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La classifica dei linguaggi di programmazione

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Marta Roberti

I non addetti ai lavori non ne sono a conoscenza, ma i linguaggi di programmazione si evolvono continuamente, anche per meglio adattarsi ad applicazioni diverse e soddisfare nuove esigenze. Tra i più utilizzati si citano spesso Python, C e Javascript, ma volendo stilare una classifica dei preferiti da parte dei programmatori, va considerato che questa è in costante divenire ed è anche influenzata dalla variegata tipologia di sistemi e dispositivi che continuamente l’innovazione tecnologica propone al mercato sia industriale che consumer. Da tener conto anche del fatto che alcuni linguaggi si sono affermati nell’insegnamento di università e istituti tecnici, mentre altri sono più richiesti, per maggior facilità o per scelta autonoma, da chi inizia a entrare nel mondo del software.

TPC Index: top five

Per quanti volessero saperne di più, è disponibile il TPC Index, o TIOBE Programming Community Index, realizzato dalla società di consulenza olandese TIOBE, che si propone al mercato come “The coding standard company". La classifica nasce dai dati desunti da motori di ricerca quali Google, Yahoo! e MSN, e tiene anche conto della quantità di corsi di formazione dedicati a uno specifico linguaggio e del numero dei programmatori che ne fanno uso. Il più recente TPC index pone al top il linguaggio C che, concepito nel 1972, è nel tempo diventato uno dei più utilizzati in assoluto, in sistemi Windows, Linux e anche iOS, ma anche per creare software per cellulari. Al secondo posto l’indice colloca Java che, insegnato in moltissime università, ha aumentato la sua importanza con la diffusione delle app, soprattutto per sistemi Android. Segue Python, lanciato nel 1992, ritenuto abbastanza semplice da capire e scrivere: tra i suoi ambiti d’uso emergenti da citare le applicazioni di intelligenza artificiale. Si collocano poi rispettivamente al quarto e quinto posto per diffusione i linguaggi C++ e C#: il primo, del 1983, è un miglioramento di C ed ha un importante spazio nello sviluppo mobile e nelle ambientazioni scientifiche, mentre il secondo è molto adottato nel mondo del gaming.

Dopo la top five

Dopo questi top five, da citare JavaScript, che nasce all’inizio dello sviluppo di internet: praticamente non esistono pagine Web che non abbiano una componente scritta con questo linguaggio. Un settimo posto è attribuito a PHP, acronimo originale di Personal Home Page, meglio noto come Hypertext Preprocessor (preprocessore di ipertesti), linguaggio di scripting interpretato concepito per la programmazione di pagine Web dinamiche: dopo un’interessante diffusione nel 2010 si è sostanzialmente bloccato come adesione. All’ottavo posto, ultimo linguaggio da citare è R, da TIOBE definito come astro nascente per software statistici e analisi di grandi moli di dati: non per nulla è stato concepito da un matematico e da uno statistico, canadese il primo, neozelandese il secondo.

La classifica dei linguaggi di programmazione - Ultima modifica: 2021-06-26T00:35:50+02:00 da Marta Roberti