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Artificial Intelligence Act, l’Europa si sta dando delle regole

L’Europa ha deciso di dotarsi di un Regolamento sull’intelligenza artificiale (AI), l’Artificial Intelligence Act, che dovrebbe giungere a compimento entro due anni. Ma, data la forte polarizzazione in materia tra Usa e Cina, la vera battaglia sarà sul modello di democrazia e società digitale.

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Nicoletta Buora

La Intelligenza Artificiale (AI) è una tecnologia che pervaderà tutta la nostra vita, migliorandone la qualità, dalla salute, alla conoscenza, ai servizi, ma le sue innumerevoli applicazioni, a cominciare da quelle in campo bellico, potrebbero comportare dei rischi.

Per questo l’Europa ha deciso di dotarsi di un Regolamento sull’intelligenza artificiale (AI), l’Artificial Intelligence Act, al momento solo una proposta ma che dovrebbe giungere a compimento entro due anni.

La Commissione europea ha dato incarico ad un gruppo di tecnici di alto profilo, il Cen/Clc - Jtc21 - Artificial Intelligence, the European Committee for Standardization, di lavorare sulle linee guida per la mitigazione dei rischi connessi all'utilizzo dell'Intelligenza artificiale ed arrivare, così, alla stesura di un Libro bianco al quale dovranno attenersi tutti i Paesi membri.

“AI risks mitigation”, un evento a porte chiuse, ma con un confronto pubblico

Recentemente, il Cen/Clcsi è riunito a Roma, presso la sede del ministero della Difesa. L’evento che si èsvolto a porte chiuse ma con un momento di confronto pubblico con il workshop “AI risks mitigation”.

Istituzioni italiane ed europee e rappresentanti dell’industria impegnata sulla AI e la cyber-sicurezza hanno avuto l’occasione di offrire una panoramica di opinioni o prospettive dal punto di vista Istituzionale, tecnologico e industriale, sul tema dell'IA a livello europeo.

Cos’è il Ciclo di feedback sociotecnologico?

“Per le applicazioni di AI ad alto rischio, la mitigazione del rischio è direttamente correlata alla mitigazione del danno socio-psico-tecno-fisico”, ha sottolineato Leon Kester, membro del Cen/Clc - Jtc21.  “Abbiamo sviluppato un metodo chiamato ciclo di feedback sociote-cnologico che facilita tutte le parti interessate a formalizzare gli obiettivi del sistema, incluso il modello del danno.

“È importante notare che anche l'attuale tecnologia di intelligenza artificiale più avanzata non è in grado di comprendere la moralità umana, quindi i modelli di danno artificiale utilizzati dall'autorità di regolamentazione sono e saranno un'approssimazione; possiamo solo lottare per approssimazioni migliori. In secondo luogo, la creatività umana è fondamentalmente imprevedibile, quindi noi (come esseri umani) dobbiamo continuare ad aggiornare continuamente il regolatore e il modello del danno”.

Sul fronte normativo… la vera battaglia sarà sul modello di democrazia e società digitale

Dal punto di vista normativo, Angelo Tofalo, deputato ed esperto di difesa e sicurezza, ha segnalato che si incominciano a vedere dei risultati. Nell’arco dei prossimi due anni i Paesi sovrani Ue dovranno adeguarsi alle nuove normative. La difesa è più avanti di altri campi, ma dal punto di vista del legislatore c'è grande difficoltà a trattare di questi temi specifici.

Ma, si sa, che “c’è una forte polarizzazione tra Usa e Cina e alla fine la vera battaglia sarà sul modello di democrazia e società digitale che si imporrà", ha affermato Tofalo.

Per questo i Governi devono fare squadra con gli addetti ai lavori per rendere tutto più agevole, altrimenti come Italia e Ue si rischia di rimanere schiacciati da questa polarizzazione.

Tra le realtà industriali impegnate nell'AI, ASC27 è una delle startup innovative più promettenti nel panorama italiano. Secondo  Nicola Grandis, Ceo dell'azienda, le norme per la mitigazione del rischio riguarderanno principalmente la protezione degli individui, dei dati sensibili, per evitare problematiche relative a persone che, per esempio, chiedono un prestito in banca e se lo vedono negato senza un motivo.

Artificial Intelligence Act, l’Europa si sta dando delle regole - Ultima modifica: 2022-07-08T12:34:56+02:00 da Nicoletta Buora