A dialogo con Raffaele Crippa, coordinatore RIM (Rete nazionale ITS Meccatronici) e Direttore ITS Lombardia Meccatronica Academy, esploriamo le ultime evoluzioni della meccatronica, della formazione tecnica e dell'utilizzo consapevole dell’intelligenza artificiale. Ci soffermiamo anche sul ruolo degli ITS Academy nello sviluppo tecnologico del Paese.
Partiamo dalle basi. Che cos’è la meccatronica?
È una scienza applicata, ma anche un linguaggio comune attraverso cui le imprese progettano, automatizzano processi e innovano. Un linguaggio che unisce la concretezza della meccanica, la precisione dell’elettronica e dell’elettrotecnica e, sempre più, l’intelligenza del digitale. La meccatronica è oggi la spina dorsale dell’industria moderna, soprattutto di quella manifatturiera.
Che competenze deve avere quindi il tecnico che entra oggi in produzione?
Le aziende cercano figure capaci di integrare mondi diversi, di muoversi con sicurezza tra reale e virtuale, di comprendere e gestire sistemi complessi. Servono professionisti che non solo conoscano la tecnologia, ma sappiano anche interpretarla, adattarla e migliorarla.
La domanda è in continua crescita e gli ITS Academy della nostra rete nazionale RIM (Rete nazionale ITS Meccatronici) rispondono proprio a questa esigenza, formando tecnici con competenze multidisciplinari e mentalità progettuale. Nei nostri percorsi, la teoria è sempre accompagnata da esperienze pratiche, project work, stage realizzati in stretta connessione con le imprese. L’obiettivo è chiaro: far sì che ogni studente esca già pronto per contribuire attivamente nei contesti produttivi, perché ne ha sperimentato concretamente i processi e le dinamiche.
La collaborazione con il mondo aziendale è il vero valore aggiunto degli ITS Academy?
Assolutamente: partnership sempre più strutturate con produttori tecnologici e system integrator rendono i laboratori ITS veri e propri “ecosistemi di innovazione”, costantemente aggiornati, oltre ai tirocini svolti direttamente in azienda. Inoltre, grazie agli investimenti del PNRR è stato possibile personalizzare le dotazioni dei laboratori per riprodurre ambienti industriali reali, avvicinando la formazione alle attività reali e quotidiane delle imprese e così accorciando i tempi di inserimento lavorativo dei diplomati.
Che peso hanno gli ITS Academy nello sviluppo tecnologico del Paese?
Credo profondamente che il ruolo degli ITS Academy sia strategico per il futuro industriale del Paese. Il nostro compito non è solo formare tecnici competenti, ma persone curiose, responsabili e capaci di dare senso al cambiamento. Anche nell’era dell’intelligenza artificiale, il vero motore dell’innovazione resterà l’uomo: la sua intelligenza, la sua creatività e la sua capacità di costruire legami. È questo, in fondo, il cuore della nostra missione educativa.
Come entra l’intelligenza artificiale nell’insegnamento della meccatronica, che avete consolidato nel primo decennio di formazione tecnica terziaria?
L’integrazione dell’intelligenza artificiale nella formazione tecnica è un asse sempre più strategico, ma l’AI non sostituisce le competenze umane, le amplifica. Permette di leggere grandi quantità di dati, prevedere anomalie, ottimizzare cicli produttivi e migliorare la qualità del lavoro. Nei percorsi ITS, gli studenti imparano a utilizzare questi strumenti con un approccio operativo e critico, sviluppando allo stesso tempo le soft skill che l’AI non potrà mai sostituire: problem solving, collaborazione, leadership e consapevolezza etica. Così formiamo professionisti che non solo sanno usare le tecnologie, ma sono pronti a guidarne l’evoluzione.