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Bando Brevetti+: come potenziare proprietà industriale e trasferimento tecnologico

Con 20 milioni, parte il primo dei tre Bandi MIMIT, per la tutela della proprietà industriale, a copertura delle spese di acquisto per servizi specialistici finalizzati alla valorizzazione economica del brevetto. Lo sportello apre il 20 novembre 2025.

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Marianna Capasso

Un numero sempre più elevato di imprese innovative con interessi che vanno oltre i confini nazionali. È questo lo scenario in Italia. E per rispondere a tali esigenze, come da tradizione il MIMIT, in autunno inoltrato, fa partire i Bandi per la tutela della proprietà industriale. Il 20 novembre, il 4 dicembre e il successivo 18 dicembre, del 2025.

Le tre date di apertura riguardano, rispettivamente, il Bando Brevetti+, Marchi+ e Disegni+. Tre misure agevolative che prevedono la concessione di contributi, a fondo perduto e in conto capitale. L’obiettivo? Supportare le imprese per la tutela dei diritti di privativa industriale. Partiamo dal primo, quello economicamente più rilevante e di maggior interesse per la platea di imprenditorie del nostro comparto.

Redditività, produttività e sviluppo di mercato: gli obiettivi di Brevetti+

Apre il 20 novembre 2025 il primo dei tre Bandi finanziati dal MIMIT, Brevetti+. Con 20 milioni di euro, di cui un milione per le imprese in possesso del rating di legalità, favorisce lo sviluppo di una strategia brevettuale, offrendo alle compagini la possibilità di essere più competitive. Questo, grazie all’acquisto di servizi specialistici destinati alla valorizzazione economica dei brevetti, in termini di redditività, produttività e sviluppo di mercato.

Le imprese potranno ricevere un contributo a fondo perduto, non superiore a 140mila euro, che copra l’80% dei costi ammissibili. Qualora in possesso della certificazione della parità di genere, la percentuale salirà all’85. E al 100 se, nel momento della presentazione della domanda, il richiedente sia in possesso di requisiti esclusivi.

A tal proposito, il Bando indica due specifici casi in cui debbano trovarsi le imprese beneficiarie, per ricevere la copertura totale selle spese. Ovvero, qualora:

  • risultino contitolari della domanda di brevetto o di brevetto rilasciato, in collaborazione con un Ente Pubblico di ricerca (Università, Enti di Ricerca e IRCCS);
  • risultino titolari di una licenza esclusiva (già trascritta all’UIBM, senza vincoli di estensione territoriali) avente per oggetto un brevetto rilasciato a un Ente Pubblico di ricerca.

Bando Brevetti+: i destinatari

Il primo requisito per poter beneficiare dell’incentivo è la forma dimensionale: sono ammesse micro, piccole e medie imprese, anche di nuova costituzione. A condizione, però, che abbiano la sede legale ed operativa in Italia. C’è poi l’aspetto specialistico.

I richiedenti dovranno essere titolari di un brevetto per invenzione industriale, con concessione successiva al 1° gennaio 2024. In via alternativa, potranno essere titolari di un brevetto per invenzione industriale o di una licenza esclusiva trascritta all’UIBM.

Inoltre, in un’ottica di crescita, la normativa ammette anche altre categorie di soggetti, ma a condizione che il rapporto di ricerca dia esito “non negativo”. A conferma, quindi, della novità del brevetto, e della sua applicabilità industriale. Nello specifico, potranno presentare richiesta anche:

  • i titolari di una domanda nazionale di brevetto per invenzione industriale (con deposito post 1° gennaio 2023);
  • i titolari di un brevetto concesso dall’European Patent Office (EPO);
  • i titolari di una domanda di brevetto europeo/internazionale.

Inammissibili le compagini non in regola con il pagamento dei contributi e con le tasse di mantenimento in vita del diritto di privativa industriale. Analogo discorso per quelle che non godono del pieno e libero esercizio dei diritti civili. E le destinatarie di procedure concorsuali o in liquidazione. Porte chiuse alle debitrici della PA, alle escluse dagli aiuti de minimis e alle imprese senza polizza assicurativa obbligatoria contro calamità naturali ed eventi catastrofali.

Le spese coperte dalle agevolazioni di Brevetti+

Entro i limiti previsti, e a seconda delle percentuali, le imprese riceveranno delle risorse per coprire una serie di spese. Ovvero servizi specialistici in grado di accrescere la competitività dell’impresa. Purché strettamente connessi alla valorizzazione economica del brevetto e funzionali alla sua introduzione nel processo produttivo ed organizzativo.

Le spese (ex articolo 6 del Decreto) sono suddivise per Macroarea A, B e C. Costi per progettazione, ingegnerizzazione e industrializzazione (incluso Proof of Concept) rientrano nella A, mentre nella B sono ricomprese le spese per organizzazione e sviluppo. Quelle per il trasferimento tecnologico, a copertura dei costi per la predisposizione degli accordi di segretezza e concessioni in licenza, fanno parte della Macroarea C.

Le spese saranno ammesse solo se distribuite su più tipi di servizi, di cui almeno uno ricompreso nella Macroarea A. E se la somma degli importi per i servizi della B e C, complessivamente, non superi il 40% del totale previsto nel piano. Dovranno poi essere tracciabili e successive alla data di presentazione della domanda. In tutti i casi, l’agevolazione non è cumulabile con altre misure destinate alle stesse voci di costo.

Come presentare la domanda per Brevetti+?

La compilazione della domanda andrà fatta telematicamente sulla pagina di Invitalia, il Soggetto Gestore della misura. E bisognerà utilizzare una specifica modulistica.

Lo sportello aprirà alle ore 12.00 del 20 novembre 2025, con chiusura alle 18.00. E, a seguire, dal lunedì al venerdì (10.00-18.00), fino ad esaurimento delle risorse (probabilmente molto, molto presto).

La procedura valutativa dei progetti si svolgerà secondo l’ordine cronologico di presentazione delle istanze. E terrà conto della sussistenza delle condizioni di accesso alla misura. Si procederà anche con un esame di merito, basato su più criteri. Tra questi, il posizionamento di mercato, gli effetti del brevetto e l’aspetto finanziario del progetto.

Bando Brevetti+: come potenziare proprietà industriale e trasferimento tecnologico - Ultima modifica: 2025-11-13T08:00:00+01:00 da Marianna Capasso