La prima cella autonoma BurgerBots con i robot ABB in azione, per ora, potete vederla solo al ristorante Breaking Dawn/First Born, nel centro della città di Los Gatos, in California.
Eppure, BurgerBots introduce un concetto di automazione nel food di nuova generazione che promette di rivoluzionare la ristorazione fast-casual. Il concept permette di automatizzare completamente la produzione di hamburger, combinando robotica e ingegneria di precisione.
Progettata per produrre hamburger cotti e preparati su ordinazione, la cella automatizzata BurgerBots utilizza il robot FlexPicker IRB 360 e il collaborativo YuMi di ABB. I robot collaborano per assemblare gli hamburger, con monitoraggio costante dei livelli di stock.
Come funziona la cella robotica al ristorante
La cella robotica è una prima assoluta nell'automazione alimentare: integra perfettamente due tipi di robot con un sistema intelligente di monitoraggio dell'inventario.
A ogni ordine ricevuto, un hamburger appena cotto viene posizionato su un panino all'interno di una scatoletta. Questa scatoletta viene poi depositata su una navetta a nastro trasportatore, contrassegnata con un codice QR.
Man mano che la scatola avanza lungo il nastro, il robot FlexPicker IRB 360 seleziona igienicamente i condimenti ad alta velocità. Per farlo, il robot è guidato dai dati memorizzati nel codice QR. Successivamente, il cobot YuMi interviene nell'assemblaggio finale dell'hamburger. L’intero processo richiede solo 27 secondi per hamburger.
Il controller dei robot ABB si integra anche con sistemi non robotizzati. Questo permette il monitoraggio in tempo reale dell'inventario degli ingredienti (cipolle, pomodori, lattuga e condimenti), che assicura così operazioni fluide e una gestione efficiente della cucina.
Qual è il ruolo di robotica e automazione nel food service?
Oggi, nel mondo della fabbrica come in quello della ristorazione, tra le maggiori sfide da affrontare c'è quella di attrarre e trattenere il personale. L’elevato turnover, l’aumento dei costi del lavoro e la natura ripetitiva delle mansioni mettono sotto pressione il settore hospitality.
Proprio come in fabbrica, anche in questo comparto l’automazione offre un'opportunità non solo per colmare le carenze di manodopera, ma anche per rendere i lavori nella ristorazione più sostenibili e attrattivi, riducendo le mansioni monotone e migliorando i flussi di lavoro.
Secondo un recente sondaggio commissionato da ABB Robotics, emerge che il 67% dei lavoratori del settore hospitality concorda sul fatto che robotica e automazione vadano utilizzate per ridurre le attività noiose, sporche e pericolose svolte dagli esseri umani.
Inoltre, il 63% ha affermato che l'idea che la robotica possa facilitare il proprio lavoro è entusiasmante. Il 65%, infine, sarebbe favorevole all’introduzione di robot sul posto di lavoro se ciò significasse un ambiente più sicuro.
Altri esempi di innovazione robotica nel settore hospitality
BurgerBots è l'ultima di una serie di collaborazioni di ABB nel settore food service supportate dalla tecnologia robotizzata. Tra queste, c'è ad esempio quella con RoboEatz per ARK, una cucina robotizzata autonoma capace di preparare centinaia di pasti con un intervento umano minimo.
E poi, ABB alimenta anche i bartender robotizzati di Makr Shakr, che presto misceleranno cocktail in locali di tutto il mondo. Tutte e due le applicazioni mostrano come la robotica stia trasformando il settore dell'ospitalità, grazie a velocità e coerenza.
Scenari nei prossimi cinque anni
BurgerBots è l'idea dell'imprenditrice Elizabeth Truong, che vede il punto vendita di Los Gatos come il primo passo verso un'espansione commerciale più ampia. Secondo la Truong, "nei prossimi cinque anni, la maggior parte dei ristoranti avrà una qualche forma di automazione robotizzata. Che si tratti della preparazione in cucina, dell'assemblaggio o addirittura del servizio al cliente. "Non sarà più una novità, ma una necessità".