Le prestazioni di celle solari, di flat panel displays e di altra elettronica sono limitate dai materiali attualmente disponibili, e per questo i centri di ricerca delle aziende ma soprattutto delle università sono particolarmente attivi nell’individuare delle alternative più performanti. Un caso emblematico è quello di una nuova struttura a film basata sulla perovskite, minerale presente in natura come ossido doppio di calcio e titanio (CaTiO3). Il nuovo film, appartenente alla categoria dei Transparent Conducting Oxide (TCO) e indicato con la formula Sr0.12La0.88CrO3 dagli scienziati del Pacific Northwest National Laboratory che lo hanno realizzato in collaborazione con la Binghamton University e l’Istituto Paul Drude di Berlino, mostra una maggiore trasparenza alla luce visibile rispetto all’ossido originale e conduce elettricità in modo più efficiente utilizzando non tanto gli elettroni, ma la loro “mancanza”, tecnicamente individuata con il termine “hole” o lacuna. Di base, quando una particella di luce, vale a dire un fotone, colpisce il materiale e viene da questo assorbita, si crea una coppia elettrone/lacuna, che si muovono ciascuno in direzione opposta rispetto a una giunzione come quella tipica di un classico transistor bipolare a semiconduttore, creando elettricità fruibile da un circuito elettrico. I TCO conduttori n-type (basati sul flusso di elettroni) sono presenti in molteplici dispositivi, mentre quelli p-type (con flusso di lacune) non hanno avuto una particolare commercializzazione presentando, almeno finora, bassa conduttività. Il nuovo materiale sembra abbia eliminato questo difetto, garantendo una più marcata trasparenza.