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Filiera italiana del software: tra rallentamento e nuove opportunità

La filiera italiana del software cresce meno ma resta strategica, come mostra la ricerca dell’Osservatorio Polimi in collaborazione con AssoSoftware. L’AI accelera il cambiamento, ma servono scelte industriali stabili.

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Massimiliano Luce

La filiera italiana del software vive una fase di crescita più contenuta. Tuttavia, mantiene un ruolo chiave nella trasformazione digitale del Paese. Nel 2024 il fatturato ha raggiunto i 66,7 miliardi di euro, pari a un +8,3% sul 2023. Per il 2025 la previsione è di 70,1 miliardi, con un +5,2%. È un ritmo meno brillante rispetto agli anni della spinta post-pandemica, ma conferma la solidità di un comparto che conta oltre 25.900 aziende. Lo evidenzia la ricerca dell’Osservatorio Software & Digital Native Innovation del Politecnico di Milano, realizzata con AssoSoftware.

Il rallentamento coinvolge soprattutto le top 30 imprese del settore, cresciute in media del +5,5%. Tra queste, i gruppi internazionali con offerte ibride hardware-software mostrano performance più deboli. Al contrario, le realtà italiane più agili stanno crescendo grazie ad acquisizioni mirate. Fuori dalle prime 30 posizioni, il dinamismo resta elevato, con incrementi a doppia cifra nelle aziende medio-piccole. Tuttavia, i servizi legati al software rallentano bruscamente: dal +19,4% del 2023 al +8,1% del 2024.

L’Italia indietro in Europa. Ecco cosa manca davvero

Il divario con gli altri Paesi europei resta marcato. Le prime 30 aziende produttive italiane rappresentano appena lo 0,55% del Pil, contro l’1,06% della Francia e l’1,26% della Germania. La Spagna arriva all’1,39%, grazie a strumenti pubblici efficaci come il Digital Kit. Ciò che manca in Italia sono i campioni nazionali capaci di scalare. Il tessuto è composto da molte realtà radicate sul territorio che spesso faticano ad attrarre capitali.

I software gestionali restano il cuore dell’offerta. Sono presenti nell’85% delle aziende, ma l’integrazione dell’AI è ancora limitata. Il 68% delle realtà usa soluzioni di AI, ma in modo marginale. Eppure, secondo Alessandro Piva, Direttore dell’Osservatorio, «In un contesto dettato da una sempre maggiore attenzione verso la sovranità del dato, l’industria del software è un elemento altamente strategico per il Paese». Inoltre, «serve un salto di qualità: costruire un’industria del software ‘sopra’ queste infrastrutture, capace di produrre valore, occupazione e innovazione in Italia».

Filiera italiana del software: l’innovazione c’è, ma servono politiche stabili

La spesa mediana in R&S varia tra il 10% e il 15% del fatturato. È una quota molto più alta rispetto ad altri settori industriali. Anche l’ecosistema startup è vitale: negli ultimi cinque anni sono nate 161 startup della filiera, finanziate con 274,3 milioni di dollari. L’AI domina, confermando la direzione dell’innovazione.

Secondo Marina Natalucci, Direttrice dell’Osservatorio, «nei prossimi anni il Paese dovrà favorire, tramite opportune politiche, la crescita delle realtà della filiera del software, definendo una strategia industriale di medio periodo a supporto del settore.» Inoltre, «Integrare l’AI nei prodotti software significa facilitarne la diffusione tra le imprese utilizzatrici e sviluppare una maggiore competitività della filiera a livello tecnologico».

Pmi più mature, ma crescono i rischi di Shadow AI

L’indice di maturità digitale delle pmi arriva a 54,34 nel 2025, con un incremento di tre punti. Le medie imprese trainano, mentre le piccole restano indietro. Le micro-funzionalità AI introdotte dalle software house stanno cambiando i processi, ma cresce anche la Shadow AI: sperimentazioni autonome dei dipendenti non autorizzate da IT e management.

Per Piermassimo Colombo, Vicepresidente AssoSoftware, «l’adozione di soluzioni software nelle imprese è in costante crescita anche se con un rallentamento in particolare nel segmento delle aziende più piccole». E aggiunge: «un sistema di incentivazione stabile nel tempo e di facile accessibilità potrebbe essere il volano per spingere sia la ricerca che l’adozione di soluzioni innovative».

Filiera italiana del software: tra rallentamento e nuove opportunità - Ultima modifica: 2025-11-24T08:00:00+01:00 da Massimiliano Luce