Rafforzare il Made in Italy rappresenta una delle priorità per sostenere l'economia del nostro Paese. Per questa ragione il Consiglio Nazionale Anticontraffazione (Cnac) ha presentato il “Piano strategico per la lotta alla contraffazione”, frutto del lavoro di 13 commissioni tematiche, 150 esperti e oltre 70 organismi provenienti dal mondo associativo imprenditoriale, dei consumatori, della pubblica amministrazione e delle forze dell'ordine.
Sei gli ambiti di intervento individuati: comunicazione e informazione, enforcement, rafforzamento del presidio territoriale, formazione alle imprese, lotta alla contraffazione via Internet e tutela del Made in Italy da fenomeni di usurpazione all'estero. Un programma che, entro la fine dell'anno, dovrebbe concretizzarsi con interventi di tipo legislativo, organizzativo e istituzionale.
In particolare la Commissione Tematica Meccanica, si è posta, come prima priorità, quella di “predisporre un elenco delle differenti forme di contraffazione sulla base dei casi riscontrati dalle associazioni interessate. Verrà quindi elaborato un documento che classifica le differenti tipologie di contraffazione nel settore della meccanica”.
Successivamente, dopo aver individuato i possibili rischi, sarà sollecitata la collaborazione attiva delle aziende e predisposta una campagna di sensibilizzare sui rischi che i prodotti contraffatti possono comportare sia in termini di sicurezza che di carattere economico.
Fermiamo la contraffazione
Presentati i primi risultati del Consiglio Nazionale Anticontraffazione
