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Mete, la nuova scuola di management per la transizione ecologica e digitale

Due scuole pugliesi di alta formazione, Spegea della rete di Confindustria Puglia e Uni.Versus del Politecnico di Bari, uniscono le forze e danno vita a una nuova realtà, Mete, business school che nasce con l’obiettivo di accompagnare le aziende del Sud Italia verso la transizione ecologica e digitale. Intervista al consigliere Gianni Sebastiano.

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Gaia Fiertler

Mete, la nuova business school del Mezzogiorno inaugurata a fine maggio a Bari, nasce dall’unione di due scuole di alta formazione presenti sul mercato da oltre 40 anni: Uni.Versus Csei (Consorzio universitario per la formazione e l’innovazione) e Spegea. Uni.Versus è la scuola manageriale del Politecnico di Bari, che si avvale del know-how dei cinque dipartimenti e dei risultati dei progetti di ricerca applicata e di trasferimento tecnologico alle imprese.

A sua volta Spegea è la scuola di formazione tecnica e manageriale di Confindustria, dal 2008 partecipata al 60% da Exprivia, gruppo internazionale di Information and Communication Technology con sede a Molfetta in provincia di Bari, quotato alla Borsa di Milano. La nuova realtà formativa è pensata per neolaureati ed executive che devono affrontare in particolare le sfide della trasformazione digitale e della sostenibilità ambientale, dei nuovi modelli di business guidati dai dati e anche per cogliere le opportunità del PNRR.

La forza delle reti delle due scuole

«La forza di Mete è data prima di tutto dalla complementarità delle due scuole, che uniscono le forze sui temi del management e lo sviluppo d’impresa, focalizzati sulla trasformazione digitale e la transizione energetica e su settori strategici per la Puglia come il turismo, l’Agri-food e l’Information Technology. In particolare, la scuola di Confindustria porta una fitta rete di relazioni con le imprese del territorio che potranno beneficiare della nuova offerta integrata, ma anche contribuire con testimonianze e best practice, in una logica di ecosistema che cresce insieme, cui si aggiunge tutta l’esperienza di Corporate Academy di Exprivia.

A sua volta la scuola del Politecnico garantisce, insieme a un solido approccio scientifico e accademico, le sue reti lunghe di relazioni con distretti tecnologici, istituzioni, altre università e primarie business school», spiega Gianni Sebastiano, Chief Strategy Officer di Exprivia, consigliere di amministrazione di Mete e amministratore delegato di Spegea.

Gianni Sebastiano mete
Gianni Sebastiano

Frutto di queste “lunghe reti” è per esempio la presenza del Politecnico di Milano con la sua graduate School of Management nella nuova compagine, business school che darà il proprio contributo con master innovativi, come su Fintech e Digital Supply Chain.

Fondatori di Mete sono il Politecnico di Bari, Confindustria Puglia, ANCE Bari-BAT, Exprivia, Banca Popolare di Bari e la stessa Spegea, ma le collaborazioni si estenderanno via via ad altri soggetti primari in Puglia.

Le due scuole di formazione uniscono quindi le forze sulle opportunità della rete e sulla diffusione di cultura manageriale e specialistica sulle nuove competenze necessarie per gestire le imprese 4.0, condividendo la propria offerta master e mettendo a punto nuove proposte condivise per neolaureati e senior, attingendo a una rete ancora più estesa e intrecciata per reperire progettualità e competenze.

Il ruolo della ricerca anche per la formazione

«Come Spegea abbiamo appena concluso un’ampia ricerca per il settore del Fashion pugliese in Cina e abbiamo già avviato un progetto sulla trasformazione energetica e sull’idrogeno in collaborazione con il distretto tecnologico nazionale sull’energia (DITNE), con sede a Brindisi dove c’è un sito Enel d’eccellenza. Collaboriamo infatti regolarmente con tutto il sistema della ricerca del territorio, rappresentato dal modello dei distretti, che contiamo entrino presto anche nella rete di Mete, per una sana contaminazione tra accademia, ricerca e impresa. Fare formazione, infatti, non vuol dire solo fare aula e trasmettere saperi e saper fare, ma anche innovare i contenuti grazie a progetti di ricerca applicata, con cui arricchire le competenze della nuova classe dirigente», precisa Sebastiano.

Spegea porta in dote anche una lunga esperienza nella gestione di progetti formativi pensati su misura per le aziende in base alle loro esigenze specifiche, progetti per i quali sfrutta le varie fonti di finanziamento, dai fonti interprofessionali ai bandi regionali, passando per quelli del Miur e del Mise. «Credo sia necessario un aumento di consapevolezza sugli strumenti di finanziamento a disposizione della formazione che, oggi, è il prerequisito per affrontare i cambiamenti epocali che stiamo vivendo. Noi abbiamo le risorse e la struttura per accompagnare le aziende in tutte le fasi, dalla progettazione del corso o del percorso alla rendicontazione per ottenere il finanziamento. Gli stanziamenti non mancano», aggiunge Sebastiano. Niente più alibi quindi sulla mancanza di risorse per la formazione in azienda.

L’offerta di Mete

Per l’offerta 2022-2023 Mete sfrutterà la forza di alcuni master già consolidati delle due realtà, come il “Master in General management e sviluppo d’impresa” di Spegea che, certificato Asfor, è alla sua 38ma edizione. L’Executive Mba e quello in Management delle Risorse umane alla 17ma edizione, ma anche le reti lunghe derivanti dai progetti europei Suswater e Fame Road in corso in Uni.Versus.

«Contiamo di riproporre agli enti della Pubblica Amministrazione il corso sulla progettazione PNRR appena concluso per una importante azienda pubblica nel campo della gestione delle acque».

In calendario sono già previsti anche nuovi master in gestione della trasformazione digitale, architettura sostenibile e ingegneria edile, transizione ecologica ed energetica, marketing e vendite, e-commerce ed export verso mercati esteri.

Mete, la nuova scuola di management per la transizione ecologica e digitale - Ultima modifica: 2022-06-29T13:55:03+02:00 da Gaia Fiertler