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Pmi italiane, target appetibile per i cyber criminali

Il cybercrime sta prendendo di mira le PMI, più facili da attaccare perché meno strutturate dal punto di vista della cybersecurity.

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Nicoletta Buora

Da una recente ricerca condotta da CybergON  emerge che le piccole aziende sono diventate un target interessante per i cyber criminali, i quali, sapendo di trovare delle realtà non sempre ben strutturate, mettono in campo attacchi meno sofisticati, ma che vanno comunque a buon fine.

È stato inoltre riscontrato che in seguito allo sfruttamento di vulnerabilità, i tempi di remediation, ossia di ripresa delle attività, risultano maggiori rispetto a realtà più grandi, portando, in molti casi, al blocco totale della produzione.

Secondo la National Cyber Security Alliance degli Stati Uniti, infatti, il 60% delle piccole imprese fallisce sei mesi dopo un attacco informatico proprio per l'effetto che subisce e per la ridotta capacità di ripartire.

Tra le Pmi manca ancora consapevolezza sulla cybersecurity

CybergON è la business unit di Elmec Informatica dedicata alla cybersecurity che ha intrapreso un’attività di analisi e raccolta dati delle operazioni svolte quotidianamente, per indagare le caratteristiche del mercato della sicurezza informatica per le aziende italiane 

“Le aziende non sono ancora consapevoli dell'importanza di investire in sicurezza informatica, per questo vogliamo mostrare i risultati dei dati raccolti nell'anno corrente”, afferma Elisa Ballerio, Marketing Director di CybergON.

“L’obiettivo che ci siamo posti con questa ricerca è, infatti, quello di creare una maggiore consapevolezza e comprensione dello stato attuale della cybersecurity da noi registrato”. 

La raccolta dei dati è stata svolta su un campione di 88 aziende capogruppo agglomerate sulla base della dimensione aziendale, per numero di dipendenti.

Inoltre, sempre in relazione alla dimensione aziendale, è stato preso in considerazione il numero medio di dispositivi connessi al perimetro aziendale e la quantità media del traffico di rete per avere un’idea più chiara del campione.

Buona la remediation nelle grandi e  medie imprese

Le grandi imprese, che in genere sono maggiormente strutturate e più propense ad investire in sicurezza informatica, hanno strumenti diversi per difendersi.

Il numero di attacchi verso queste realtà è decisamente maggiore rispetto alla piccola impresa, quello che cambia è la capacità di difendersi e reagire.

I tempi di remediation riscontrati in caso di sfruttamento di vulnerabilità sono infatti decisamente inferiori nelle grandi aziende.
 
Le medie imprese si ritrovano in una situazione intermedia con un numero di attacchi registrati comunque inferiore rispetto alle grandi imprese; la capacità di reagire in caso di sfruttamento di una vulnerabilità è in linea con la grande impresa, come sottolineano i tempi di remediation.

L'importanza di ricorre a un Soc

Il crescente numero di attacchi indica che ogni realtà è esposta a minacce e il suggerimento di CybergON è di dotarsi di un SOC, Security Operation Center, che ha il compito di identificare gli attacchi in corso e aiutare le imprese ad elevare il loro livello di sicurezza.

Il Soc che sta diventando un tassello imprescindibile all’interno di una strategia di cybersecurity.

Pmi italiane, target appetibile per i cyber criminali - Ultima modifica: 2023-03-06T09:39:05+01:00 da Nicoletta Buora