La principale sfida della trasformazione digitale è far sì che tutto ciò che avviene nella vita reale si possa tradurre in logica real-time nei processi aziendali. Ma perché ciò accada, sopra all’architettura tecnologia necessariamente rinnovata deve collocarsi come imprescindibile il coinvolgimento dell’intera organizzazione. Insomma, è necessario portarsi dietro tutte le persone, dall’amministratore delegato ai dipendenti.
È quanto emerso durante la serie di incontri esclusivi Innovators Circle promossi da SAP e Intel in collaborazione con IDC e che hanno riunito CIO, CDO e Innovation manager delle più importanti aziende italiane.
“Dal tenore dei messaggi e dei punti di vista forniti dalle aziende italiane nel corso del 2017, stiamo vedendo via via maturare un linguaggio più strategico e la consapevolezza della portata della trasformazione, dove alla complessità si accosta la volontà di interrogarsi su nuove direzioni del business model aziendale”, sottolinea Fabio Rizzotto di IDC.
Una analisi peraltro confermata dai dati emersi anche nella web survey di IDC condotta ad hoc per questo ciclo di incontri. Secondo più di 70 rispondenti italiani, quattro sono gli odierni imperativi strategici della Digital Transformation: il data management come asset strategico; la digital transformation progressiva versus la digital transformation “disruptive”; i nuovi ecosistemi; la digital leadership coordinata.
Appare infatti evidente che la trasformazione dei processi esistenti e la creazione di nuovi dipendano dall’effettiva capacità aziendale di gestire, analizzare e valorizzare i dati. Tutto ciò può avvenire mettendo il dato al centro dei modelli aziendali e rinnovando l’architettura IT, ovvero investendo su piattaforme unificate data-driven e puntando su nuove competenze digitali come la real-time data analytics.
Il secondo punto sottolinea come tra le aziende italiane emerga la necessità di bilanciare un cambiamento che sia da una parte progressivo – a livello sia organizzativo sia IT – ma che dall’altra possa anche accogliere accelerazioni e innovazioni “disruptive”.
Il percorso d’innovazione avviato con il digitale, coinvolgendo tutti i ruoli aziendali, apre inoltre a nuove forme di collaborazione e integrazione. La cooperazione tra imprese, vendor e laboratori d’innovazione, e tra i diversi ruoli aziendali (in una sorta di “dream team” interno), è indispensabile per gestire la natura complessa della trasformazione digitale. Anzi, alcune aziende hanno già compreso che i benefici di questa cooperazione possono essere amplificati creando ecosistemi che combinino nuovi modelli di business, tecnologie digitali, informazioni e stakeholder.
Infine, ritorna anche nella web survey di IDC il tema prioritario della leadership. La capacità di comunicare, di ingaggiare le persone giuste per il processo d’innovazione, di ottenere la sponsorizzazione del vertice, ma anche la capacità di mettersi in discussione, rappresentano qualità essenziali per chi deve guidare e governare il processo di trasformazione aziendale.
IDC ha infine realizzato una guida di best practice per misurare i progressi e la qualità dei risultati nei percorsi di trasformazione digitale, in cui sono messi in evidenza gli ingredienti e le caratteristiche salienti delle organizzazioni che hanno ottenuto successo nelle loro iniziative digitali. La guida è scaricabile a questo link.