I sensori di flusso sono sempre più usati nell’industria alimentare e delle bevande. Lo conferma il nuovo report di IndustryArc, secondo cui il mercato crescerà a un tasso annuo del 5% fino al 2030, per il valore di 1,9 miliardi di dollari. L’automazione spinta, la necessità di controllo igienico e l’esigenza di monitorare la qualità in tempo reale spingono la domanda.
Questi dispositivi permettono di misurare con precisione il flusso di liquidi e gas nei processi produttivi, aiutando a ridurre sprechi e consumi energetici. Inoltre, grazie all’integrazione con tecnologie IoT, i dati possono essere monitorati a distanza, migliorando l'efficienza complessiva.
Nelle linee produttive automatizzate, i sensori di flusso garantiscono costanza nei risultati e minore dipendenza dall’intervento umano. Ciò si traduce in maggiore produttività e standard qualitativi elevati, in linea con le normative globali sulla sicurezza alimentare.
Tecnologie e applicazioni: opportunità concrete
Il report di IndustryArc evidenzia che i sensori di flusso di massa, in particolare quelli Coriolis, e quelli elettromagnetici saranno i più richiesti nei prossimi anni. I sensori Coriolis offrono una lettura molto precisa e non richiedono interventi invasivi durante l’installazione. I sensori elettromagnetici, invece, sono ideali per liquidi conduttivi come lo zucchero liquido, in quanto insensibili a pressione e temperatura.
Queste tecnologie si stanno diffondendo in molte applicazioni industriali, tra cui il controllo del flusso d’aria nei sistemi di rivestimento, la misurazione di ingredienti liquidi e la regolazione automatica dei dosaggi.
Le opportunità di crescita sono particolarmente forti nella regione Asia-Pacifico (Apac), dove l’espansione delle fabbriche F&B e la diffusione della digitalizzazione industriale spingono l’adozione dei sensori. Paesi come Giappone, Corea del Sud e Singapore mostrano una forte propensione verso l’automazione e la manutenzione predittiva.
Precisione in aumento, ma non mancano le sfide
Il vantaggio principale dei sensori di flusso resta l’accuratezza. Dispositivi come quelli massici Coriolis possono garantire una precisione dello 0,05-0,10%. Questo aiuta i produttori a migliorare la qualità del prodotto finale e a rispettare i requisiti sempre più stringenti imposti da enti come la FDA.
Tuttavia, esistono ancora ostacoli tecnici. Una delle principali sfide è la presenza di fanghi o sedimenti nei liquidi, che possono causare ostruzioni o falsare i dati. Anche la manutenzione periodica, necessaria per garantire prestazioni costanti, può risultare costosa e richiedere fermate impianto.
Per affrontare queste criticità, alcune aziende utilizzano separatori magnetici per ridurre i depositi. Ma la rimozione completa resta difficile, e l’impatto su costi e tempi operativi è rilevante.
Sensori di flusso nel food & beverage: prospettive solide per il futuro
Nonostante le sfide, il settore dei sensori di flusso nel food & beverage ha prospettive molto positive. Secondo IndustryArc, la crescente attenzione verso igiene, sicurezza e sostenibilità spingerà sempre più aziende ad adottare questi strumenti.
Grazie all’uso combinato di tecnologie avanzate e IoT, i produttori possono ottenere visibilità completa sulle linee produttive. Questo permette un controllo continuo, migliora l’efficienza energetica e riduce gli scarti.
La corsa alla digitalizzazione nell’industria alimentare non si ferma. E i sensori di flusso ne saranno uno degli elementi chiave.
