più rilevanti nell’ambito della transizione 4.0. È poi offerto un servizio di mentoring e coaching, della durata di 60 ore, utili per eventuali consigli e indicazioni, con un supporto nello sviluppo del prodotto o del servizio, per la predisposizione del modello di business, per le scelte nella tecnologia, comunicazione, marketing o raccolta fondi.

Sono, ancora, previsti diversi assessment per identificare i punti di forza e le aree di miglioramento, e un benchmark day con testimonianze nazionali e internazionali specifiche dell’ambito della transizione 4.0, attraverso la partecipazione di imprenditori, ricercatori ed esperti. Verranno organizzate iniziative di business matching e open innovation e, a conclusione del percorso, ci sarà un demo day.

Durante questo evento conclusivo le imprese, attraverso pitch session e attività di networking, potranno presentare il proprio progetto, mostrandolo agli investitori nazionali e internazionali; questa, magari, potrebbe rappresentare un’occasione per siglare partnership proficue.

Le tempistiche e le modalità di accesso

Dopo aver consultato il Regolamento relativo al programma di accelerazione Tecnologie per la Transizione 4.0, è necessario compilare il pitch di progetto e la dichiarazione riepilogativa. La documentazione va allegata alla domanda on-line, attraverso l’apposita piattaforma.

Nella fase istruttoria, le soluzioni proposte verranno valutate in considerazione di diversi fattori, tra cui le potenzialità dell'impresa, il team imprenditoriale, l’innovatività dell’idea in relazione al tema 4.0 e il potenziale dell’impresa, ovvero la sua attrattività sul mercato nazionale ed internazionale.

Entro il 26 luglio 2023 sarà pubblicata la graduatoria finale e il programma partirà nel mese di settembre 2023: avrà una durata compresa tra le 10 e le 12 settimane, con attività che si svolgeranno in parte a distanza e in parte a Brindisi, presso gli spazi di Palazzo Guerrieri.

Le tecnologie per la Transizione 4.0 nel programma Bravo Innovation Hub - Ultima modifica: 2023-06-30T09:27:07+02:00 da Marianna Capasso