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Lo stabilimento Findus di Cisterna di Latina diventa più “green” con una nuova centrale Hydrogen Ready

Nel quadro della transizione energetica nazionale, lo stabilimento Findus di Cisterna di Latina compie un nuovo passo strategico verso la sostenibilità, grazie al rinnovo della collaborazione con Grastim, specializzata nella fornitura di soluzioni tecnologiche per la decarbonizzazione industriale.

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Nicoletta Buora

Il progetto prevede l’installazione di una nuova centrale di trigenerazione Hydrogen Ready, che sostituirà la precedente turbogas da 5,5 MW, in sinergia con l’impianto fotovoltaico da 2 MW già operativo dal 2023. La nuova infrastruttura, più compatta e flessibile (fino a 4,5 MWe), è studiata per operare in modo integrato con la produzione solare, ottimizzando l’equilibrio tra generazione e fabbisogno energetico dello stabilimento.

L’upgrade tecnologico porterà un risparmio di CO2 superiore a 6.000 t/anno che rappresentano il -25% rispetto al 2024 per lo stabilimento Findus di Cisterna, cuore produttivo della Compagnia Surgelati Italiana (CSI) e parte del gruppo Nomad Foods,

Un impianto pronto per l’idrogeno

Fiore all’occhiello del nuovo intervento è la predisposizione dell’impianto all’utilizzo di idrogeno fino al 20% nella miscela di alimentazione, rendendolo di fatto un sistema Hydrogen Ready. Questo significa che, pur funzionando inizialmente a gas naturale, l’infrastruttura potrà gradualmente impiegare idrogeno verde, contribuendo in modo significativo alla riduzione delle emissioni di CO₂.

L’approccio Hydrogen Ready offre numerosi vantaggi:

  • Decarbonizzazione progressiva;
  • Flessibilità tecnologica: la centrale è progettata per adattarsi a future evoluzioni normative e infrastrutturali, prolungando la validità dell’investimento nel tempo;
  • Integrazione energetica: la centrale si coordina con il fotovoltaico, garantendo maggiore efficienza e continuità operativa;
  • Resilienza: la capacità di usare idrogeno permette una risposta più elastica alle esigenze energetiche del sito produttivo.

Un altro elemento distintivo è il sistema di recupero termico, che alimenterà le utenze frigorifere a bassa temperatura tramite un gruppo frigorifero ad assorbimento, migliorando ulteriormente il bilancio energetico dello stabilimento.

Un investimento concreto verso la sostenibilità

L’intervento, che rientra in un investimento di 5,2 milioni di euro da parte di Grastim , rappresenta un’evoluzione importante nel percorso di sostenibilità di Findus, iniziato da tempo e oggi sempre più integrato.

Solo negli ultimi cinque anni, Findus ha investito 32,7 milioni di euro nello stabilimento di Cisterna, con circa il 15% destinato a interventi per l’efficienza idrica ed energetica. Lo stabilimento è stato il primo del gruppo Nomad Foods a dotarsi di energia solare, e oggi si conferma un modello avanzato di sito produttivo sostenibile.

La visione di Grastim

“L’impianto Hydrogen Ready rappresenta una tappa fondamentale del nostro percorso di innovazione. La chiave per una transizione energetica realmente sostenibile è l’integrazione di più tecnologie e la flessibilità operativa”, ha dichiarato Baldo Pavolini, Investments & Operations Director di Grastim.

Con sede a Napoli, Grastim opera a livello internazionale offrendo soluzioni tecnologiche per la decarbonizzazione su scala industriale, collaborando con player in Europa, Regno Unito e Stati Uniti. Le sue tecnologie, integrate con sistemi digitali per la gestione e il monitoraggio energetico, puntano a migliorare l’efficienza, ridurre gli sprechi e supportare concretamente la trasformazione energetica del comparto manifatturiero.

Lo stabilimento Findus di Cisterna di Latina diventa più “green” con una nuova centrale Hydrogen Ready - Ultima modifica: 2025-06-17T11:48:58+02:00 da Nicoletta Buora