HomeProcess AutomationIndustrial SoftwareAI nei processi produttivi, dalla promessa tecnologica alla pratica industriale

AI nei processi produttivi, dalla promessa tecnologica alla pratica industriale

L’IA nei processi produttivi è sempre più centrale nelle strategie industriali. Sebastian Schrötel, Senior Vice President, Product Management di TeamViewer, analizza benefici concreti, barriere culturali e il ruolo di realtà aumentata, digital twin e sinergia cloud-edge nella fabbrica intelligente.

Realtà aumentata, digital twin, cloud ed edge AI sono tasselli di un ecosistema integrato, in cui il valore dell’AI emerge soprattutto quando è messa al servizio delle persone e dei flussi operativi.

Ti potrebbero interessare ⇢

Massimiliano Luce

L’AI nei processi produttivi sta rapidamente passando da tecnologia emergente a infrastruttura abilitante per l’industria. In un contesto segnato da supply chain complesse, crescente pressione sull’efficienza e carenza di competenze specialistiche, l’intelligenza artificiale si propone come strumento capace di leggere i dati, supportare le decisioni e rendere i processi più resilienti e adattivi.

Non si tratta solo di automazione, ma di una trasformazione più profonda che coinvolge il modo in cui operatori, tecnici e manager interagiscono con i sistemi produttivi. Realtà aumentata, digital twin, cloud ed edge AI diventano così tasselli di un ecosistema integrato, in cui il valore dell’AI emerge soprattutto quando è messa al servizio delle persone e dei flussi operativi. Su questi temi si concentra la visione di Sebastian Schrötel, Senior Vice President, Product Management di TeamViewer.

Quali benefici concreti apporta l'AI alla gestione industriale e alle piattaforme di simulazione?

Sebastian Schrötel, Senior Vice President, Product Management di TeamViewer

«L'Intelligenza Artificiale (AI) si configura come un catalizzatore fondamentale per l'evoluzione dei processi operativi in ambito industriale, rendendoli più intelligenti, coerenti ed efficienti. L'AI eccelle nell'analisi di workflow complessi, nell'interpretazione di data stream generati dalle interazioni uomo-macchina e nell'estrazione di insight azionabili (actionable insights) per gestire il processo decisionale in tempo reale. A titolo esemplificativo, la piattaforma TeamViewer Frontline sfrutta l'AI per sintetizzare sessioni di supporto remoto, garantire la trascrizione e traduzione istantanea delle comunicazioni e favorire la capitalizzazione della conoscenza per un impiego trasversale tra i team. Tale efficacia si ripercuote direttamente sulla riduzione del tasso di errore, sull'accelerazione dei cicli di onboarding e sul potenziamento dell’affidabilità dei processi.

I workflow basati su Realtà Aumentata (AR) supportano gli operatori durante l'esecuzione di task ad alta complessità, infatti, le funzionalità di AI in ambiente industriale permettono di assicurare performance qualitative elevate, ottimizzare i processi e implementare miglioramenti scalabili in modo affidabile su reti multisito.»

Quali barriere culturali o organizzative incontrano le aziende nell'adozione dell'AI?

«L’esitazione al cambiamento è tra le principali barriere nell’adozione dell’AI, insieme ai timori che possa sostituire ruoli in futuro. Ma non è questo il caso. Con TeamViewer Frontline e la Realtà Aumentata (AR), l'AI diventa uno strumento che potenzia le capacità umane, non le sostituisce. I dipendenti collaborano con la tecnologia, ricevendo istruzioni guidate tramite AR. Grazie a una piattaforma user-friendly è possibile affrontare il gap delle competenze: con Frontline un esperto può formare da remoto un operatore meno qualificato, guidandolo passo dopo passo. Inoltre, la sicurezza dei dati è un aspetto fondamentale. Le soluzioni TeamViewer di connettività sono crittografate end-to-end e garantiscono la massima protezione dei dati sensibili, superando le preoccupazioni sulla condivisione delle informazioni aziendali.»

In che modo AI e digital twin supportano scenari di simulazione e ottimizzazione dei processi?

«La sinergia tra AI e digital twin è un fattore chiave per una produzione industriale più intelligente. L'AI può analizzare i dati generati da un digital twin per abilitare simulazioni precise, identificare colli di bottiglia, ottimizzare le sequenze dei flussi di lavoro e suggerire un uso più efficiente delle risorse prima che le modifiche vengano implementate sul reparto di produzione fisico (shop floor). Un esempio è la collaborazione con Siemens che ha integrato TeamViewer Frontline con Siemens Teamcenter, una piattaforma di gestione del ciclo di vita del prodotto (Plm). Questa integrazione permette l'utilizzo dei digital twin in scenari di post-vendita, consentendo supporto e manutenzione remota tramite modelli 3D dei prodotti. Colmando il divario tra mondo fisico e digitale, questo approccio aiuta la risoluzione dei problemi, riduce i costi e migliora la qualità del servizio.»

Quanto è cruciale la sinergia tra cloud ed edge IA nei processi produttivi per le smart factory?

«La sinergia tra cloud e edge computing è cruciale per l'evoluzione della smart factory. I dispositivi edge sono deputati all'acquisizione e all'elaborazione dei dati on-site, abilitando così risposte operative immediate agli eventi e mitigando la latenza. Parallelamente, le piattaforme cloud offrono storage centralizzato e una notevole capacità computazionale, consentendo di analizzare grandi volumi di dati, effettuare il monitoraggio prestazionale su molteplici siti produttivi e identificare le opportunità di ottimizzazione. Integrando i rilievi provenienti da entrambi gli strati tecnologici, i produttori possono accelerare il processo decisionale, potenziare l'efficienza e conseguire una visibilità operativa superiore.»