Gli ultimi anni si sono rivelati molto difficili sotto diversi aspetti socio-economici. Dalla Pandemia di Covid-19, alla guerra Russo-Ucraina, passando per la crisi energetica e delle materie prime. Difficoltà che hanno portato diversi settori industriali in estrema sofferenza. Tra questi il mercato mondiale dell’automotive.
Conseguenze sul mercato automotive
Nel corso degli ultimi tre anni, infatti, il mondo automotive ha dovuto affrontare diversi ostacoli operativi. La problematica del chip shortage ha avuto un forte impatto sulla produzione dei veicoli e di conseguenza sulle immatricolazioni e la crisi energetica ha impennato l’interesse dei consumatori per le auto usate, il car sharing e le auto elettriche.
Inoltre, con la crescente attenzione per l’ambiente e i nuovi limiti posti alle emissioni inquinanti delle auto, gli italiani si dimostrano pronti alla transizione a zero emissioni con veicoli sostenibili. Secondo uno studio di Google Trend sui termini di ricerca utilizzati dagli italiani, il contesto di incertezza induce le persone a cercare anche la qualità. L’interesse di ricerca per “sicurezza auto” è aumentato del 35% dallo scorso anno.
Pietro Vergani, Business Unit Manager COM di TÜV Italia, ha spiegato come molti dei componenti che TÜV testa siano strettamente legati al mondo dei veicoli elettrici o ibridi. Ciò grazie ai recenti investimenti per coprire l’intera gamma di test di validazione dalle unità a bassa tensione ai componenti elettronici ad alta tensione fino a 1200 V.
Si può sicuramente dire che il 2022 è stato un anno molto complesso: la volontà di riscatto dopo il periodo del Covid, il primo impatto del chip shortage fino alla difficile situazione sociopolitica dell’ultimo periodo. Tutti gli operatori del settore si sono dovuti adattare alle nuove dinamiche del mercato.
“Guardando al prossimo futuro la necessità di testing e certificazione si evolverà ancora. Sebbene i volumi produttivi potrebbero non ripartire immediatamente, di sicuro la quantità di dispositivi elettronici a bordo del singolo veicolo sarà sempre maggiore e complessa”.
I principali trend 2023 secondo TÜV Italia
TÜV Italia collabora con diverse case automobilistiche allo sviluppo di normative e standard di sicurezza. Per questo motivo, grazie all’expertise ottenuta nel corso degli anni, TÜV Italia prevede che nel 2023:
- Vi sarà un aumento delle forniture in termini di quantità di centraline, sensori e componenti elettronici. Questo incremento permetterà di alleviare le pressioni attuali e stabilizzerà la filiera del settore.
- Oltre al percorso di transizione all’elettrico, sono in corso diversi progetti di aggiornamento dei sistemi endotermici e di l’utilizzo dell’idrogeno come carburante alternativo. Queste soluzioni permetteranno di avere un panorama più ampio e tecnologicamente avanzato rispetto ai veicoli attuali.
