Il Cluster, che raggruppa imprese come Avio, Carpigiani, Indesit, Mandelli, Whirpool e imprese socie di Intellimech come Balluff, Brembo, Cosberg, Cms e Scaglia Indeva, ha raccolto il punteggio più altro tra i nove Cluster tecnologici concorrenti (gli altri otto erano Chimica verde, Agrifood, Tecnologie per gli ambienti di vita, Scienze della Vita, Smart communities, Mobilità terrestre e marina, Aerospazio, Energia) e si è così visto riconoscere tutti e quattro i progetti di ricerca e sviluppo e innovazione presentati, inerenti tematiche prioritarie ed emergenti del settore manifatturiero (sviluppo di tecnologie per sistemi di produzione avanzati, per il miglioramento delle prestazioni, per la loro riconfigurabilità e sostenibilità, la modularità e flessibilità).
L'attività di ricerca e innovazione tecnologica si svilupperà in un triennio con un budget di oltre 47 milioni di euro. La valutazione è stata effettuata da soli esperti stranieri, che hanno premiato il cluster che raggruppava alcune delle più dinamiche imprese manifatturiere italiane.
Anche l'Università di Bergamo, grazie alla stretta collaborazione con Intellimech, è riuscita a ottenere un finanziamento per attività di R&S di oltre 1 milione di euro nel triennio del programma della Fabbrica Intelligente.
“Il risultato ottenuto rappresenta un importante risultato per tutto il sistema di innovazione della bergamasca dimostrando una volta di più che lavorare insieme e fare sistema alla fine paga più delle azioni individuali anche eccellenti”, ha detto Mirano Sancin, direttore del Kilometro Rosso. “Ma siamo sicuri che non ci fermeremo qui perché le prospettive sono ancora più ambiziose, cioè sviluppare ulteriormente il network di conoscenze e collaborazioni della Fabbrica Intelligente e dell'innovazione tecnologica, rafforzando un'azione di promozione verso interlocutori di altre regioni per ampliare le collaborazioni e sinergie nel settore manifatturiero che determinerà certamente importanti ricadute per le istituzioni scientifiche e tecnologiche regionali, ma soprattutto per l'intero comparto industriale del territorio lombardo”.