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Industria 4.0: fare sistema per favorire innovazione e sviluppo

Mettere a fattor comune competenze e risorse per generare valore. Questo l’obiettivo dell’accordo tra Erre Company e Smart Engineering, con una potenza di fuoco di 400 ingegneri a disposizione di medie e grandi imprese e nuove Academy tecniche in arrivo per neolaureati.

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Gaia Fiertler

Erre Company e Smart Engineering sono due società di consulenza e progettazione ingegneristica, che hanno siglato un accordo per sfruttare sinergie e potenziare servizi e competenze da mettere a disposizione dell’industria italiana. L’accordo è reso possibile dall’ingresso di Erre Company nell’hub Smart Industry, aggregatore di società di ingegneria industriale che, insieme ai propri partner, investe in innovazione, trasferimento tecnologico, ricerca e sviluppo.

La community fornisce servizi di ingegneria, manufacturing, processi e tecnologie di saldatura per componenti critici, produzione di macchine intere o per il contract manufacturing di singole lavorazioni e ricerca applicata per i più svariati settori industriali, con soluzioni innovative e complete in una logica di servizi integrati.

Smart Engineering faceva già parte della community Smart Industry e la new entry Erre Company vi ha riconosciuto un valido partner con cui avviare delle collaborazioni, mettendo a fattor comune le competenze di ben 400 ingegneri. Smart Engineering, con una decina di sedi in tutta Italia, è specializzata nei settori del packaging, macchine utensili, automotive, assembly machine e aerospace, mentre Erre Company ha una forte verticalizzazione sull’automotive e sul transportation. Con sede a Moncalieri, in provincia di Torino, e due sedi a Milano e Modena, la società è in forte espansione, con un modello di servizio personalizzato e 150 ingegneri altamente qualificati.

«Crediamo molto nel travaso di competenze da un settore all’altro per il potere generativo delle contaminazioni e dell’intelligenza collettiva nel fare innovazione, nel trovare soluzioni nuove e rispondere alle esigenze sempre più sfidanti del mondo manifatturiero, tra sostenibilità, crisi energetica, incertezze geopolitiche e un nuovo concetto di Supply Chain. Fare sistema con altre società ingegneristiche estenderà l’impatto e il contributo che possiamo dare allo sviluppo dell’industria italiana con le nostre competenze di progettazione, design, automazione e digitalizzazione», commenta Rosario Radice, Ceo di Erre Company, società che ha fondato dieci anni fa proprio per fornire progetti e soluzioni su misura alle imprese. L’azienda fa leva sulle risorse umane e sulla qualità dei processi, che rispondono ai più alti standard Oem e certificazioni attualmente vigenti nel settore Automotive (Uni En Iso 9001:2015; Modello 231/2001 e Tisax sulla sicurezza delle informazioni nel settore automobilistico). 

Il valore aggiunto delle Academy in arrivo

Le due realtà di ingegneria sono entrambe attente alla formazione delle proprie risorse, con Academy interne che ora cresceranno, con la messa a fattor comune delle reciproche competenze.

«Stiamo progettando una decina di nuove Academy con know-how e technicality condivisi, in base ai trend di mercato che richiedono sempre più ingegneri e tecnici specializzati per gestire nuovi progetti. Ma non c’è solo necessità di specializzazione verticale, la nostra intenzione è di mettere in aula ingegneri di settori diversi con docenti di entrambe le società. L’obiettivo è, da un lato, favorire il dialogo tra professionisti con estrazioni diverse, che poi si troveranno a lavorare insieme; dall’altro favorire una mentalità e un approccio trasversali, con una visione complessiva dei processi industriali e di filiera», spiega Radice.

Oggi la meccanica è sempre più regolata dall’elettronica e macchinari e prodotti sono connessi tra loro dalle tecnologie digitali. Tecnici e ingegneri devono assumere un atteggiamento sempre più “meccatronico”. Tra le Academy in partenza ci saranno “Carrozzeria ed elettronica: intersezioni”, “Advanced Driver Assistance Systems pillars” e “Wiring Cad Academy”.

L’offerta formativa delle due società di ingegneria

Ad oggi, Erre Academy prepara al lavoro da consulente ingegneri neolaureati e diplomati tecnici superiori (ITS) per accelerarne l’operatività in azienda. Il “training hub” ha il doppio obiettivo di trasformare le conoscenze in competenze su ICT, sistemi elettrici ed elettronici, materiali compositi, project management e self-selling e di sviluppare, in figure tecniche e specialistiche, capacità di comunicazione, gestione delle riunioni e rapporto con i clienti. A conclusione del corso di due mesi, inizia la formazione on the job con il modello “Tandem”.

I neoassunti entrano nel vivo dei progetti presso i clienti, affiancati da progettisti senior. Erre Company collabora anche con enti formativi, come ad esempio Immaginazione e Lavoro, con docenze e sponsorizzazioni per formare figure specializzate, che poi nel 70% dei casi vengono assunti dalla società stessa di ingegneria.

Nel caso di Smart Engineering, invece, il modello di Academy ha subito una ulteriore evoluzione. Grazie alle competenze didattiche sviluppate nel portare a bordo i propri consulenti con la formazione iniziale, oggi la società di ingegneria fornisce sessioni formative on the job anche per conto dei clienti. In pratica, si occupa di fare scouting e di preparare l’ingresso di future risorse nelle aziende clienti, inserendole prima nei team di progetto in corso. In questo modo si riduce rapidamente il gap tra formazione teorica e mondo del lavoro e, in più, nell’azienda cliente entrerà una risorsa che già ne conosce dinamiche e procedure, perché ha preso parte a un suo progetto e si è interfacciato con i futuri colleghi. «Sarà anche possibile attingere ai reciproci modelli di Academy per fornire ulteriori servizi ai nostri clienti», conclude Radice.

Industria 4.0: fare sistema per favorire innovazione e sviluppo - Ultima modifica: 2023-05-03T08:00:56+02:00 da Gaia Fiertler