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I Big Data Analytics in Italia: riparte il mercato

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La Redazione

Nel 2021 il mercato dei Big Data Analytics raggiungerà un valore stimato superiore ai 2 miliardi di euro, in crescita del 13%, dopo che nel 2020 la pandemia aveva fortemente rallentato gli investimenti in ambito gestione e analisi dei dati.

La crescita è trainata soprattutto dalla componente software, che registra un incremento del 17% (con punte di oltre il 30% per le piattaforme di Data Governance e Data Science & AI), e dai servizi di consulenza e personalizzazione tecnologica, che crescono in doppia cifra, mentre la spesa in risorse infrastrutturali aumenta meno della media del mercato.

Sono i risultati della ricerca dell'Osservatorio Big Data & Business Intelligence della School Management del Politecnico di Milano presentata durante il convegno “La Data Science è ripartita: siete pronti a seguirla?”.

Tante luci, qualche ombra

La ripresa coinvolge tutti i settori merceologici, con investimenti in Data Management & Analytics in aumento di oltre il 10%. Assicurazioni, manifatturiero e telco & media sono i comparti che segnano la crescita più marcata. Un quinto degli investimenti in soluzioni di Analytics passa da servizi in Public & Hybrid Cloud, +21% rispetto al 2020.

Quasi otto grandi aziende su dieci lavorano all’integrazione di dati provenienti da diverse fonti interne o esterne e il 54% ha avviato almeno una sperimentazione in ambito Advanced Analytics (era il 46% nel 2020).

Insieme ai progetti cresce anche il fabbisogno di competenze: complessivamente il numero di Data Scientist è aumentato nel 28% delle grandi imprese, ma questa crescita riguarda le aziende che già avevano investito negli scorsi anni. Non aumenta in modo trasversale la diffusione di figure professionali dedicate.

Inoltre, nonostante i progressi dell’ultimo anno, soltanto il 27% delle realtà può definirsi un’azienda data science driven, ovvero un’impresa con competenze diffuse e numerose sperimentazioni e progetti a regime in tutta l’organizzazione.

Gli Analytics nelle pmi

Nel 2021, il 44% delle piccole e medie imprese ha investito in Analytics nel 2021 o prevede di farlo entro fine anno e un altro 44% ha dichiarato che la pandemia ha avuto un ruolo determinante nell’acquisire maggiore consapevolezza sulla necessità di valorizzare i dati a disposizione.

La maggior parte delle pmi svolge oggi analisi predittive (62%), ma le sperimentazioni di Advanced Analytics sono presenti solo in una ristretta minoranza (14%). Un terzo del campione ha figure dedicate alla gestione dell’analisi dei dati nella funzione IT o distribuite nelle diverse funzioni aziendali, in particolare Data Analyst.

Le prossime sfide secondo gli esperti

“Nonostante una diffusa voglia di sperimentazione, poche aziende italiane oggi possono essere considerate veramente data-driven, cioè capaci di portare l'intera organizzazione a una piena valorizzazione dei dati a disposizione - ha spiegato Carlo Vercellis, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Big Data & Business Analytics -. Per far sì che la Data Science abbia un impatto concreto, è necessario creare una cultura dei dati che, a diversi livelli, avvicini sempre più lavoratori ad un uso quotidiano di insights e risultati delle analisi”.

“La prossima sfida per le imprese sarà sviluppare una data-driven strategy basata su competenze e iniziative mature in tutte e tre le sue dimensioni, che sono il Data Management, la Data Science e la Data Literacy, su cui ad oggi emergono ancora percorsi sbilanciati”, ha aggiunto Alessandro Piva, Responsabile della ricerca dell’Osservatorio Big Data & Business Analytics.

 

I Big Data Analytics in Italia: riparte il mercato - Ultima modifica: 2021-11-26T11:19:12+01:00 da La Redazione