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La Linea Pilota BI-REX: i suoi primi 5 anni nell’innovazione industriale

Da gennaio raddoppia la potenza di calcolo per sostenere la domanda di “test before invest” sulla linea pilota di Bi-REX, il Competence Center di Bologna specializzato in Big Data e Analytics.

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Gaia Fiertler

La Smart Factory è sempre più utilizzata da startup e Pmi per sviluppare soluzioni di AI applicate alla produzione industriale. In uno spazio produttivo di oltre 500 metri quadrati, BI-REX riproduce una Smart Factory che integra le principali tecnologie di Industria 4.0. La linea pilota combina soluzioni di Big Data e IoT, intelligenza artificiale, digital twin, manifattura additiva, robotica collaborativa e mobile, automazione avanzata e cybersecurity quantistica.

Tecnologie avanzate che, connesse tra loro da un’infrastruttura data-driven basata su connettività 5G, creano un ecosistema digitale, riconfigurabile in tempo reale, dove sperimentare e validare processi innovativi (con i cosiddetti “PoC” - Proof of Concept prototipali), analizzarne l’impatto economico e ambientale e formare personale dedicato.

Investimenti in tecnologie e competenze

Dal 2019 a oggi, BI-REX ha investito oltre 16 milioni di euro in tecnologie e competenze. Ha assegnato 30 milioni di euro di finanziamenti alle imprese, in quanto soggetto attuatore dei fondi del PNRR, e ha generato un valore complessivo di oltre 50 milioni di euro.

Sono state intercettate oltre 3.400 aziende, di cui circa il 60% piccole imprese, con tre linee di finanziamento: i bandi per progetti di ricerca e sviluppo, i PoC e la formazione/consulenza.

Oggi il team è costituito da una cinquantina di collaboratori, tra tecnici e ricercatori sulla linea di produzione, progettisti, commerciali, amministrazione e formazione.

Il potenziamento del Data Center

Da gennaio raddoppia la potenza di calcolo del proprio data center, secondo un modello “as a service” per le imprese. Al contempo, BI-REX sarà uno degli otto soci dell’AI Factory finanziata dal progetto europeo Innovate (Euro HPC), che dal 2027 sarà coordinata e ospitata a Bologna dal Consorzio Cineca.

Un progetto da 30 milioni di euro, per metà finanziati dall’Europa, che risponde alla strategia di avvicinare i data center ai territori e alle imprese (ce ne saranno otto in Europa co-finanziati), con finalità industriali e non più solo di ricerca, come nel caso del super calcolatore Leonardo di Cineca.

BI-REX potrà accedere alla nuova AI Factory per la propria parte, se non sarà sufficiente la potenza di calcolo interna per sviluppare progetti industriali e PoC, che sono sempre più basati su AI e GenAI.

Di conseguenza, in questa fase di sviluppo digitale l’High Performance Computing (HPC) diventa un fattore abilitante anche per le PMI per gestire l’addestramento degli algoritmi e grandi moli di dati. L’obiettivo è quello di ribaltare l’idea che l’HPC sia riservato ai grandi player, promuovendo un modello a misura di impresa.

«Con il potenziamento della Linea Pilota, BI-REX rafforza la sua missione di accompagnare le imprese italiane nella trasformazione digitale, rendendo l’innovazione sempre più accessibile e concreta. In questi cinque anni abbiamo creato un ecosistema in cui sperimentazione, ricerca e collaborazione tra pubblico e privato generano valore reale per il tessuto produttivo nazionale, aprendo la strada a un nuovo salto tecnologico», commenta Stefano Cattorini, Direttore Generale di BI-REX.

Test before invest con imprese e startup innovative

In questi anni il Competence center ha investito nella propria linea pilota, potenziandola anche attraverso gli stessi progetti di ricerca e sviluppo, demo, PoC prototipali e soluzioni finalizzate alla trasformazione digitale delle aziende. Sviluppi e risultati sono stati tracciati, analizzati e utilizzati per la stessa linea pilota, che si arricchisce di volta in volta di applicazioni che mette a disposizione del mercato a titolo dimostrativo.

Al centro ci sono i dati: ogni progetto ne alimenta una raccolta integrata, che serve all’evoluzione stessa della fabbrica digitale di BI-REX, dove oggi operano a pieno regime una decina tra ingegneri, tecnici avanzati e dottorandi dell’Università di Bologna, in collaborazione con le imprese e centri di ricerca/università. La funzione ultima dei Competence Center è infatti quella di rendere l’innovazione industriale concreta, accessibile e applicabile lungo l’intera catena produttiva.

Il caso Trailslight

Un esempio concreto è la collaborazione con la PMI innovativa Trailslight, che sviluppa soluzioni per ridurre lo spreco energetico. Il progetto di test con BI-REX nasce per verificare l’efficacia di un sistema di rilevazione ambientale, associato a una piattaforma intelligente AI per analizzare in tempo reale i segnali audio prodotti, con un addestramento continuo del machine learning.

L’obiettivo è quello di costruire un sistema di illuminazione, in ambienti indoor e outdoor, che sia regolabile in base ai rumori rilevati con sensori applicati a lampioni. Partendo da quella esigenza, in BI-REX è stato sviluppato un modello di intelligenza artificiale associato al centro di lavoro CNC DMG Mori, che è stato dotato di microfono e sensore audio per raccogliere i rumori della macchina.

Nel frattempo, la rete neuronale apprende dall’operatore, attraverso una interazione dialogica con tecnologia LLM (Large Language Model), a catalogare come scarto le lavorazioni che non superano i criteri di qualità minimi, sempre attraverso l’ascolto della macchina mentre è in funzione. Il sistema non si limita a interpretare i dati, ma apprende di continuo dalle rilevazioni e valutazioni degli operatori, evolvendo verso una logica predittiva. In questo modo, l’intervento non avviene più solo dopo l’insorgere di un guasto, ma lo anticipa, permettendo di pianificare azioni correttive in modo proattivo e strategico.

Il progetto è ora in una fase avanzata di sviluppo e test del flusso dati. Le attività in corso riguardano l’ottimizzazione del modello neurale, il miglioramento dell’interfaccia utente e la scalabilità del sistema verso un numero crescente di macchine e linee produttive. A medio termine, è prevista anche l’integrazione con i sistemi MES e ERP, così da garantire una gestione unificata e intelligente delle informazioni di fabbrica. In prospettiva, la piattaforma potrà essere estesa a diversi ambiti industriali.

Le PoC sono infatti dimostratori tecnologici, o prototipi, finalizzati a testare funzionalità e verificare fattibilità ed efficacia di una soluzione, prima di procedere all’industrializzazione. L’applicazione specifica in Trailslight prosegue invece con il partner BitBang, uno dei 64 consorziati del Competence Center di Bologna.

Linea pilota per piccole produzioni

Un’altra collaborazione in corso è con lo spinoff dell’Università di Bologna Odamp, che sviluppa dispositivi di sicurezza per attività sportive. La PoC ha riguardato la prototipazione di uno strato protettivo in polistirolo per caschi da moto, con l’utilizzo del centro di lavoro a controllo numerico, in genere utilizzato per lavorazioni in acciaio o alluminio.

Il tradizionale stampaggio a iniezione avrebbe infatti avuto costi e tempi più lunghi per lo sviluppo prototipale. Non solo il progetto ha superato i test, ma la produzione è proseguita sul centro di lavoro di BI-REX, trattandosi di pochi pezzi.

In questo caso il Competence Center realizza piccole forniture per una startup innovativa, anche se non è il suo core business. Anche le macchine per la stampa additive sono ampiamente utilizzate per prototipazioni e produzioni ridotte in metallo con stampa laser e in polimeri.

Motorsport in digitale

Un progetto recente di ricerca applicata è stato quello con un team di studenti del Corso di laurea Unibo Motorsport, per la costruzione di una moto elettrica nella competizione MotoStudent, in collaborazione con Fondazione Ducati.

In quel caso il progetto ha riguardato la realizzazione di uno scambiatore di calore che ne ottimizzasse le prestazioni grazie a una geometria molto particolare, impraticabile con lo stampaggio a iniezione. Il regolamento della competizione imponeva infatti l’utilizzo di ghiaccio secco, anziché aria.

La soluzione, co-progettata e realizzata con BI-REX, ha consentito una ottimizzazione termo-fluido-dinamica grazie alle potenzialità della stampa additive, con un miglioramento del 250% per le prestazioni di scambio termico della serpentina e del 20% per le prestazioni del serbatoio del ghiaccio secco. Anche questi interventi hanno contribuito alla vittoria della moto di Unibo MotorSport, mentre per il Competence Center è stata un’occasione per spingere la ricerca applicata in ambiti nuovi e innovativi.

La Linea Pilota BI-REX: i suoi primi 5 anni nell’innovazione industriale - Ultima modifica: 2025-10-30T15:02:25+01:00 da Gaia Fiertler