"Netto il trend di riduzione della spesa pubblica nelle tecnologie digitali, dell’ordine del -2% annuo nell’ultimo quinquennio, che ha comportato minori risorse destinate alla modernizzazione della Pubblica Amministrazione per oltre 700 milioni di euro. Nonostante l’azione qualificata e pressante del Ministro dell’Innovazione, alla scarsità di fondi si aggiunge la resistenza al cambiamento, da cui deriva anche una bassa capacità, da parte della PA, di ottimizzare i finanziamenti disponibili, tanto che almeno il 20% della spesa impegnata sull’Ict non si traduce poi in spesa effettiva. Ancora troppo scarsa è l’attenzione verso le aree di maggior impatto innovativo come i servizi digitali interattivi. A oggi solo 5 Regioni su 21 consentono in buona parte i pagamenti online, mentre ancor più bassa è la percentuale di servizi on line per le imprese, offerti solo dal 9% dei Comuni e dal 30% delle Province. Dalla persistente difficoltà delle amministrazioni di comunicare fra loro, di interconnettersi , di condividere linee strategiche e modelli di governance, derivano inefficienze di sistema difficilmente quantificabili, che comunque pesano sui budget IT per non meno del 5% della spesa complessiva, pari a circa 156 milioni di euro.
Ad alta criticità continua ad essere il rapporto con la filiera dei fornitori, con gare al massimo ribasso che portano a tariffe professionali non sostenibili, barriere d’ingresso penalizzanti per le pmi, ritardi dei pagamenti non più accettabili, tutto ciò a fronte di un crescente ruolo dell’in-house che oggi assorbe circa 1/4 della spesa pubblica IT. Da questo quadro emerge un processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione che marcia a rilento, in modo disomogeneo e frammentario, con molte esperienze di eccellenza che convivono accanto a situazioni di arretratezza, spesso in una stessa regione o addirittura all’interno di una stessa amministrazione, con progetti avviati su cui poi è difficile mantenere il controllo ed effettuare la valutazione dei risultati. Nel suo complesso la PA italiana appare ancora lontana dal generare una massa critica di prestazioni e servizi e innovativi, tanto da consentire al cittadino e alle imprese di avere la percezione di un effettivo progresso”.
E' con queste parole che Paolo Angelucci, presidente Assinform, ha introdotto il 7 novembre scorso a Roma il convegno di presentazione del primo Osservatorio Assinform sull’Ict nella PA, iniziativa nata per superare la frammentazione delle analisi e dei dati con l’obiettivo di fornire, con cadenza annuale, un quadro aggiornato dei processi di innovazione digitale nella Pubblica Amministrazione italiana.
L’incontro è stata l’occasione per la sigla di un protocollo d’intesa tra il Ministero della PA e dell’innovazione e Assinform, a costo zero per le finanze pubbliche, con cui si avvia una collaborazione per l’attuazione del Piano e-Gov 2012. Un vero e proprio piano operativo è alla base dell’intesa, con un calendario di iniziative da realizzare fino a tutto l’anno prossimo: roadshow sul territorio nazionale per la diffusione del Cad con il coinvolgimento delle realtà locali di Confindustria; pianificazione congiunta dell’edizione 2012 dell’Osservatorio Ict nella PA, anche al fine di approfondire le valutazioni dei costi/benefici dei servizi; un’attività mirata di seminari per la formazione delle diverse amministrazioni pubbliche.
Il panel considerato dall’Osservatorio Assinform ha riguardato in totale 654 soggetti pubblici, di cui il 100% delle amministrazioni centrali, delle regioni e province autonome, il 4,6% dei comuni e il 26%, dei comuni oltre i 20 mila abitanti, il 18% delle province, il 3,6% delle comunità montane, il 20,5% delle Asl, il 23% delle aziende ospedaliere pubbliche, l’85,7% degli assessorati regionali alla Sanità e delle agenzie regionali. L’osservatorio Ict nella PA è promosso da Assinform e realizzato da NetConsulting e Netics con il supporto di Consip e delle aziende associate Dedagroup, Dell, Gpi, Engineering, Infocamere, Insiel Fvg, Insiel Mercato, Intel, Noemalife, Siscom, Telecom Italia, Vega.
