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Investimenti green e digitale: 2,5 miliardi di euro per startup e pmi innovative

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Marianna Capasso

Il MiSE, attraverso CDP Venture Capital SGR, punta sugli investimenti innovativi, promuovendo i processi di transizione ecologica e digitale delle pmi italiane e delle filiere chiave.

Per sostenere e rafforzare il tessuto imprenditoriale italiano, favorendone la crescita nel breve e medio periodo, il MiSE ha destinato 2 miliardi di euro agli investimenti in startup e pmi innovative. Lo stanziamento dovrà facilitare lo sviluppo di un ecosistema innovativo, supportando le imprese nei processi di transizione ecologica e digitale.

La regia dell’operazione è affidata a CDP Venture Capital SGR, attraverso il Fondo Nazionale Innovazione. Gli interessati potranno quindi rivolgersi direttamente alla SGR, scegliendo tra le varie opportunità offerte dai diversi Fondi specifici, entrando direttamente in contatto con il Gestore, e raccontando la propria idea di business.

Le risorse economiche

A fine ottobre 2021, con un emendamento al DL Infrastrutture, venivano assegnati 2 miliardi di euro al MiSE, a condizione che questi li utilizzasse per sottoscrivere quote o azioni di fondi per il venture capital e per il venture debt, istituiti da CDP Venture Capital SGR. E così è stato.

La SGR, quindi, avrà a disposizione ulteriori 3 miliardi di euro: ai 2 del MiSE (ex Decreto infrastrutture) si aggiungeranno 550 milioni di euro provenienti dalle risorse del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. Infine, arriveranno ulteriori 600 milioni, stanziati da CDP e investitori terzi.

I fondi verranno utilizzati per sostenere le operazioni di venture capital: verranno potenziate le attività di investimenti indiretti in fondi e la promozione di iniziative a favore dei processi di transizione ecologica e digitale delle pmi italiane e delle filiere chiave. Inoltre, sarà sostenuta la creazione di nuovi strumenti di equity e debito per le startup in fase avanzata di sviluppo. Sarà rafforzato il sostegno alle startup nelle fasi iniziali anche attraverso poli di trasferimento tecnologico e programmi di accelerazione.

Il Fondo Nazionale Innovazione

Ma chi è CDP Venture Capital SGR? È una SGR, ovvero una Società di Gestione del Risparmio, controllata indirettamente (per il 70% tramite CDP Equity) da Cassa Depositi e Presiti e, per il 30%, da Invitalia. Si tratta quindi di una longa manus governativa che opera attraverso lo strumento del venture capital, quella serie di attività di investimento, dirette e indirette, nel capitale di rischio di aziende non quotate, in fase di startup, caratterizzate da un elevato potenziale di sviluppo.

CDP Venture Capital SGR opera attraverso il Fondo Nazionale Innovazione e nasce proprio per accelerare la crescita dell’ecosistema del venture capital italiano, rendendolo un asse portante dello sviluppo economico e dell’innovazione del Paese. Ha, come obiettivo, l’ampliamento degli investimenti nel comparto strategico dell’innovazione, riunendo e moltiplicando le risorse pubbliche e private. In questo modo, attirando nuovi investitori, nazionali ed internazionali, si punta alla crescita del mercato.

Come opera il Fondo Nazionale Innovazione

Il FNI è composto da diversi Fondi. Tra questi, ci sono il Fondo Evoluzione, il FoF Venturitaly (anche “Fondo di Fondi di Venture Capital”, che investe nei settori tecnologici), il Fondo Italia Venture I, nell’ambito digital.

Particolarmente interessante risulta il Fondo Acceleratori, che investe in settori strategici collegati ai grandi ecosistemi industriali italiani, come meccanica, automotive ed energia, con un interesse specifico per le tecnologie disruptive quali IoT, Big Data, Blockchain, AI, biotecnologie.​

I principi del Fondo

Il Fondo Nazionale Innovazione si basa su principi generali che, assieme, contribuiscono alla riuscita del progetto. Li riportiamo qui di seguito:

  • Inclusione, per un sostegno all’innovazione tecnologica accessibile a tutti, imprese, cittadini e territori;
  • Crescita, per un supporto economico al mercato privato dei capitali per l’innovazione;
  • Presidio strategico, per le tecnologie e i mercati emergenti più innovativi, garantendo alle startup e pmi italiane innovative il necessario supporto strategico;
  • Ecosistema, per accorciare i ritardi culturali e strutturali, creando spazi e opportunità di crescita;
  • Leadership internazionale, per confermare il ruolo dell’Italia – seconda potenza manifatturiera d’Europa – quale leader nell’economia della conoscenza.

Lo Stato Imprenditore

L’obiettivo del FNI è quello di supportare la nascita del (già) famoso “Stato Imprenditore e Innovatore”, nella difesa dell’interesse nazionale, evitando la dispersione dei talenti italiani, della proprietà intellettuale nazionale e di tutti quegli asset strategici di cui l’Italia è ricca.

Si agisce attraverso il FNI per evitare che tutto questo patrimonio venga ceduto all’estero, con una svendita avvilente che provocherebbe una perdita per il sistema Italia. Vengono così acquisite minoranze qualificate del capitale delle imprese, funzionalmente alla capacità di generare un impatto e un valore per l’investimento e per la stessa economia italiana.

La caratteristica principale del venture capital è la rapidità con cui l’investimento viene perseguito, evitando lungaggini e arrivando dritti all’obiettivo. Flessibilità e selettività sono altri due elementi che fanno del venture capital uno strumento leva per lo sviluppo dell’innovazione.

Innovazione e startup: le sinergie vincenti

La sinergia tra il Ministero di via Molise e Cassa Depositi e Prestiti, attraverso la SGR, rappresenta un importante traguardo non solo per entrambe le Parti ma per l’intero sistema imprenditoriale nazionale, in un connubio fondamentale che dà supporto alle imprese italiane, lungo il delicato percorso della transizione ecologica.

Anche da un punto di vista economico, per il settore del venture capital le risorse a disposizione rappresenteranno una notevole spinta in avanti, nel sostegno alla crescita delle startup e delle pmi innovative così come, in un futuro non troppo lontano, all’imprenditorialità nazionale. Lo strumento del Fondo risulta, infine, ottimo per il coinvolgimento del risparmio privato, fungendo da moltiplicatore per le risorse investite.

Startup e pmi innovative: le previsioni

Dal 2019 ad oggi, CDP Venture Capital SGR ha deliberato investimenti per circa 700 milioni, con 1,3 miliardi di euro in asset under management. Questo nuova immissione di “liquidità” servirà a consolidare il ruolo di prezioso player nel mercato nazionale, creando interessanti opportunità per il comparto delle startup e pmi innovative.  

Un’Italia “Smart Nation” non è solo un obiettivo finanziario ma riveste un’importanza anche politica, civile e culturale. Attraverso il FNI si può fare tanto: si parla di investimenti per 5 miliardi di euro, entro il 2025, con un aumento degli occupati – in ambito startup e pmi innovative – che potrebbero raddoppiare, nel breve periodo, arrivando alle centomila persone, anche grazie agli ingenti investimenti preventivati.

Investimenti green e digitale: 2,5 miliardi di euro per startup e pmi innovative - Ultima modifica: 2022-02-01T16:37:30+01:00 da Marianna Capasso