Nei contesti industriai automatizzati è in corso una trasformazione profonda, che coinvolge anche la sicurezza funzionale, che da requisito tecnico tra i tanti oggi è sempre più un vero e proprio abilitatore di innovazione. Ne abbiamo parlato con Giorgio Berinzaghi, responsabile commerciale di HMS Networks, che ci ha offerto una prospettiva approfondita su un tema destinato a ridefinire il panorama manifatturiero futuro.
Un futuro in cui assisteremo a una vera rivoluzione normativa che, pur mantenendo intatti i requisiti di base, a partire dal Nuovo Regolamento Macchine introdurrà requisiti significativamente più stringenti per dispositivi e macchinari.
A questo si aggiunge la diffusione sempre più importante di robot collaborativi (Cobot), veicoli a guida automatica (AGV) e robot mobili autonomi (AMR), intelligenza artificiale e machine learning.
In questi scenari in evoluzione, la sicurezza funzionale deve estendersi per rispondere a un ventaglio molto più ampio di esigenze. L'approccio alla functional safety oggi deve quindi fornire metodi e strumenti capaci di proteggere persone, asset e ambiente, mettendo le aziende nella condizione di rispondere a rischi diversificati con soluzioni adeguate.
Un esempio: il Nuovo Regolamento Macchine e il Safe Remote Stop
Tra gli esempi di come "prepararsi al futuro" forniti da Giorgio Berinzaghi nell'intervista, c'è l'entrata in vigore del Nuovo Regolamento Macchine UE 2023/1230, prevista per gennaio 2027, e alcuni requisiti specifici come il "Safe Remote Stop" (arresto remoto sicuro), ai quali dovranno adeguarsi costruttori di macchine e system integrator.
Rischi e aspetti da non sottovalutare
In questa fase di transizione, avverte Berinzaghi, il rischio maggiore è sviluppare prodotti su basi obsolete o adottare soluzioni safety poco flessibili. L'utilizzo di componenti pre-certificati ad esempio garantisce certezza sul risultato finale e tempi di sviluppo contenuti.
Un altro elemento critico, da non trascurare, è l'integrazione tra sicurezza funzionale e cybersecurity. I sistemi con alto livello di integrità necessitano di un solido livello di sicurezza informatica, aspetto che deve essere considerato fin dalle prime fasi di progettazione.
In generale, una valutazione attenta dei requisiti di sistema nelle fasi iniziali permette di bilanciare correttamente tempi e costi di sviluppo e certificazione.
