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Incentivi 4.0: tutte le opportunità per l’agricoltura

Anche il settore agricolo, come l'industria manifatturiera, si sta preparando a sperimentare un'evoluzione verso l'Agricoltura 4.0. Secondo l’Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano e del Laboratorio Rise (Research & Innovation for Smart Enterprises) dell’Università di Brescia, sono la raccolta e l'analisi dei dati che permettono il passaggio da un'agricoltura di precisione al paradigma più evoluto di un'agricoltura smart e digitale.

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La Redazione

di Maria Luisa Doldi

L’evoluzione in chiave 4.0 che sta trasformando l’industria manifatturiera italiana sta coinvolgendo anche il settore agricolo, dove ormai si parla di Agricoltura 4.0. Secondo la definizione dell’Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE (Research & Innovation for Smart Enterprises) dell’Università di Brescia, sono proprio la raccolta e l'analisi dei dati che permettono il passaggio da una agricoltura di precisione al paradigma più evoluto di una Agricoltura 4.0.

Se la prima era caratterizzata dal controllo di specifiche operazioni in campo, la seconda prevede la raccolta di informazioni da tutte le operazioni di campo. Questo è possibile tramite sensoristica, robot e droni, ma anche trattori smart, device mobili da una parte e, dall’altra, Cloud, software analitici, Big Data Analysis.

Secondo l’Osservatorio, in Agricoltura si va addirittura oltre il campo: le tecnologie 4.0 oggi disponibili, ovvero le possibilità di digitalizzazione dei processi, non riguardano solo la coltivazione in senso stretto. Possono essere estese e applicate a tutte le operazioni dell’azienda agricola e a qualsiasi suo processo di business. A quali? Ad esempio, alla logistica, alle attività di pianificazione, come supporto alle decisioni e così via (Smart Farming).

Sia nell’industria sia in agricoltura il filo rosso di questa trasformazione 4.0 è nei dati e nella conoscenza che ne deriva. Conoscenza dei processi con lo scopo di ottimizzarli, efficientarli, renderli più competitivi e al contempo sostenibili. Sono tutti obiettivi fondamentali per ogni agenda politica. Per questo, nel Piano Transizione 4.0 previsto dalle Istituzioni sono incluse agevolazioni destinate anche alla agricoltura.

Agricoltura 4.0: tipologie di agevolazioni per le imprese

Come spiega Diana Michelizzi, Responsabile Finanza Agevolata presso il consulente Credit Team, le agevolazioni che le aziende possono ottenere sono fondamentalmente di due tipi. Prima di tutto, il contributo a fondo perduto: come si può intuire dal nome, è un'agevolazione che viene erogata direttamente dall'ente sul conto dell’azienda beneficiaria a fronte della dimostrazione da parte sua di aver realizzato l'investimento.

La seconda agevolazione riguarda il Credito d'imposta, l'agevolazione fiscale che si traduce in un credito che l'impresa vanta nei confronti dello Stato. Di fatto è un vero e proprio sconto che il fisco italiano applica sulle tasse delle imprese. Di seguito, le agevolazioni principali che interessano anche l’agricoltura, utili per facilitare l’adozione di tecnologie 4.0.

La nuova Sabatini (o Misura Beni Strumentali)

Questo strumento messo a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico ha l'obiettivo di facilitare l'accesso al credito alle imprese, accrescendo così la competitività del sistema produttivo del Paese. Esso sostiene tutti gli investimenti in beni strumentali nuovi, come macchinari, impianti, attrezzature ma anche software e tecnologie digitali.

I beneficiari sono tutte le imprese micro, piccole e medie di tutti i settori produttivi quindi anche della Agricoltura e Pesca. Si traduce in un contributo in conto impianti pari a circa il 7% dell'investimento, se si presenta in forma ordinaria, fino ad arrivare a un 10% se l'investimento presentato dall'azienda può considerarsi 4.0, quindi in tecnologie digitali. Le spese ammissibili? Macchinari, impianti, beni strumentali, attrezzature hardware e software, tecnologie digitali.

È importante specificare che questa tipologia di agevolazione viene abbinata a un finanziamento oppure a un leasing per l'acquisto di questi beni di durata massima cinque anni. Michelizzi spiega come funziona la nuova Sabatini con un esempio dal mondo reale: un’azienda che produce vino ha deciso di acquistare un nuovo trattore agricolo a tecnologia avanzata per il diserbo biologico e meccanico di valore 235.000 euro. Grazie al contributo Sabatini ha potuto avere un risparmio del 10%. Quindi il costo finale del bene si è tradotto in 211.283 euro a fronte di 235.000.

Il Credito di Imposta Beni Strumentali 4.0

Questa agevolazione del Mise ha l'obiettivo di supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, sia materiali sia immateriali, sempre legati alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi. Destinatarie di questa misura sono tutte le imprese residenti in Italia, indipendentemente dalla loro natura giuridica, dai settori economici di appartenenza, dalla dimensione. Anche le imprese agricole possono accedere a questo Credito di Imposta.

Le percentuali agevolative per l'esercizio 2022 relative ai beni strumentali tecnologicamente avanzati sono:

  • il 40% di rimborso per investimenti fino a due milioni e mezzo
  • il 20% di rimborso per gli investimenti oltre ai due milioni e mezzo e fino a 10 milioni
  • il 10% di rimborso per gli investimenti tra i 10 milioni e fino ai 20 milioni di euro.

Nel caso dei beni immateriali, le percentuali di rimborso per gli investimenti sono:

  • il 50% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • il 30% per investimenti da 2,5 fino a 10 milioni di €
  • il 10% per investimenti da 10 a 20 milioni

È importante specificare che è necessaria una perizia asseverata per dimostrare il rispetto dei requisiti 4.0 per tutti quegli investimenti superiori a 300.000 euro. Va detto anche che la Nuova Sabatini e il Credito di Imposta sono misure cumulabili.

Voucher Digitale i4.0 (Unioncamere Lombardia)

Questo Bando è solitamente un'agevolazione rotativa e messa a disposizione dalle diverse Camere di Commercio e Regioni, quindi, è un'agevolazione che solitamente viene riproposta ciclicamente. È molto interessante perché, pur avendo un contributo relativamente più piccolo rispetto a quelli visti precedentemente, è aperta a tutti i settori, anche a quello agricolo.

I principali obiettivi della misura sono: aumentare la collaborazione tra le imprese proprio nel campo dell’utilizzo delle tecnologie 4.0, promuovere l'utilizzo di servizi o soluzioni sulle nuove competenze tecnologie, favorire interventi di digitalizzazione e automazione, incentivare modelli di sviluppo produttivo “green”.

L'agevolazione si traduce in un contributo a fondo perduto pari al 50% dell'investimento, ma fino a un massimo di 15mila euro. Sono ammissibili le spese relative alle consulenze o alla formazione, ma anche all'acquisto di beni e servizi strumentali e relativi hardware e software.

Requisiti da rispettare per ottenere il Credito di Imposta 4.0

Per poter usufruire del Credito di Imposta 4.0, i beni strumentali e i sistemi produttivi devono rispettare determinati requisiti. Devono essere dotati di un controllo per mezzo di cnc o plc. Devono esser dotati di interconnessione ai sistemi informatici con caricamento da remoto di istruzioni e/o programmi. Devono essere dotati di integrazione automatizzata con il sistema logistico o con la rete di forniture o con altre macchine del ciclo produttivo. Devono avere un'interfaccia uomo macchina sempre attiva. Devono rispettare gli standard in termini di sicurezza.

Inoltre, i beni devono essere dotati di almeno due tra le seguenti caratteristiche, che li rendano simili o assimilabili e integrabili con sistemi cyberfisici. Devono avere sistemi di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o telecontrollo. Devono essere dotati di sensori che permettano il continuo monitoraggio delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo. Devono avere caratteristiche di integrazione tra macchina fisica o impianto con la simulazione/modellazione del comportamento nello svolgimento del loro compito.

I requisiti richiesti ai beni strumentali per accedere al Credito di Imposta 4.0 sono dunque 5+2. Come afferma Michelizzi e come ha più volte affermato anche l’Osservatorio Smart AgriFood, le tecnologie diventano veramente 4.0 quando si riesce a realizzare una interconnessione tra i diversi sistemi presenti in azienda. 

I passaggi per beneficiare di queste agevolazioni:

acquistare un macchinario nuovo di ultima generazione

interconnettere la macchina ai sistemi aziendali

effettuare la perizia giurata e verificare i requisiti 5+2

fruire del Credito di Imposta attraverso il modulo F24

Strumenti efficaci per un'Agricoltura 4.0

Quello della perizia giurata è un aspetto fondamentale da rispettare per il buon esito della domanda. In generale, la perizia è richiesta per tutti quei beni che hanno un importo superiore ai 300mila euro. «Noi consigliamo di redigere la perizia giurata anche per tutti gli altri beni che non hanno un importo così elevato. In questo modo, e grazie al supporto di un perito esperto in materia, si può avere una maggior sicurezza del rispetto dei requisiti fondamentali in caso di controllo da parte dell'ente», afferma Michelizzi.

In generale, anche se le agevolazioni per il settore agricolo sono minori rispetto a quelle per il settore manifatturiero, le misure a disposizione sono trasversali e sono tutte applicabili a soluzioni che rappresentano il paradigma di Agricoltura  4.0. Come ribadisce Andrea Bacchelli, direttore dell'Osservatorio Smart AgriFood, «sebbene vi siano meno incentivi rispetto alla manifattura, gli incentivi esistenti sono però trasversali alle diverse possibili soluzioni tecnologiche e favoriscono davvero l’adozione di sistemi digitalizzati in agricoltura».  

Un’indagine condotta dall’Osservarlo Smart AgriFood testimonia che questi incentivi giocano davvero un ruolo importante per spostare l’Agricoltura verso l'Agricoltura 4.0. Infatti, su un campione di 361 aziende che conoscono almeno un incentivo, l’84% di loro sostiene che gli incentivi hanno avuto un impatto rilevante sulle scelte di investimento. In particolare, il 44% afferma di aver anticipato l’investimento grazie ad essi, il 20% di aver scelto di investire in più soluzioni e il 20% di aver scelto un investimento più impegnativo.

Quali investimenti sono considerati validi ai fini di una transizione 4.0 per l’Agricoltura? In questo grafico alcuni esempi di investimenti fatti da aziende agricole (Credits: Osservatorio Smart AgriFood)

Quanto è irta la strada verso le agevolazioni?

L’accesso ad alcune delle agevolazioni presentate risulta burocraticamente piuttosto complesso ed effettivamente ha bisogno del supporto di diversi attori per poter fare in modo che il beneficio sia ottenuto nel miglior dei modi. «Consigliamo alle imprese che si avvicinano alla finanza agevolata di contattare una società esperta prima ancora di iniziare l'investimento per evitare di inficiare il beneficio per evitare di fare errori», è il parere di Michelizzi.

L'indagine dell’Osservatorio Smart Agrifood rivela che molte aziende, pur essendo a conoscenza degli incentivi, non li richiedono per l'eccesso di burocrazia o perché i procedimenti sono considerati troppo complicati o rischiosi.

Nel dettaglio, su un campione di 298 aziende agricole che non hanno utilizzato gli incentivi pur essendone a conoscenza, il 36% afferma che la burocrazia è eccessiva e il 17% che le procedure sono troppo complesse. Questo significa che la complessità dei passaggi può davvero essere un fattore ostativo per le aziende. In particolare, per le più piccole che probabilmente hanno meno disponibilità di risorse da dedicare alle pratiche per la richiesta di incentivi.

L’eccessiva burocrazia e la complessità dei passaggi per arrivare alle agevolazioni possono davvero essere un fattore ostativo per le aziende, soprattutto per le più piccole (Credits: Osservatorio Smart AgriFood)

Conoscere gli incentivi per utilizzarli

La conoscenza degli incentivi è naturalmente un presupposto per poterne fare richiesta. L’Osservatorio Smart Agrifood ha analizzato quanto le aziende agricole siano a conoscenza delle agevolazioni a loro destinate. Il risultato? Su un campione di 503 aziende, vi è una base ancora molto ampia di aziende che non conoscono uno o più incentivi attualmente disponibili per l'agricoltura, inclusi quelli relativi a Transizione 4.0. Ad esempio, il 58% afferma di non conoscere il Piano Transizione 4.0, il 59% di non conoscere la Nuova Sabatini e addirittura il 95% di non conoscere i Voucher digitali.

Così, emerge come la conoscenza sia il primo elemento per accedere a ogni forma di agevolazione. Non c'è l'opportunità di arrivare a un utilizzo senza un'adeguata conoscenza, un'adeguata consapevolezza delle opportunità che effettivamente esistono e sono in questo momento attive. Il primo messaggio che emerge da questi dati è, dunque, che c'è ancora un grande bisogno di comunicazione e sensibilizzazione delle aziende sull'esistenza di questi incentivi, su una maggiore consapevolezza delle opportunità che effettivamente questo tipo di incentivi mette a disposizione delle aziende agricole.

Gli incentivi sono un concreto aiuto per le aziende che li richiedono. Infatti, la maggior parte di esse ha affermato di aver investito di più o diversamente grazie ad essi (Credits: Osservatorio Smart AgriFood)

Incentivi 4.0: tutte le opportunità per l’agricoltura - Ultima modifica: 2022-02-10T09:23:46+01:00 da La Redazione