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Dalla collaborazione tra Aquafil e ProM Facility nascono gli arredi sostenibili stampati in 3D

Il centro di prototipazione ProM Facility e l’azienda trentina Aquafil hanno avviato una collaborazione per la creazione di una linea di arredamento sostenibile in stampa 3D.

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Vittoria Lugli

Autore Martina Dei Cas

A Rovereto – nell’hub innovativo di Trentino Sviluppo Polo Meccatronica – sono stati finalizzati i primi prototipi di una nuova linea di arredamento sostenibile stampata in 3D. La progettualità nasce grazie alla collaborazione tra il centro di prototipazione ProM Facility, che ha sede nell’incubatore, e l’azienda trentina Aquafil, leader di mercato nella produzione e distribuzione di poliammide 6 per il settore flooring, tessile e compound. Questo materiale, resistente, filabile, facilmente tingibile e colorabile, è impiegato circa al 70% nell’ambito della pavimentazione tessile nel settore contract e automotive.

Nylon e sostenibilità

Dal 2011 una parte del nylon prodotto da Aquafil viene realizzato grazie al riciclo degli scarti e rifiuti di nylon 6 sia pre che post consumo. Il nylon, infatti, grazie alle sue proprietà chimiche intrinseche può tornare sempre a materia prima. Ed è ciò che ha fatto Aquafil, implementando un impianto di rigenerazione che trasforma i materiali di rifiuto di nylon nel polimero rigenerato ECONYL®. Esempi di materiali post consumo sono i tappeti e le reti da pesca. Questo processo permette di riciclare infinite volte il materiale, senza alcuna riduzione della qualità del polimero e senza dover introdurre materiale vergine, come invece necessario nel processo di riciclo meccanico.

Il progetto con ProM Facility

E qui entra in scena ProM Facility, dove un anno fa Nicole Soligo, studentessa dell’ateneo trentino, ha iniziato a collaborare nell’ambito della sua tesi di laurea in Ingegneria dei Materiali. Il progetto di tesi, sviluppato durante uno stage di 6 mesi presso Aquafil, era proprio focalizzato sulle potenzialità derivanti dalla stampa in 3D del nylon rigenerato ECONYL®. Ultimati gli studi, l’ingegnera è stata assunta da Aquafil, dove si occupa di innovazione del prodotto e funzionalizzazione dei materiali, nel gruppo guidato dall’ingegnere Mauro Buccella, anche lui laureato e dottorato presso l’Università di Trento.

Nel frattempo, ProM Facility si è dotata di un innovativo robot Caracol per la stampa di grandi dimensioni. Di qui l’idea di tornare a collaborare e di avviare, all’interno del centro di prototipazione, un progetto di dottorato industriale con l’Università di Salerno, co-finanziato da Aquafil. Il progetto, che vede coinvolto l’ingegnere iraniano Hossein Honarvar, si concentra sul testing dei materiali, sulla simulazione dei processi e sull’individuazione dei migliori parametri per la stampa 3D del nylon ECONYL®. L’obiettivo è quello di realizzare, attraverso l’ottimizzazione del processo di stampa del polimero, una linea di arredamento, pratica, versatile, di design e sostenibile.

Dalla collaborazione tra Aquafil e ProM Facility nascono gli arredi sostenibili stampati in 3D - Ultima modifica: 2023-09-04T09:00:00+02:00 da Vittoria Lugli