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Cloud e Intelligenza Artificiale: il mercato italiano vola e cresce il bisogno di sovranità digitale

Boom del Cloud in Italia: +20% in un solo anno grazie all’AI e alla spinta del Cloud sovrano. Le imprese chiedono più controllo sui dati, la PA accelera e gli esperti invitano a costruire una filiera digitale europea per competere con gli hyperscaler USA.

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Nicoletta Buora

Il Cloud italiano continua a correre. Nel 2025 raggiunge 8,13 miliardi di euro, con una crescita del +20% rispetto all’anno precedente. A guidare l’aumento sono l’Intelligenza Artificiale, la sicurezza dei dati e la crescente attenzione alla sovranità digitale.

Il Private Cloud cresce del +23%, segno che le aziende vogliono tenere i propri dati “a casa”, sotto controllo. Allo stesso tempo, si moltiplicano le offerte di Cloud sovrano, sviluppate da provider italiani ed europei per rispondere alla domanda di autonomia tecnologica.

Secondo Stefano Mainetti, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Cloud Transformation del Politecnco di Milano, la Cloud Transformation 2025 segna un punto di svolta: il Cloud non è più solo il paradigma per costruire e modernizzare i sistemi informativi, ma un asset strategico di innovazione e competitività, che va costruito mantenendo il controllo di applicazioni e dati.

Europa tra dipendenza dagli hyperscaler e nuove politiche industriali

A livello europeo, il Cloud vale 112 miliardi di dollari (+20%), ma quasi il 90% è in mano ai grandi colossi americani. Un dato che rilancia il dibattito sulla sovranità digitale e sulla necessità di filiere tecnologiche continentali per garantire competitività e resilienza in un contesto geopolitico complesso.

“L’Europa deve affrontare la dipendenza tecnologica dagli hyperscaler”, commenta Alessandro Piva, Direttore dell’Osservatorio Cloud Transformation. “Servono politiche industriali comuni e sinergie tra attori globali ed ecosistema europeo.”

Public & Hybrid Cloud in crescita: AI e sicurezza i motori principali

Il Public e Hybrid Cloud domina la spesa (5,83 miliardi, +21%).
L’Infrastructure as a Service (IaaS) cresce del 23% grazie alle Virtual Machine usate per progetti di AI, mentre il SaaS sale del 19% spinto da piattaforme con funzionalità intelligenti. Anche il PaaS supera il miliardo (+21%), segnale che le aziende italiane stanno investendo in Api e servizi per modelli generativi.

Le PMI investono di più in Cloud e sicurezza

Il 67% delle Pmi italiane usa soluzioni Cloud, ma cresce anche la spesa (+18%, 690 milioni). Le aziende che hanno già adottato la nuvola la estendono per sicurezza, analytics e infrastrutture AI, rendendola sempre più parte del business quotidiano.

Hybrid Cloud e governance: un equilibrio tra innovazione e controllo

Sempre più imprese scelgono un approccio ibrido e selettivo: il 46% delle grandi organizzazioni distribuisce i carichi tra Cloud e on-premise. Cala invece il modello Cloud first, segno di una maggiore maturità tecnologica.

Oltre alla flessibilità, cresce il focus su cybersecurity e compliance: il 72% delle imprese ha avviato progetti di sicurezza, mentre il 39% lavora sull’adeguamento a NIS2, DORA e AI Act.

Cloud e Intelligenza Artificiale: un legame indissolubile

Il Cloud è il motore dell’AI: il 25% delle grandi imprese usa Apidi AI-as-a-Service, il 23% soluzioni pronte all’uso, il 16% piattaforme per sviluppatori.
Ma la maggioranza preferisce ambienti privati o ibridi, dove i dati restano più controllati.

“AI e Cloud sono inseparabili, ma servono più governance e competenze”, avverte Mariano Corso, responsabile scientifico dell'Osservatorio. “Il 59% delle aziende non ha policy per gestire l’uso dell’AI generativa: un rischio concreto per la sicurezza dei dati”.

Sovranità digitale: le voci della tavola rotonda

Nella tavola rotonda dell’evento, protagonisti del settore hanno ribadito la centralità della sovranità tecnologica:

  • Fabio Ciolino (Aruba Cloud): “La sovranità dei dati è un vantaggio competitivo. Serve integrarla nei progetti con data center sul territorio e standard open source. Il core delle aziende non è curare la sovranità dei dati, è qui che  entrano in gioco i fornitori di tecnologia per garantire alle aziende le tecnologie e la sovranità dei dati, integrandola a livello di progettazione.
  • Gabriele Appolloni (Fastweb+Vodafone): “Nel contesto geopolitico di oggi, la sovranità digitale è un fatto concreto. Noi offriamo Cloud e AI sovrani, con personale e infrastrutture in Italia. Abbiamo investito in un supercomputer che rendiamo disponibile per Università, Pmi e startup, oltre ad aver rilasciato anche un nostro LLM. Le imprese devono avere più coraggio nell’investire”.
  • Arnaud Ceol (ICSC, il Centro Nazionale di Supercalcolo): “La sovranità è anche saper creare prodotti. L’ICSC di Bologna, dove ha sede una delle prime AI factory europee, mette a disposizione Cloud, Hpc e servizi su dati e dati sintetici a Pmi e startup”.
  • John Gazal (OVHcloud): “Essere player europei significa essere sovrani by design, ma bisogna anche essere competitivi e sostenibili”.
  • Claudio Ricci (TIM Enterprise): “Serve equilibrio tra apertura globale e sovranità economica. È la sfida della deglobalizzazione digitale”.

Un Cloud sovrano per il futuro

E' chiaro che il futuro del Cloud europeo passa per sovranità, sostenibilità e innovazione.
Solo unendo forze pubbliche e private, investendo in competenze e infrastrutture sul territorio, l’Italia e l’Europa potranno diventare veri protagonisti della Cloud Transformation e dell’AI Economy.

Cloud e Intelligenza Artificiale: il mercato italiano vola e cresce il bisogno di sovranità digitale - Ultima modifica: 2025-10-14T09:06:00+02:00 da Nicoletta Buora