Si chiude in questi giorni un anno che, per la strumentazione, non è stato particolarmente brillante. A confermarlo i dati dello studio condotto da Sda Bocconi per Gisi, l'associazione delle imprese italiane di strumentazione, che ha presentato i risultati nel corso della propria assemblea annuale.
Del resto, come ha illustrato il presidente dell'associazione Sebastian Fabio Agnello, nel 2011 il mercato di settore era stato sostenuto soprattutto dall'esportazione, facendo registrare una crescita superiore al 7%. Un risultato ottenuto grazie alle vendite attraverso Oem, società di ingegneria e contractor, che dimostrano la forza dei produttori italiani sul mercato internazionale.
L'eccellente risultato del 2011, però, potrebbe essere vanificato proprio dall'andamento del 2012, che nel primo semestre ha registrato una decrescita compresa tra -3 e -7%. Un calo a cui si aggiunge la contrazione degli ordinativi.
Agnello ha però sottolineato come, per molte aziende, gli ultimi due mesi dell'anno siano stati comunque positivi e, quindi, si può guardare al futuro con maggior ottimismo. Anche perché, pur a fronte delle note sofferenze del mercato nazionale, l'export appare ancora in salute. Inoltre, il mercato potrebbe trarre giovamento dalla rielezione del presidente americano, che garantisce una maggiore stabilità a livello globale, e dall'apertura della Cina alla comunità economica internazionale, resa possibile dal ricambio della vecchia gerarchia.
La strumentazione vede la ripresa vicina
Gli esperti di Sda Bocconi e Gisi guardano con ottimismo al futuro della strumentazione di misura
