Il Nuovo Regolamento Macchine in vigore dalla scorsa estate mette in evidenza la sicurezza come concetto olistico. Un concetto che deve essere implementato a partire dalla progettazione e deve riguardare tutto il ciclo di vita di una macchina. Dalla progettazione alla costruzione, passando poi per installazione, regolazione, funzionamento, manutenzione e rottamazione.
Oltre all’obiettivo primario di evitare i danni alle persone, rispettando precisi requisiti minimi, con l’adozione puntuale delle migliori tecnologie per la sicurezza si perseguono anche obiettivi di tipo economico e reputazionale che potrebbero derivare dal verificarsi di incidenti.
La normativa vigente: il Nuovo Regolamento Macchine
La legislazione vigente per i costruttori di macchine è la Direttiva Macchine 2006/42/CE. Essa si applica alle macchine, alle “quasi macchine” e a tutti i componenti di sicurezza sul mercato. Essa introduce l’obbligo di marcatura CE, di fornire una dichiarazione di conformità e un manuale di uso e manutenzione e un fascicolo tecnico.
Il 18 aprile 2023 è stato approvato dal Parlamento Europeo il Nuovo Regolamento Macchine. Pubblicato poi a giugno 2023, esso dà alle aziende tempo fino a gennaio 2027 per adeguarsi: questo regolamento sostituisce l’esistente.
Esso introduce specifiche previsioni in tema di modifica sostanziale alle macchine o componenti, di documentazione e digitalizzazione, di cybersecurity e comando remoto delle macchine, intelligenza artificiale. Il Nuovo Regolamento recepisce quindi pienamente l’evoluzione digitale nel settore. Inoltre, presenta un allegato dedicato (Allegato I) specifico per macchine e prodotti ad alto rischio.
Le implicazioni in materia di sicurezza del Nuovo Regolamento Macchine
Vediamo in sintesi i contenuti della nuova normativa. Questi contenuti investono tutti gli aspetti della sicurezza. Riguardano quindi tutti coloro che intervengono nella loro produzione e nella messa in opera, dal punto di vista realizzativo, impiantistico e così via.
La normativa sulla “modifica sostanziale” si applica a prodotti che subiscono modifiche sostanziali, non prevista dal fabbricante, con personalizzazioni realizzate con mezzi fisici o digitali. Sono tali da modificare le esigenze di sicurezza perché introducono nuovi rischi.
Modifiche e necessità di ri-certificazione CE
Scatta di fatto la necessità di una ri-certificazione CE in due casi. Quando l’introduzione di nuovi rischi con modifiche non previste né pianificate dal fabbricante crea un nuovo pericolo o aumenta un rischio esistente, e quando questo porta all’esigenza di modificare i circuiti di comando legati alla sicurezza o di adottare misure supplementari per garantire la stabilità o la resistenza meccanica della macchina.
Per la documentazione e la digitalizzazione si introduce l’obbligo di fornire la documentazione in formato digitale, su web, rendendola disponibile per tutto il ciclo di vita della macchina. Viene espressamente richiesto che il linguaggio usato nei documenti sia facilmente comprensibile a tutti gli operatori, in termini di istruzioni, di dichiarazioni, nelle interfacce uomo/macchina.
Nuovo Regolamento Macchine: safety, cybersecurity e comando remoto
Per quanto riguarda la cybersecurity e il comando remoto si rende necessaria un’analisi dei rischi per evitare che un attacco cyber possa creare una situazione pericolosa sulla macchina, che i sistemi informatici utilizzati debbano essere protetti contro la corruzione e che siano orientati a evitare intrusioni malevole nei circuiti di comando per funzioni di sicurezza.
Il collegamento remoto non deve comportare situazioni pericolose e/o by-passare le misure di protezione.
Functional safety e intelligenza artificiale
Infine, per quanto riguarda l’intelligenza artificiale, si fa riferimento a macchine progettate per funzionare con dei livelli di autonomia (come i cobot, i robot collaborativi) o alle soluzioni AGV, macchine mobili a guida autonoma.
L’analisi dei rischi deve considerare tutte le unità che prevedono l’uso di Intelligenza Artificiale e possono influenzare la sicurezza.
I sistemi di intelligenza artificiale che garantiscano le funzioni di sicurezza e i software che gestiscono la functional safety sono parte della lista di macchine/prodotti ad alto rischio e dei componenti di sicurezza che richiedono procedura di certificazioni definita nell’Allegato I della nuova direttiva.