HomeProcess AutomationEfficienza energetica e SostenibilitàCrescono le soluzioni di efficientamento energetico, ma molto lentamente

Crescono le soluzioni di efficientamento energetico, ma molto lentamente

L’aumento del prezzo dell’energia spinge le soluzioni di efficientamento, ma l’Italia avanza tre volte più lentamente della media europea. Nell’industria l’aumento è di quasi il 14%, pari a 2,2 miliardi di euro investiti in totale. Dall’Energy Efficiency Report 2023

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  • n.305 - Settembre 2022
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Nicoletta Buora

Il sensibile aumento dei costi energetici ha dato un nuovo impulso all’adozione di soluzioni di efficientamento energetico, sia in ambito civile che industriale.

A confronto con il 2021 si registra un +19% di investimenti in ambito civile (saliti a 10,6 miliardi di euro), grazie in particolare alle caldaie a condensazione e al fotovoltaico.

Nell’industria l’aumento è di quasi il 14% (2,2 miliardi di euro investiti in totale), in linea con il triennio 2016-2019.

Anche in questo caso per impianti di cogenerazione e fotovoltaico e una quota più modesta, ma in crescita (+22,3%), per soluzioni digitali come sistemi di sensoristica e piattaforme di gestione dei dati, indispensabili per monitorare e ridurre i consumi.

Sono questi alcuni dei dati contenuti nell’Energy Efficiency Report 2023 redatto dall’Energy&Strategy della School of Management del Politecnico di Milano

La formazione per monitorare i consumi

Trend degli investimenti in efficienza energetica in Italia (Fonti: rielaborazione E&S su database proprietari, interazioni con operatori del settore e dati Assoclima, Terna, Comoli e Ferrari, Assotermica).

Il monitoraggio per ridurre i consumi è la direzione da prendere, lavorando anche molto sulla formazione, vero fattore abilitante.

Oggi sono poche le realtà, soprattutto fra le Pmi, che dispongono delle competenze necessarie non solo per internalizzare l’adozione di tali soluzioni, ma anche per comprenderne appieno i vantaggi.

Tuttavia, l’Italia, anche grazie al clima mite (ma scontando il quadro normativo meno efficace), si caratterizza per un buon livello globale di efficientamento energetico, al 14° posto tra i 27 Paesi appartenenti alla UE.

Eppure, considerando il periodo 2013-2021, il miglioramento è tre volte più lento, tanto da “farci raggiungere” da Germania, Spagna e Francia.

Il trend nel settore industriale

Secondo gli energy manager delle 250 imprese manifatturiere intervistate da E&S, barriere economiche (tempi eccessivi di ritorno) e burocratiche (incertezza del quadro normativo) costituiscono i principali elementi che frenano gli investimenti, soprattutto nell’ambito delle soluzioni hardware.

Nel 2022, in ambito industriale, la scena è stata dominata da interventi sul processo produttivo e sull’illuminazione efficiente (LED), che insieme hanno superato il 50% del totale.

Nel 2023, anno che si prevede di forte crescita degli investimenti in efficienza energetica, l’84% delle aziende dichiara che installerà nei propri siti produttivi un impianto fotovoltaico.

L’efficientamento del processo produttivo (scelto dal 56% dei rispondenti) e dei sistemi di illuminazione (31%) manterranno comunque una notevole importanza.

Crescono le soluzioni di efficientamento energetico, ma molto lentamente - Ultima modifica: 2023-07-05T11:05:12+02:00 da Nicoletta Buora