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Made Green in Italy: parte il secondo Bando del MASE

Il MASE mette a disposizione 114mila euro in contributi destinati alle imprese, finalizzati a coprire i costi per i progetti di valutazione dell’impronta ambientale dei prodotti. Si può aderire dal 28 ottobre al 28 novembre 2025.

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Marianna Capasso

Incoraggiare scelte più consapevoli. Per valorizzare sul mercato nazionale prodotti Made In Italy, che abbiano ottime (ma anche buone) prestazioni ambientali. E, grazie a un logo apposito, rendere riconoscibili i beni green oriented. Parte il 28 ottobre, alle ore 8.00, il secondo Bando per l’accesso al contributo destinato ai progetti per la valutazione dell’impronta ambientale dei prodotti, secondo lo Schema “Made Green in Italy”.

Il MASE e lo schema “Made Green in Italy”

Allineandosi al diktat europeo, dal 2015 il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica prova a incoraggiare le imprese, spingendole verso un percorso di sostenibilità. Nel 2018 entra in vigore il regolamento di attuazione del “Made Green in Italy”, con il Decreto Ministeriale n. 56/2018. Che prevede una quantificazione delle prestazioni ambientali di un prodotto.

In questo modo, i beni potranno riceveranno una certificazione basata sulla metodologia europea PEF (Product Environmental Footprint). Una sorta di allineamento in ambito UE, per misurare la sostenibilità dei prodotti, attraverso dati scientifici, comparabili e trasparenti. Con l’assegnazione di una classe di prestazione (A, B e C).

Non parliamo, comunque di un obbligo. La partecipazione allo schema “Made Green in Italy” è volontaria. E le imprese potranno decidere se aderire o meno. Dimostrare il proprio impegno verso la sostenibilità non è ancora una coercizione, ma sicuramente un ottimo biglietto da visita. E, per premiare le volenterose, il MASE mette a disposizione contributi, per un ammontare totale di 114mila euro.

Bando Made Green in Italy: prodotti e beneficiari

Potranno richiedere il contributo tutti i produttori di beni classificabili come “Made in Italy” (art. 60 del Regolamento europeo 952/2013). A meno che non siano stati destinatari, nei due anni precedenti, di provvedimenti di revoca di agevolazioni o si siano rifiutati di restituire il quantum ricevuto (da dover però rendere indietro).

Ogni soggetto potrà presentare una sola istanza di contributo. Inviando una descrizione della proposta progettuale dettagliata, completa di cronoprogramma e stima dei costi (come da Allegato B del Decreto direttoriale). Per ciascuna proposta ammessa, il contributo non potrà essere superiore a 7.750 euro, in regime “de minimis”.

Le spese ammissibili per il Bando Made Green in Italy

I progetti presentati dovranno concludersi entro 7 mesi, a partire dalla data di accettazione ufficiale dell’agevolazione. Sono ammesse proroghe solo per cause non imputabili al beneficiario. Il contributo dovrà essere utilizzato per coprire le spese considerate ammissibili (art. 12 del bando), sostenute solo dopo la data di avvio. Ovvero:

  • i costi relativi alle attività di consulenza;
  • i costi relativi alle attività di verifica da parte di ente terzo accreditato
  • i costi per l’acquisto di strumentazione e servizi strettamente funzionali all’attività, tra cui licenze per strumenti informatici e banche dati.

Non saranno ammesse (e quindi finanziate) le spese prive di documenti giustificativi, quelle datate prima dell’avvio delle attività, o dopo la data di scadenza del termine per la conclusione del progetto. Inammissibili anche le spese per il personale impiegato e quelle non riconducibili alle proposte.  Idem per le burocratiche, quelle ex lege e ogni voce non indicata dall’articolo 12.

Made Green in Italy: come richiedere il contributo?

Per presentare le domande andrà utilizzato un modello apposito (Allegato A), da inviare via PEC all’indirizzo dedicato. Insieme ad ulteriori documentazioni richieste dal Bando. Lo sportello apre alle ore 8.00 del giorno 28 ottobre 2025, con chiusura prevista per le ore 20.00 del 28 novembre 2025.

Trattandosi di una “procedura a sportello”, le risorse potrebbero esaurirsi prima del termine. E farà quindi fede ora e data di presentazione dell’istanza. Il Ministero, comunque, si riserva di aprire nuovamente i termini di presentazione delle domande nel caso di residue risorse disponibili. Ma anche qualora la Legge di Bilancio per il 2026 destini alla misura nuovi fondi.

Tutti i dettagli sono rinvenibili nel Decreto direttoriale del 9 settembre 2025.

Made Green in Italy: parte il secondo Bando del MASE - Ultima modifica: 2025-10-27T12:56:29+01:00 da Marianna Capasso