Il mercato dei software Mes (Manufacturing Execution Systems) sta accelerando la transizione verso la fabbrica intelligente. Questi sistemi digitali, capaci di monitorare e ottimizzare in tempo reale ogni fase produttiva, stanno diventando un pilastro dell’Industria 4.0.
Tante stime, un'unica direzione
Secondo MarketsandMarkets, il comparto passerà da 15,95 miliardi di dollari nel 2025 a 25,78 miliardi nel 2030, con un cagr del 10,1%. Altri analisti confermano la crescita, con variazioni nelle stime: Grand View Research indica 15,01 miliardi nel 2023 e 29,88 miliardi entro il 2030 (cagr 10,8%); Delvens prevede 15,83 miliardi nel 2024 e 32,45 miliardi nel 2031 (cagr 10,8%); Future Market Insights è ancora più ottimista, stimando 23,24 miliardi nel 2025 e oltre 76 miliardi nel 2035 (cagr 12,6%). Nonostante le differenze, il segnale è chiaro: la domanda è destinata a crescere rapidamente.
I settori trainanti per i software Mes
I software Mes trovano terreno fertile in settori ad alto livello di regolamentazione e complessità produttiva. L’automotive guida la corsa per ridurre tempi di sviluppo e personalizzare i prodotti. Il farmaceutico sfrutta queste soluzioni per garantire tracciabilità e conformità alle norme. Il manifatturiero discreto punta invece a integrare Erp, IoT e analytics per migliorare efficienza e flessibilità.
Software Mes: opportunità e sfide aperte
Le opportunità dei software Mes includono maggiore produttività, riduzione dei costi, gestione integrata della supply chain e capacità di analisi predittiva. Il cloud e i modelli ibridi ampliano l’accesso anche alle pmi. Tuttavia, restano ostacoli: alti costi iniziali, complessità di integrazione, necessità di competenze specializzate e rischi di cybersecurity.
Le dinamiche regionali: il ruolo dell'Europa
Geograficamente, il Nord America domina per penetrazione tecnologica, mentre l’Asia-Pacifico cresce più velocemente grazie a Cina, India e Corea del Sud. L’Europa, pur partendo da una base più cauta, sta accelerando con investimenti pubblici e privati nella digitalizzazione industriale. Settori come l’automotive tedesco, l’aerospazio francese e il manifatturiero italiano trainano la domanda, con un’attenzione crescente all’interoperabilità e alla sovranità dei dati.