L’AI nelle pmi è ormai una realtà. Secondo il sondaggio “AI Opportunity” condotto da TeamViewer su 1.400 dirigenti aziendali, l’interesse verso l’intelligenza artificiale è alto, ma il percorso di adozione è ancora agli inizi. Il 72% dei responsabili si definisce esperto di AI, ma ben il 95% ammette di avere bisogno di maggiore formazione. Un dato che rivela quanto sia ampio il divario tra percezione delle competenze e preparazione effettiva.
L’adozione dell’AI è diffusa, ma non sempre costante. Solo una pmi su tre la utilizza ogni giorno, mentre il 16% la impiega almeno una volta a settimana. Tuttavia, il grado di maturità è sorprendentemente elevato: il 35% delle pmi si dichiara maturo nell’uso dell’intelligenza artificiale, superando le aziende più grandi (22%).
Un altro segnale incoraggiante arriva dal fatto che l’86% dei decision maker non ha problemi a far usare l’AI anche a personale non tecnico. Questo approccio aperto suggerisce che l’intelligenza artificiale sta entrando sempre più nel cuore operativo delle aziende, oltre i confini del reparto IT.
Ostacoli all’adozione: sicurezza, formazione e infrastrutture
Le opportunità offerte dall’AI sono enormi, ma la mancata adozione può avere costi elevati. Il 28% dei dirigenti pmi teme infatti un aumento dei costi operativi dovuto alla perdita di opportunità di automazione. Le aziende più grandi, invece, temono soprattutto di restare indietro rispetto alla concorrenza (26%).
Le pmi mostrano comunque ottimismo: il 72% crede che l’AI porterà il più grande aumento di produttività del secolo, e il 76% la ritiene essenziale per migliorare le performance aziendali.
Tuttavia, permangono criticità. Il 38% indica la mancanza di formazione come il principale freno, mentre il 74% esprime preoccupazioni sulla gestione sicura dei dati. Il 65% adotta l’AI solo in ambienti strettamente controllati e il 77% non si sentirebbe sicuro nel scommettere nemmeno una settimana di stipendio sulla capacità della propria azienda di gestire in modo efficace i rischi legati all’AI.
Anche l’infrastruttura tecnica rappresenta un nodo centrale. Il 47% delle pmi non dispone ancora di sistemi adeguati per adottare l’AI alla velocità desiderata. Eppure, la spinta verso il cambiamento è forte: il 75% delle imprese prevede di aumentare gli investimenti in intelligenza artificiale entro 12 mesi, con una tendenza netta verso l’implementazione strutturata.
Soluzioni pratiche per un’AI più accessibile
Per supportare le pmi nel passaggio da un’adozione iniziale a un uso quotidiano dell’intelligenza artificiale, TeamViewer propone strumenti concreti come TeamViewer Intelligence. Questa soluzione offre analisi avanzate delle sessioni IT e include TeamViewer CoPilot, un assistente digitale integrato nelle sessioni di supporto remoto. Il CoPilot consente agli operatori IT di porre domande, ricevere istruzioni precise e automatizzare attività ripetitive, migliorando l’efficienza e la qualità del servizio senza richiedere ulteriori risorse.
Come afferma Artus Rupalla, Director of Product Management di TeamViewer: «Le pmi sono chiaramente motivate a implementare l’intelligenza artificiale, ma molte stanno ancora cercando la modalità migliore per trasformare l’adozione iniziale in un uso concreto e duraturo. La vera sfida non consiste nell’avere più strumenti, quanto nell’integrare soluzioni intelligenti che consentano di raggiungere automazione, comprensione e coerenza nelle attività quotidiane. Questa ricerca conferma quanto già stiamo osservando tra i nostri clienti: le pmi desiderano un’intelligenza artificiale che risolva problemi concreti, non solo teorici. Grazie a strumenti pratici come TeamViewer Intelligence, possiamo aiutare queste aziende nel passaggio dalla fase di sperimentazione a quella di piena esecuzione, consentendo loro di ottenere miglioramenti tangibili nelle prestazioni».
