Le supply chain super adattive emergono come punto di svolta strategico per l’industria e il manifatturiero. Secondo il nuovo studio BearingPoint, l’adattabilità diventa la lente attraverso cui rileggere operazioni sempre più esposte a shock ricorrenti.
Il sondaggio, basato su 620 dirigenti senior, mostra una trasformazione evidente. Le aziende non si preparano più a crisi sporadiche. Preferiscono invece progettare reti capaci di riconfigurarsi in tempo reale, con decisioni rapide e guidate dal dato.
AI e adattabilità ridisegnano il manifatturiero
Il report evidenzia un passaggio netto: il 90% dei dirigenti prevede che l’AI ridisegnerà le catene globali entro il 2030. Tuttavia, solo l’8% ha già integrato intelligenza artificiale e capacità predittive nei processi chiave. La distanza tra potenziale e maturità è ancora ampia. Le industrie più esposte — automotive, meccanica, energia e logistica — pagano la frammentazione dei dati e la mancanza di infrastrutture digitali scalabili. Le imprese che riusciranno a colmare questi gap con piattaforme cloud integrate potranno anticipare le disruption e migliorare la velocità decisionale.
In questo scenario di ripensamento profondo, le parole di Claudio Brusatori sintetizzano il momento industriale con precisione: "Le catene di fornitura globali stanno affrontando una trasformazione senza precedenti: dazi, instabilità geopolitica e nuove normative Esg impongono alle aziende di ripensare modelli storicamente basati sull’efficienza,” commenta il partner & practice leader di BearingPoint Italia.
“Il nostro studio conferma che solo il 10% delle imprese ha realmente integrato la gestione del rischio nella governance della supply chain. Per quanto riguarda l’Italia, dove il Made in Italy è sinonimo di qualità e reputazione, la sfida è duplice: proteggere il valore del brand e garantire al tempo stesso la continuità operativa. Per riuscirci, le aziende italiane devono trasformare queste criticità in opportunità e in leve di crescita, attraverso processi più agili, digitalizzazione e strategie di nearshoring capaci di rafforzare la competitività senza sacrificare l’eccellenza."
Supply chain super adattive e regionalizzazione
Nel manifatturiero, la regionalizzazione avanza. Il 48% delle aziende sta spostando parti della produzione più vicino ai mercati di consumo, mentre il 66% considera localizzazione e regionalizzazione essenziali per la resilienza.
Tuttavia, i costi elevati di produzione locale rallentano l’adozione. La crescita dei flussi commerciali si sposterà verso India, Messico e Asean entro il 2030, mentre la Cina rallenterà. Questo spinge molte filiere industriali europee verso modelli ibridi, più regionali ma ancora globali.
Circolarità e cloud, nuove priorità industriali
La sostenibilità entra nelle strategie non come obbligo, ma come leva. Il 44% degli intervistati la vede come motore di crescita. Per molte imprese industriali logistica inversa, product-as-a-service e recupero dei materiali stanno diventando strumenti di efficienza.
Allo stesso tempo, il cloud è indicato dal 69% dei dirigenti come tecnologia prioritaria. La dorsale digitale è ormai indispensabile per costruire supply chain connesse, collaborative e reattive.
