HomeProcess AutomationSafety e CybersecurityQuando la sicurezza inizia dalla mappatura: il controllo degli asset digitali

Quando la sicurezza inizia dalla mappatura: il controllo degli asset digitali

La convergenza IT/OT rende i sistemi di produzione più vulnerabili. Il controllo degli asset digitali industriali è l'unica via per identificare le vulnerabilità e garantire l'efficacia delle difese, prevenendo il blocco macchina imposto dagli attacchi cyber.

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La Redazione

Nel settore manifatturiero il controllo degli asset digitali non è un'opzione amministrativa, ma la base indispensabile per la resilienza e l'implementazione efficace degli standard di sicurezza industriale. Non è possibile difendere ciò che non si conosce. Ma cosa si intende oggi per "asset digitale" in un'azienda moderna e interconnessa?

Spesso, nel mondo industriale, si pensa subito ai macchinari fisici, ai PLC o ai robot in linea. Tuttavia, in un contesto sempre più digitale, la definizione deve essere più ampia e semplice. Un asset è qualsiasi elemento della tua azienda, associato al tuo dominio, che risulta esposto online e visibile dall'esterno.

Parliamo della tua "superficie" digitale pubblica. Non solo il sito web aziendale, ma anche gli indirizzi e-mail dei dipendenti che accedono ai sistemi, i server che gestiscono i dati, gli indirizzi IP e i protocolli di comunicazione che collegano la fabbrica al mondo esterno.

La trasformazione digitale ha integrato i sistemi di produzione con la rete aziendale (IT), offrendo efficienza, ma esponendo questi asset a un rischio cyber senza precedenti. Se un attaccante individua un asset esposto e non protetto, può usarlo come testa di ponte per entrare nella rete e raggiungere i sistemi critici.

La tendenza in atto è chiara: quasi tre quarti delle organizzazioni sono state colpite da intrusioni che hanno avuto un impatto sui sistemi OT o su entrambi i sistemi IT/OT. Sebbene la causa degli attacchi sia spesso un malware o un phishing su un asset IT (come una mail), il danno finale si verifica sulla linea di produzione.

Controllo degli asset digitali: visibilità e rischio di interruzione

L'ambiente di produzione presenta sfide uniche che rendono il controllo degli asset digitali più complesso e critico rispetto alla sola rete IT.

La prima è il gap di visibilità: esiste una segregazione inadeguata tra IT e OT, con meno del 10% delle aziende che la implementa correttamente.

Questa mancanza di separazione permette a minacce entrate tramite asset generici (ad esempio, un sito web vulnerabile) di propagarsi lateralmente fino agli impianti. Molti sistemi OT operano su software obsoleti e difficilmente aggiornabili, rappresentando una vulnerabilità strutturale che necessita di essere isolata.

La seconda riguarda il patching: l'aggiornamento (patch management) nei sistemi OT è intrinsecamente rischioso. Un errore nel patching di un PLC può causare instabilità o l'interruzione completa dei processi. Un inventario continuo di ciò che è esposto è l'unico modo per capire dove è prioritario intervenire, pianificando gli interventi durante le fermate programmate.

Da non sottovalutare, infine, è la carenza di competenze. Manca personale specializzato nella sicurezza. In molte PMI manifatturiere, la responsabilità è demandata a personale non dedicato, che fatica a gestire gli incidenti.

Il controllo degli asset digitali con NIS2 e IEC 62443

Il controllo degli asset deve essere un processo continuo che correla i dati inventariali con i requisiti di sicurezza. La normativa europea e gli standard tecnici forniscono la metodologia per farlo.

La NIS2 è la Direttiva europea che impone esplicitamente l'obbligo di adottare misure sulla gestione degli asset e delle vulnerabilità. In questo contesto l'inventario è il primo passo per dimostrare la diligenza.

Lo standard IEC 62443, riferimento per la sicurezza industriale, impone la gestione del ciclo di vita dei sistemi di controllo. Qui, il controllo degli asset digitali è il punto di partenza per definire i livelli di sicurezza ($SL-T$) necessari per il funzionamento dell'impianto.

Un programma efficace si realizza attraverso:

  • Asset discovery e inventario: identificare tutti i dispositivi e servizi esposti.
  • Gestione integrata IT/OT: correlare gli asset IT (server di gestione, e-mail) con quelli OT per identificare i percorsi di attacco laterali.
  • Prioritizzazione: classificare gli asset in base al loro impatto sulla continuità produttiva.

Come semplificare il monitoraggio

Per le PMI manifatturiere, colmare il gap di competenze e implementare un controllo continuo può sembrare insostenibile. Questo è il punto in cui l'offerta as-a-service diventa strategica.

TeamSystem Cybersecurity si posiziona come il partner ideale per questa esigenza, offrendo strumenti specifici per mappare e proteggere l'intera superficie di attacco esterna dell'azienda, con due livelli di profondità:

  • Check Dominio Base: Verifica la sicurezza degli asset fondamentali per l'operatività quotidiana, ovvero il sito web aziendale e tutti gli indirizzi e-mail associati al dominio. Questo permette di rilevare se le credenziali dei dipendenti (spesso usate anche per accedere a portali di gestione o macchinari connessi) sono state compromesse o sono presenti nel Dark Web.
  • Check Dominio Avanzato: Offre un'analisi completa, coinvolgendo tutti gli asset visibili dall'esterno. Oltre a sito ed e-mail, la scansione si estende a indirizzi IP, server FTP, Autonomous System (AS), record DNS e molto altro. Questo è cruciale per le aziende industriali, poiché permette di individuare porte aperte su server di manutenzione o servizi dimenticati che potrebbero essere sfruttati per accedere alla rete OT.

La piattaforma non si limita a identificare i problemi, ma fornisce suggerimenti remediation e alert che aiutano a correggere le configurazioni critiche e facilitano la gestione dei rischi legati alle credenziali esposte, un fattore che può portare a un accesso non autorizzato ai sistemi OT.

Controllo degli asset come garanzia di business continuity

Il controllo degli asset digitali è il fondamento logico per garantire la sicurezza fisica degli impianti e la continuità del business. Non si tratta di un costo, ma di una scelta strategica che minimizza l'impatto potenziale di un attacco cyber.

L'investimento in asset discovery e vulnerability management continuo è l'unica via per la resilienza industriale e per il rispetto della NIS2.

Per garantire l'efficacia a lungo termine, TeamSystem Cybersecurity offre la piattaforma per il monitoraggio continuo degli asset digitali esposti, garantendo che le vulnerabilità strutturali e i rischi esogeni siano gestiti e protetti per la sicurezza dei processi produttivi.