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GenAI, cresce la fiducia ma servono più investimenti in AI affidabile

Una nuova ricerca di Sas rivela che la fiducia nella GenAI è in aumento. Tuttavia, solo il 40% delle aziende investe in governance e trasparenza. Chi lo fa ha fino al 60% di probabilità in più di raddoppiare il return-of-investment.

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Massimiliano Luce

La GenAI conquista sempre più fiducia tra i leader aziendali. È quanto emerge dal nuovo Idc Data and AI Impact Report: The Trust Imperative, commissionato da Sas. La ricerca, condotta su oltre 2.300 professionisti IT e business leader in tutto il mondo, mostra che il 48% degli intervistati dichiara “completa fiducia” nell’IA generativa. Un dato che supera di gran lunga quello dell’IA tradizionale, ferma al 18%.

Ma dietro l’ottimismo si nasconde un divario. Solo il 40% delle organizzazioni investe in governance, trasparenza e garanzie etiche per garantire sistemi davvero affidabili. Un paradosso che rivela una sfida cruciale: la fiducia cresce più in fretta della consapevolezza.

Secondo Kathy Lange di Idc, «le forme di IA con interattività umana e familiarità sembrano incoraggiare una maggiore fiducia, indipendentemente dall'affidabilità effettiva».

Opportunità per chi sceglie una GenAI responsabile

La ricerca mostra un chiaro vantaggio per le aziende che investono in un’AI affidabile. Queste realtà hanno fino al 60% di probabilità in più di raddoppiare il ritorno sugli investimenti. Tuttavia, solo il 2% delle organizzazioni considera prioritaria la creazione di un framework di governance e meno del 10% lavora su policy di AI responsabile.

La mancanza di una base solida si riflette soprattutto nei dati. Il 49% delle aziende segnala infrastrutture non ottimizzate e il 44% lamenta scarsa governance dei dati. La difficoltà di accesso alle fonti di dati rilevanti e le preoccupazioni per privacy e qualità dei dati restano tra gli ostacoli principali.

GenAI e nuove frontiere dell’intelligenza artificiale

Nonostante le criticità, le tecnologie emergenti come la GenAI e l’Agentic AI ispirano oggi i livelli più alti di fiducia. Cresce anche l’interesse per l’IA quantistica, nonostante la tecnologia sia ancora in fase di sviluppo. Ma l’eccesso di fiducia può diventare un rischio. Quasi l’80% delle aziende afferma di fidarsi dell’IA, ma solo la metà ha implementato misure che ne garantiscono l’affidabilità.

Questo disallineamento tra percezione e realtà può compromettere i benefici a lungo termine, frenando innovazione e Roi.

Sas: la fiducia è la chiave del successo dell’IA

Per Sas, la fiducia è un requisito imprescindibile. «Per il bene della società, delle imprese e dei lavoratori, la fiducia nell’AI è imprescindibile», sottolinea Bryan Harris, Chief Technology Officer di Sas. «Per raggiungere questo obiettivo, l'industria dell'IA deve aumentare il tasso di successo delle implementazioni, le persone devono valutare in modo critico i risultati generati dall’AI e la leadership deve mettere i lavoratori nelle condizioni di valorizzare al meglio questa tecnologia».

Investire in GenAI affidabile significa quindi creare valore reale. Le aziende che uniscono innovazione, governance e responsabilità possono trasformare la fiducia in vantaggio competitivo.

GenAI, cresce la fiducia ma servono più investimenti in AI affidabile - Ultima modifica: 2025-10-08T09:12:00+02:00 da Massimiliano Luce