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Transizione energetica nel manufacturing: come fotovoltaico e storage stanno cambiando le imprese industriali

Huawei si impegna a guidare la transizione energetica globale verso l’obiettivo della neutralità carbonica favorendo l’evoluzione dai modelli high carbon a sistemi a ridotte emissioni. L’azienda propone un approccio integrato e innovativo per il segmento PV+ESS attraverso Huawei Digital Power, il Business Group impegnato nell'integrazione di tecnologie digitali ed elettronica di potenza.

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Laura Rubini

Oggi la capacità del settore manifatturiero di innovare e ottimizzare la gestione energetica è diventata un elemento cruciale per ridurre l’impatto ambientale promuovendo al tempo stesso una maggiore competitività.

Nel corso degli ultimi trent’anni, le imprese italiane di questo comparto, responsabile del 13% delle emissioni totali di CO₂ in Italia, hanno contribuito a ridurre le emissioni del 45,3% tra il 1990 e il 2023. Tuttavia, il cammino verso la sostenibilità è ancora lungo. Il settore manifatturiero, che rappresenta circa il 90% dei consumi energetici dell’intero comparto industriale, ha infatti assorbito oltre 109.000 GWh di energia elettrica solo nel 2023.

Verso soluzioni energetiche sostenibili e tecnologie innovative

La necessità di ridurre l’impatto ambientale si traduce quindi oggi in una forte spinta verso la diffusione di soluzioni energetiche sostenibili e tecnologie innovative.

Il solare, in particolare, si sta affermando come protagonista di questa rivoluzione. L’adozione di impianti fotovoltaici direttamente negli stabilimenti o in aree industriali adiacenti offre infatti molteplici vantaggi, quali la valorizzazione di spazi inutilizzati, la riduzione dei costi energetici e la possibilità di conseguire una maggiore autonomia energetica.

La combinazione di fotovoltaico con sistemi di accumulo di energia (PV+ESS) rappresenta una soluzione strategica per massimizzare l’autoconsumo e garantire continuità operativa anche in caso di interruzioni della rete elettrica.

Inoltre, l’integrazione di sistemi di accumulo consente di contenere i costi legati ai picchi energetici e di assicurare la continuità delle attività produttive anche in presenza di blackout, un aspetto critico per processi industriali particolarmente sensibili come quelli di alcune lavorazioni che rappresentano il Made in Italy nel mondo, dall’alimentare al tessile, passando per il settore meccanico a quello chimico-farmaceutico.

Non meno importante, l’installazione di moduli fotovoltaici può contribuire a ridurre la temperatura delle coperture, favorendo un risparmio energetico aggiuntivo legato alla climatizzazione degli ambienti.

L'impegno di Huawei per la transizione energetica

In questo contesto, Huawei, fornitore leader a livello mondiale di infrastrutture per le tecnologie ICT e dispositivi intelligenti, si impegna a guidare la transizione energetica globale verso l’obiettivo della neutralità carbonica favorendo l’evoluzione dai modelli high carbon a sistemi a ridotte emissioni.

L’azienda propone un approccio integrato e innovativo per il segmento PV+ESS attraverso Huawei Digital Power, il Business Group impegnato nell'integrazione di tecnologie digitali ed elettronica di potenza, combinando elevata efficienza, sicurezza e gestione digitale avanzata.

La soluzione FusionSolar Smart PV+ESS+Charging, in particolare, è studiata per adattarsi in modo flessibile e scalabile a qualsiasi esigenza energetica specifica e dimensione delle aziende agricole, migliorando del 5% i rendimenti energetici, ottimizzando l’utilizzo del tetto fino al 50% in più e garantendo una disponibilità di sistema del 99,999%.

Grazie a un sistema di Energy Management, che consente di avere un controllo intelligente e in tempo reale, è possibile migliorare il tasso di autoconsumo e ridurre i costi, mentre l’infrastruttura di ricarica elettrica assicura un risparmio energetico del 3,5% e una ricarica rapida, da 0 al 90% di stato di carica (SOC), in soli 20 minuti.

Il sistema di accumulo a raffreddamento ibrido intelligente

Una soluzione in grado di rispondere alle esigenze specifiche del settore manifatturiero è Huawei FusionSolar LUNA2000-215, il primo sistema di accumulo a raffreddamento ibrido intelligente C&I da 215 kWh del settore, basato su quattro principi.

  • Sicurezza Proattiva: grazie all’architettura “Cell-to-Consumption Dual-link Safety”, Huawei assicura la sicurezza elettrica e termica dalla cella, al modulo, al cabinet, fino ai consumi. La gestione elettrica di precisione, l’isolamento avanzato e i sistemi di raffreddamento e antincendio garantiscono sicurezza elevata in ogni fase, prevenendo cortocircuiti, surriscaldamenti e incendi.
  • Qualità Premium: certificata da TÜV Rheinland con il grado “Prime”, il massimo livello di sicurezza al mondo, LUNA2000-215 è stato progettato e testato per garantire la più alta qualità del ciclo di vita del prodotto, oltre a un’assistenza in oltre 170 paesi in grado di fornire una risposta rapida ed efficace. Grazie alla sua architettura innovativa e ad algoritmi intelligenti, la soluzione assicura un RTE (rendimento di ciclo completo) massimo superiore o uguale al 91,3% (@0,25°C, 25°C), garantendo una temperatura di funzionamento ottimale e riducendo il consumo energetico dei dispositivi ausiliari, e uno stato di salute (SOH) della batteria durante il ciclo di vita superiore del 2% rispetto ad altre soluzioni.
  • Maggiore Redditività: l’architettura intelligente e il design innovativo di LUNA2000-215 garantisce alle batterie una temperatura stabile, prolungandone la durata e lo stato di salute nel tempo, e un rendimento superiore. La manutenzione, inoltre, è semplificata grazie a sistemi di calibrazione automatica e a refrigeranti di lunga durata, che riducono costi e rischi operativi.
  • Soluzione “One-Fits-All”: il design integrato ad alta densità consente un’installazione flessibile e rapida, riducendo tempi e costi, mentre gli strumenti digitali di Huawei supportano progettazione, controllo intelligente dell’energia e monitoraggio in tempo reale, migliorando l’efficienza complessiva dell’impianto e semplificando tutte le fasi di utilizzo e manutenzione.

Un caso reale nel manifatturiero: l'esperienza Baraclit

Un esempio di applicazione nel settore manifatturiero è quello di Baraclit, produttore aretino di prefabbricati in cemento, con processi caratterizzati da alta intensità energetica.

Con l’obiettivo di massimizzare l’autoconsumo, l’azienda ha installato 1 MWh di accumuli C&I, associati a un preesistente impianto FV da 2,4 MW. Grazie a questa integrazione, è stato possibile ottenere una riduzione annuale dei costi associati all’energia elettrica di 90.000 euro, sfruttando l’eccedenza della produzione giornaliera sui consumi notturni.

Transizione energetica nel manufacturing: come fotovoltaico e storage stanno cambiando le imprese industriali - Ultima modifica: 2025-10-09T12:17:04+02:00 da Laura Rubini