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Usa, allarme infrastrutture critiche

I ripetuti attacchi informatici devono far riflettere sull'intensa attività dei cyberterroristi

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Massimiliano Cassinelli

John Michael McConnell, ex direttore della National Intelligence americana, ha lanciato un allarme che riporta l'attenzione sulla vulnerabilità delle infrastrutture critiche: “Rischiamo un 11 settembre informatico”. Un'affermazione suggerita dal fatto che, secondo l'esperto, i recenti attacchi ai siti di importanti banche sono solo un avvertimento. I sistemi informatici americani sono infatti vittime di ripetuti attacchi, che possono costituire un grave pericolo per la sicurezza del Paese. Questo anche in considerazione del fatto che, in molti casi, le vittime di una violazione non sono consapevoli delle informazioni di cui è entrato in possesso un cybercriminale.
I futuri attacchi terroristici, secondo McConnell, potrebbero “mettere fuori uso le infrastrutture critiche, ma anche servizi di trasporti, finanza e Pa”.
Lo scenario peggiore, ha sottolineato l'esperto, l'Iran vede alleato con hacker russi o cinesi per attaccare l'America.
Un'ipotesi tutt'altra che fantascientifica, sulla quale anche le aziende devono riflettere. Secondo alcune stime recente, anche se ipotetiche a causa delle mancate denunce, il cybercrime transnazionale organizzato incassa 12 miliardi di dollari all'anno, con danni diretti ed indiretti per quasi 400 miliardi. A questo si aggiunge circa un trilione di dollari all'anno, frutto di spionaggio industriale (privato e governativo), sottrazione di proprietà intellettuale e dati sensibili di business.

Usa, allarme infrastrutture critiche - Ultima modifica: 2012-12-06T16:01:18+01:00 da Massimiliano Cassinelli