Le startup innovative hanno come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.
Si presume che oggi il trend sia in fase di sostanziale stabilizzazione. Questo accade dopo la decrescita post-2021, dovuta per lo più agli alti tassi di interesse e all’instabilità geopolitica.
Secondo il Social Innovation Monitor, team internazionale di ricercatori con base al Politecnico di Torino, in collaborazione con InnovUp e ICCSI, il Centro di Competenza per l’Innovazione sociale, sarebbe in corso una stabilizzazione, ovviamente da verificare quest’anno. Le startup innovative nate negli ultimi 2,5 anni sono il 37,4% del campione (Report di fine 2025 su dati 2024), contro il 36,4% di quello precedente.
La distribuzione delle startup innovative sul territorio nazionale
Si osserva infatti una sostanziale stabilità nella distribuzione delle nuove startup costituite nel 2024. Queste rappresentano il 18,9% del campione rispetto al 18,5% dell’anno precedente, pur restando distanti dal picco del 24,4% del 2021.
L’età media è di 2,5 anni e un’età mediana di 2,7 anni, indicatori di un ecosistema relativamente giovane, ma in fase di consolidamento. La Regione con il maggior numero di startup innovative è la Lombardia con il 29% delle startup nazionali. Seguono il Lazio con l’11,9% e la Campania con il 10,2%. In termini di numero di startup ogni 100mila abitanti, la prima Regione è sempre la Lombardia (28,6). Subito dopo ci sono le Marche (21,1) e il Lazio (20,6).
Il calo degli ultimi 4 anni
La concentrazione di startup nelle prime tre Regioni è rimasta invariata al 51,1% rispetto allo scorso anno. Il numero di startup è però calato in tutte le Regioni ad eccezione della Puglia, che è rimasta stabile con 494 unità. Le Regioni che hanno registrato il calo minore sono state Liguria (-1,4%) e Campania (-2,0%). Le Regioni con il calo maggiore sono state Umbria (-24,4%) e Abruzzo (-23,4%).
Le startup innovative operative nel 2024, rientranti nelle soglie previste dalla normativa (come non superare i 5 anni di età), sono calate per il terzo anno consecutivo rispetto all’anno precedente. Erano 10.692 nel 2023, paria a -7,2% nel 2024. Il calo è del 20,5% rispetto al picco del 2021 (12.482).
Le startup innovative ritenute valide nel 2024 sono infatti 9.923, rispetto alle 12.133 presenti nella sezione speciale del Registro delle imprese per le startup innovative alla fine del 2024.
Le rimanenti 2.210 imprese non rientrano nella normativa perché enti non a scopo di lucro. Oppure sono in liquidazione. O, ancora, oltre le soglie dei cinque anni di età e di valore della produzione previste dalla normativa (non oltre i 5 milioni di euro di fatturato). Infine, ci sono quelle che non rispettano alcuno dei tre requisiti di innovatività obbligatori per legge.
Tre sono i requisiti supplementari, di cui almeno uno da soddisfare. Primo: almeno il 15% del valore della startup va investito in ricerca e sviluppo. Secondo: almeno un terzo del personale deve essere dottorando di ricerca o ricercatore. Tre: la società deve essere depositaria o licenziataria di un brevetto.
Il trend positivo per le startup innovative ad alto impatto sociale e ambientale
Una tipologia di startup innovativa in controtendenza è quella a significativo impatto sociale e ambientale. Anche se presenta numeri assoluti ancora limitati (711 alla fine del 2024). Si considerano startup ibride, perché si posizionano tra una impresa for-profit e un’organizzazione non-profit. Ambisce infatti a generare un significativo impatto sociale o ambientale, in aggiunta al proprio ritorno economico.
A fine 2020 queste startup erano il 3,1% del totale. Il 3,8% nel 2021, il 4,9% nel 2022, il 6% nel 2023 e il 7% nel 2024, cresciute dell’11,1% rispetto alle 640 alla fine del 2023. Sono in evidente controtendenza rispetto al numero delle altre startup, calate dell’8,4% rispetto alle 10.052 di fine 2023.
La vocazione sociale
Tra queste startup a significativo impatto sociale e ambientale rientrano quelle a vocazione sociale. Sono startup che presentano una forte innovatività sociale: 165 a fine 2024, con un incremento del +16,2% rispetto al 2023.
Per innovazione sociale si intende una soluzione nuova a un problema sociale più efficace, efficiente, sostenibile o giusta rispetto alle soluzioni preesistenti. Una soluzione per la quale il valore generato maturi principalmente a favore della società nel suo complesso, piuttosto che a favore di singoli privati.
Le società benefit
Si annoverano anche le società benefit tra le startup ad alto impatto sociale e ambientale. Queste, accanto al profitto, perseguono una o più finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente. Sono cresciute del 28,1% nel 2024, passando dalle 2.795 rilevate a fine 2023 alle 3.580 di fine 2024.
Il 16,2% delle società benefit in Italia (580) sono startup innovative, cresciute anch’esse del 13,5% rispetto alle 511 rilevate a fine 2023. Le società benefit nascono su ispirazione delle B Corp, di cui sono una forma ex lege.
Con il termine “Benefit Corporation” (B Corp) si identificano infatti le imprese che, oltre all’obiettivo del profitto e della remunerazione degli azionisti, hanno quello di accrescere l’impatto positivo generato dalle proprie attività verso la società, i propri dipendenti e l’ambiente.
L’organizzazione non-profit B Lab verifica che le aziende che ambiscono a ottenere o mantenere la certificazione B Corp rispettino determinati standard in termini di impatto ambientale e sociale.
Il numero di B Corp operative in Italia a fine 2024 è cresciuto del 13,4% rispetto alle 276 rilevate alla fine del 2023, raggiungendo le 313 unità. Di queste, otto sono startup innovative.
Sviluppano software le migliori startup innovative a impatto sociale e ambientale
Il 61% delle 13 startup innovative considerate ad alto impatto sociale e ambientale sviluppano software, il 15% software e hardware e l’8% hardware. Hanno ricavi medi di 8 milioni di euro, con una crescita annuale di ben il 173%. Registrano un numero di dipendenti pari a 22, con crescita del 10%. Hanno un ammontare medio di finanziamenti raccolti non a debito pari a 4,7 milioni di euro.
Tra le 13 migliori startup a significativo impatto del 2025, 85% erano startup innovative, mentre le restanti erano pmi innovative. Tra queste startup, solo 5 erano società a vocazione sociale, società benefit o B Corp.
Tra tutte è segnalata Up2You per il secondo anno consecutivo. Si tratta di una società che offre un servizio di consulenza ambientale all’avanguardia con soluzioni integrate e personalizzate per la sostenibilità aziendale. Altra segnalazione è per Cantieri digitali MedTech (medicilio.it). Questa piattaforma di telemonitoraggio medico digitalizza l’assistenza domiciliare riducendo i costi sanitari e migliorando l'accesso alle cure per migliaia di pazienti.
