Del resto il comparto vale circa l'11% del Pil nazionale, con oltre un milione di addetti.
A un anno di distanza la Consulta nazionale per l'Automotive, presieduta dal Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi, si è nuovamente riunita.
Alla presenza del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Ministero dell'Economia, Ministero dell'Istruzione, Conferenza delle Regioni, Agenzia delle Dogane, Aci, Anfia (Associazione Nazionale fra Industrie Automobilistiche), Unrae (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), Federauto e Fiat si è lavorato con l'obiettivo di proseguire l'attuazione delle proposte già elaborate e di inquadrarle in una visione strategica competitiva per la produzione e la vendita di automobili in Italia.
Il Ministro Guidi, analizzate le istanze degli operatori di settore, ha quindi proposto l'avvio immediato di gruppi di lavoro mirati, con la partecipazione delle altre amministrazioni, in modo da raggiungere i primi risultati, già nelle prossime settimane, su semplificazioni doganali, infrastrutture, fiscalità dell'auto e ricerca e sviluppo.
Del resto lo stesso ministro non ha esitato a sottolineare che è essenziale “definire una visione strategica per l'automotive in Italia, sia per la nostra economia sia per fornire concretezza all'azione di governo, durante il prossimo semestre di presidenza dell'Unione, sulle tematiche della competitività. Si tratta di un tassello significativo dell'industria manifatturiera nel suo complesso e su queste linee abbiamo già avviato il dialogo con i nostri partner europei nell'ambito del Consiglio competitività”.
