Ormai quotidianamente i mass media ci rilanciano un'immagine negativa dell'Italia. Un Paese il cui indice di competitività, secondo la classifica dell'Economist Intelligence Unit, ci posiziona al 23° posto al mondo ed è uno dei peggiori in Europa. Una situazione aggravata dagli alti costi energetici, le aziende italiane pagano infatti dai 16 ai 19 euro in più ogni MWh rispetto ai principali concorrenti europei, e da una rete di infrastrutture inadeguata per uno dei Paesi più industrializzati al mondo. Il tutto, aggravato da quasi mille morti all'anno sui luoghi di lavoro.
Questi numeri, presi da soli, non possono che indurre allo sconforto. Eppure, nella nostra attività, incontriamo aziende, di tutte le dimensioni, che rappresentano autentiche eccellenze a livello mondiale. Realtà che, indipendentemente da quanto sentiamo ripetere nelle statistiche ufficiali, hanno la volontà e il coraggio di investire in tecnologie innovative e di valorizzare il patrimonio delle eccellenze italiane.
L'attività di queste aziende, spesso di piccole dimensioni, non viene solitamente valorizzata e difficilmente attira l'attenzione dei media.
È nata così l'idea del concorso Automazione Industriale Award 2011, che si è posto l'obiettivo di premiare l'automazione e l'innovazione capaci di migliorare la sicurezza, l'efficienza e la sostenibilità.
Alla selezione finale di questa prima edizione sono state ammesse 34 realizzazioni, una sintesi di quanto le aziende italiane sanno fare ogni giorno, ignorando le chimere che vogliono il nostro Paese ormai avviato verso la recessione. I premi sono stati consegnati in occasione del Convegno 'Automazione e innovazione per la sicurezza, l'efficienza e la sostenibilità', lo scorso 29 novembre al Mercedes-Benz Center di Milano.
Per la giuria, composta da esponenti del mondo accademico, rappresentanti delle associazioni di settore ed esperti di automazione industriale, non è stato facile identificare le realizzazioni più meritevoli: l'elevato livello di tutte le applicazioni ha suggerito di riconoscere un maggior valore ai progetti caratterizzati anche da un forte impatto sociale.
Sulla base di queste premesse, il premio come miglior progetto è stato assegnato al sistema di telecontrollo e telegestione dell'autostrada A12, che collega Sestri Levante e Livorno. Una delle tratte più delicate dell'infrastruttura viaria italiana, in quanto caratterizzata da ben 24 gallerie. Salt, la società che si occupa delle sua gestione, ha chiesto a Giordano & C, un solution provider specializzato che utilizza le soluzioni Wonderware, di migliorare la sicurezza e, contemporaneamente, ridurre i costi, sia in termini energetici sia manutentivi. Ne è scaturito un sistema, caratterizzato da un Roi di soli 6 mesi, premiato per “portata innovativa e impatto sociale superiori, che si ripercuotono su tutta la filiera con una soluzione replicabile in altri contesti, capace di migliorare la sicurezza dei veicoli in transito e di pianificare gli interventi di manutenzione”, a vantaggio dei tempi di percorrenza.
Nel settore manifatturiero, il premio è stato assegnato a Bosch Rexroth, che ha automatizzato la linea di stampa rotocalco per riviste di Officine Meccaniche Cerutti. Una realizzazione riconosciuta come “esempio eccellente di innovazione spendibile a lungo termine e non fine a se stessa. Il tutto con un forte impatto sulla maturazione culturale dell'azienda, sulle procedure di fabbrica, sulla filiera produttiva, sulla sicurezza degli operatori e sui consumi energetici”, ridotti del 12% rispetto alle soluzioni tradizionali.
Nell'industria di processo, la giuria ha premiato una soluzione unica in Italia: l'impianto di gestione batterie usate realizzato da Seval e in cui “emerge maggiormente la sostenibilità”. La linea è infatti capace di recuperare le materie prime da 200 milioni di pile all'anno che, in alternativa, sarebbero finite in fonderia. Un'innovazione che ha portato un risparmio energetico del 75% e un dimezzamento della CO2 immessa in atmosfera.
Nella categoria utility, ad aggiudicarsi il premio è stata Control Techniques, che ha automatizzato la Vite di Archimede utilizzata da Energy Renewable Source per produrre energia idroelettrica pulita da uno storico mulino, in precedenza dotato di soluzioni a basso rendimento.
Un progetto “con elevata rilevanza dal punto di vista tecnico ed elevato impatto sociale, replicabile anche in altri settori”. L'aumento del 15% dell'energia prodotta, senza nessun emissione, ha consentito un risparmio di 500 t di CO2 rispetto a quella emessa da un'equivalente centrale termoelettrica.
In ambito logistica e trasporti, infine, è stata premiata la soluzione Infor utilizzata da Sad Trasporto Locale per pianificare e tracciare la manutenzione dei mezzi pubblici. Una realizzazione dall' “elevato impatto sociale, replicabile anche in altri settori e applicazioni”, che permette di aumentare la sicurezza dei mezzi pubblici utilizzati e di ridurre i costi di gestione della flotta.
