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Robot umanoidi: arriva Iggy Rob, tra automazione e sostenibilità

Una tecnologia low cost che promette efficienza, autonomia e versatilità. Iggy Rob di igus arricchisce il panorama di robot umanoidi accessibili pensati per il settore industriale.

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Massimiliano Luce

I robot umanoidi sono pronti a cambiare il volto dell’industria. Lo dimostra igus con Iggy Rob, un automa dalle sembianze umane, progettato per compiti concreti in fabbrica, in reception o nei servizi interni. Un passo importante verso un'automazione più accessibile e funzionale.

Una soluzione low cost per l’industria

Negli ultimi anni, l’interesse per i robot umanoidi è cresciuto, ma l’ostacolo principale è rimasto il costo elevato. Iggy Rob nasce per superare questa barriera. È il primo robot umanoide low cost sviluppato da igus, azienda tedesca specializzata nelle motion plastics. Pensato per lavorare al fianco dell’uomo, il robot può svolgere mansioni ripetitive, attività di trasporto e compiti di assistenza, riducendo la fatica degli operatori e aumentando l’efficienza.

Con l’iniziativa “test before invest”, igus consente alle aziende di provare il robot prima dell’acquisto, testandone direttamente l’utilità sul campo. Questo approccio pratico rende la tecnologia accessibile anche a chi, fino a oggi, non avrebbe potuto permettersela.

Iggy Rob: tecnologia e semplicità

Iggy Rob è alto circa 1,70 metri e lavora in autonomia per otto ore consecutive. È equipaggiato con due bracci robotici ReBeL, due mani bioniche, sensore Lidar e telecamere 3D per la visione ambientale. Il tutto è gestito tramite il software igus Robot Control. La base mobile, sviluppata a partire dal robot Amr ReBeL Move, è solida e dotata di ruote. La scelta di evitare gambe è strategica: molte aziende hanno già infrastrutture pronte per la mobilità su ruote.

Dal punto di vista tecnico, Iggy Rob è conforme alla normativa VDE 5050 e dispone di interfaccia ROS2, soddisfacendo così i requisiti della robotica moderna. Inoltre, può trasportare fino a 50 kg e sostenere un carico utile di 100 kg. Non è solo un assistente, ma una risorsa attiva in ambienti produttivi dinamici.

Prospettive future dei robot umanoidi

Secondo le previsioni, entro il 2030 potrebbero entrare in funzione fino a 20 milioni di robot umanoidi nell’industria. I settori manifatturieri europei guardano con interesse a questa evoluzione. Tuttavia, sono alla ricerca di soluzioni realmente accessibili. Iggy Rob potrebbe essere la chiave per colmare questo divario.

Non si tratta di fantascienza, ma di tecnologia già pronta all’uso. igus prevede di impiegarlo nelle proprie linee di produzione per operazioni come il carico componenti nei macchinari. Lo scenario che si apre è quello di fabbriche più autonome, dove i robot umanoidi affiancano gli operatori, migliorando la produttività senza sostituirli.

Di fatto, Iggy Rob rappresenta una nuova generazione di robot umanoidi: efficienti, sostenibili e vicini alle esigenze reali dell’industria. Con lui, l’automazione prende forma umana diventando alla portata di tutti.

Robot umanoidi: arriva Iggy Rob, tra automazione e sostenibilità - Ultima modifica: 2025-08-18T08:00:00+02:00 da Massimiliano Luce