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Morti sul lavoro: record positivo

Diminuiscono gli incidenti mortali, ma in realtà il calo è solo negli eventi 'in itinere'

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Massimiliano Cassinelli

Dalla relazione Inail 2011, presentata martedì 10 luglio, emerge un dato apparentemente incoraggiante: la serie storica del numero degli infortuni sul lavoro prosegue l'andamento decrescente. Lo scorso anno, infatti, sono stati denunciati circa 725 mila infortuni, con una riduzione del 6,6% rispetto al 2010.
I dati sugli infortuni mortali, anche se non definitivi a causa della metodologia di rilevazione, mostrano un andamento positivo, poiché sono stati stimati 'solo' 920 infortuni mortali, con una riduzione del 5,4% rispetto al 2010, che era già in calo del 7,6% rispetto al 2009, quando le vittime furono 1.053.
In realtà, analizzando i numeri, si scopre che i morti 'in ambiente di lavoro' sono 450 (ovvero solo lo 0,4% in meno rispetto all'anno precedente), mentre il calo totale è stato reso possibile dalla diminuzione degli infortuni 'in itinere', ovvero di quanti hanno perso la vita nel tragitto tra la propria abitazione e il posto di lavoro. Un dato che sottolinea come, in realtà, le condizioni di sicurezza non siano realmente migliorate. Un'analisi statistica affidabile, comunque, potrà essere pubblicata solo quando gli infortuni saranno rapportati alle 'ore lavorate', un valore non ancora disponibile.

Per quanto riguarda l'attività ispettiva, invece, Inail ha dichiarato di aver controllato 21.201 aziende (il 63% aziende del terziario, il 32% del settore industria): 18.145 sono risultate irregolari (l'85,59%). “L'alta percentuale denota l'efficienza dei sistemi di scelta, della procedura cosiddetta di business intelligence che individua gli insiemi da controllare”, ha specificato il presidente di Inail Massimo De Felice.

Morti sul lavoro: record positivo - Ultima modifica: 2012-07-12T14:26:53+02:00 da Massimiliano Cassinelli