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SAEP: quando il configuratore prodotto diventa motore della trasformazione digitale

Con un configuratore prodotto integrato nell’ERP, SAEP trasforma la complessità in efficienza. Dalla produzione al preventivo, ogni regola tecnica diventa un processo semplice e veloce, capace di ridurre tempi, errori e costi. Un approccio concreto alla digital transformation che unisce tecnologia, consulenza e risultati misurabili.

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Elisa Crotti

Nel mondo della manifattura, oggi la complessità cresce insieme alla richiesta di personalizzazione. La differenza non la fa chi produce di più, ma chi riesce a configurare meglio. È in questo spazio, dove tecnologia e processo si incontrano, che SAEP ha costruito la propria forza.

Con sede a Como e una doppia anima - SAEP Informatica, dedicata allo sviluppo ERP, e SAEP ICT, focalizzata su piattaforme web B2B - l’azienda porta avanti da oltre quarant’anni un approccio che unisce competenza tecnica e concretezza consulenziale.

"Facciamo solo la digital transformation necessaria", spiega Alessandro Milani, Marketing Manager del gruppo. "Non amiamo l’innovazione fine a sé stessa, ma quella che semplifica davvero la vita a chi lavora".

Configurare per semplificare la complessità

Il Configuratore Prodotto SAEP nasce proprio con questo obiettivo: tradurre la complessità tecnica dei prodotti in un sistema di regole intuitive. Regole che siano capaci di guidare l’utente - commerciale, tecnico o preventivista - verso la configurazione corretta, senza errori e senza perdite di tempo.

È un vero e proprio motore logico che consente di standardizzare la conoscenza tecnica, trasformandola in un patrimonio aziendale condiviso e disponibile in tempo reale a chi deve fare preventivi, pianificare la produzione o fornire assistenza. La sua flessibilità permette di gestire varianti di prodotto, optional, materiali, finiture e vincoli di processo con immediatezza, fornendo risposte coerenti anche a richieste molto specifiche.

"Il nostro configuratore integra i vincoli fisici e logici del prodotto. Li trasforma in parametri software e li restituisce in forma comprensibile", spiega Massimo Maffioli, responsabile R&D.

Il vantaggio è duplice: da un lato velocizza i processi di offerta, dall’altro riduce il margine di errore, garantendo coerenza tra progettazione, produzione e pricing. Il tutto in un’unica piattaforma nativamente integrata con la Suite ERP SAEP, senza necessità di passaggi o interfacce esterne.

Il caso Packstyle: la personalizzazione diventa produttiva

L’efficacia del sistema emerge chiaramente nel caso Packstyle, azienda del settore packaging che ha scelto il configuratore per gestire la produzione di buste e bobine personalizzate.

La collaborazione tra SAEP e Packstyle è iniziata in una fase di forte crescita. In quel momento l’azienda aveva bisogno di un sistema capace di seguire l’evoluzione del business senza stravolgerne la struttura produttiva. Il configuratore si è rivelato subito lo strumento ideale per gestire in modo dinamico la varietà di materiali, dimensioni e finiture. Era in grado di tradurre parametri tecnici complessi in scelte guidate e sicure.

"Packstyle voleva passare da un modello industriale basato su grandi lotti a uno più flessibile, capace di gestire anche piccole tirature in tempi rapidissimi", racconta Maffioli.

Con il configuratore SAEP, la creazione di un’offerta commerciale richiede pochi minuti, con calcolo automatico del prezzo e controllo dei vincoli di produzione. La piattaforma gestisce oggi due linee di prodotto completamente diverse – buste finite e bobine – utilizzando lo stesso software, con due parametrizzazioni differenti. "È l’esempio perfetto di come la tecnologia possa rendere la personalizzazione sostenibile", commenta Maffioli.

Parametrizzazione: la chiave della sostenibilità tecnologica

Alla base del successo del configuratore c’è un concetto tecnico fondamentale: la parametrizzazione. "Molti software vengono personalizzati per ogni cliente, ma questo crea rigidità", spiega Maffioli. "La parametrizzazione invece mantiene un nucleo comune, adattabile tramite regole. È ciò che rende il sistema potente, aggiornabile e duraturo nel tempo".

Questa filosofia di sviluppo consente di evitare le derive tipiche dei progetti su misura, garantendo continuità evolutiva, scalabilità e maggiore sicurezza applicativa. In pratica, ogni azienda può modellare il software sulle proprie esigenze senza perdere compatibilità con gli aggiornamenti successivi.

Un approccio che rende il configuratore prodotto estremamente flessibile, adattabile a una vasta gamma di prodotti e settori industriali, anche molto complessi e ricchi di componenti. Più in generale, consente a SAEP di rilasciare nuove release della Suite ERP ogni 18 mesi, arricchite dalle best practice maturate nei diversi progetti, garantendo al contempo tempi di implementazione e manutenzione particolarmente contenuti. In questo modo, le aziende clienti crescono insieme alla piattaforma: ogni evoluzione tecnologica diventa patrimonio condiviso, senza la fatica di una ripartenza da zero.

Configuratore prodotto SAEP

Dalla consulenza alla semplificazione dei processi

Il configuratore, per SAEP, non è mai un mero prodotto “chiavi in mano”, ma il risultato di un percorso condiviso. "Ogni progetto inizia con una fase di analisi molto approfondita", spiega Maffioli. "Sediamo accanto agli utenti, non solo ai manager. Osserviamo i flussi, comprendiamo i limiti del prodotto e del processo. E a volte, proprio lì, aiutiamo l’azienda a migliorare i propri metodi".

La fase di affiancamento operativo è centrale. Formazione, test, raccolta feedback e revisione continua dei parametri fanno parte di un approccio iterativo che porta alla piena adozione dello strumento.

Questa vocazione consulenziale è una delle ragioni per cui molte aziende collaborano con SAEP da oltre trent’anni. Le riconoscono il merito di un supporto costante anche dopo il go-live.
L’obiettivo è sempre lo stesso: semplificare la vita operativa di chi usa il software ogni giorno, rendendo l’innovazione accessibile e funzionale, e facendo della tecnologia un alleato stabile nel tempo.

La ricaduta del configuratore non si ferma all’ambito tecnico. Per le aziende che vendono prodotti complessi, poter generare offerte accurate e coerenti in pochi minuti significa infatti incrementare la velocità commerciale e rafforzare il posizionamento di marca. La possibilità di disporre di dati sempre aggiornati e di regole condivise tra ufficio tecnico e rete vendita consente di ridurre al minimo la distanza fra preventivazione e produzione, garantendo la coerenza tra ciò che si promette e ciò che si consegna.

"Se vuoi personalizzare la tua offerta, devi poterla gestire", osserva Milani. "La tecnologia diventa così una leva di marketing: migliora la customer experience e consolida la reputazione del brand". Il configuratore diventa in tal modo un elemento centrale anche nella comunicazione commerciale. Accelera le trattative, supporta la vendita online e crea fiducia nei clienti, che percepiscono precisione e affidabilità.

Nel caso Packstyle, la possibilità di offrire piccole tirature personalizzate ha permesso di entrare in nuovi segmenti di mercato, incrementare la capacità di risposta e costruire relazioni commerciali più solide e continuative, confermando il configuratore come un vero e proprio abilitatore di business.

Innovazione mirata: oltre l’hype dell’intelligenza artificiale

In un’epoca in cui tutto sembra ruotare intorno all’AI, SAEP mantiene una posizione lucida e pragmatica. "L’intelligenza artificiale è utile se semplifica, non se complica", afferma Maffioli. "Non vogliamo trasformare la complessità in complicazione".

Il gruppo sta comunque lavorando all’integrazione di moduli di AI assistita per supportare la fase di richiesta e offerta, permettendo al configuratore di dialogare in modo sempre più naturale con l’utente.

Parallelamente, prosegue lo sviluppo di interfacce web e mobile, per garantire accesso immediato anche fuori dagli uffici e migliorare l’esperienza utente.

La concretezza che evolve

In un panorama dominato dalle promesse digitali, SAEP si distingue per un approccio misurato, concreto e profondamente legato ai risultati.

Il configuratore non è un gadget software, ma un motore di efficienza reale, capace di ridurre tempi e errori, valorizzare la competenza delle persone e costruire cultura digitale nelle aziende.
"L’innovazione non è fare tutto, è fare meglio quello che serve", conclude Milani.

E nel mondo dell’automazione industriale, dove ogni parametro conta, è forse la formula più ragionevole per crescere.

SAEP: quando il configuratore prodotto diventa motore della trasformazione digitale - Ultima modifica: 2025-11-10T10:58:12+01:00 da Elisa Crotti