Mentre sembrava normalizzarsi il contesto economico, la crisi internazionale ha posto un freno alla fase di ripresa post-pandemica. Con l’aumento dei costi energetici molte imprese si sono trovate in difficoltà, con un esborso economico non preventivato che ha destabilizzato i piani imprenditoriali. Il Governo ha varato diversi Decreti per ovviare alla problematica, con interessanti misure di sostegno.
Anche la Regione Lombardia e il Sistema Camerale lombardo hanno predisposto un’azione di salvataggio, sostenendo le micro e piccole imprese lombarde dei settori commercio, pubblici esercizi e servizi, attraverso l’erogazione di quasi 11 milioni di euro, in contributi a fondo perduto, attraverso il Bando Efficienza Energetica.
Bando Efficienza Energetica: chi può presentare domanda?
Il Bando Efficienza Energetica è pensato per le micro e piccole imprese con uno specifico codice ATECO (come riportato dal paragrafo A3 della apposita normativa).
Oltre a rientrare nella definizione comunitaria di micro e piccole imprese, i beneficiari dovranno essere regolarmente iscritti e attivi nel Registro delle imprese da almeno 12 mesi, avere la sede operativa nella Regione, e non presentare condizioni di incompatibilità con i Bandi pubblici.
Non sono ammesse le imprese che presentano uno “stato di salute” precario (fallimento, liquidazione, concordato preventivo et similia) o con soci e management indagati per specifici reati.
Ogni impresa può presentare una sola richiesta di contributo, a meno che non abbia rinunciato ad una precedente o la stessa istanza risulti non ammessa.
La dotazione finanziaria del Bando Efficienza Energetica
Il soggetto attuatore del bando è Unioncamere Lombardia. In totale, le risorse stanziate sono pari a 10.745.500,00 euro: i fondi arrivano in buona parte dalla Regione Lombardia, D.G. Sviluppo Economico (9.615.500,00 euro), mente la restante quota è a carico delle Camere di commercio regionali (1.130.000,00 euro) con diversa ripartizione.
In caso di esaurimento delle risorse, il termine di chiusura dello sportello potrebbe essere anticipato; allo stesso modo, la Regione Lombardia si riserva di integrare la dotazione finanziaria, qualora avesse disponibilità di ulteriori fondi.
Non è ammesso il doppio finanziamento: lo stesso costo non può essere coperto da diverse fonti di erogazione, anche se provenienti da fondi europei. Si tratterebbe, infatti, di sovracompensazione; diversamente è possibile cumulare più fonti di finanziamento fino a concorrenza del 100% del singolo costo.
Le spese ammissibili
Il contributo a fondo perduto copre le spese per investimenti destinati all’efficientamento energetico, sostenute dal 26 aprile 2022 al 15 dicembre 2022, relative a beni e attrezzature strettamente funzionali all’obiettivo, con un ammontare minimo di 4mila euro, realizzati presso la sede operativa in Lombardia.
L’intervento di efficientamento energetico va certificato da un tecnico competente: in fase di domanda sarà infatti necessario redigere un modello specifico (All. E – Modello relazione tecnica https://www.unioncamerelombardia.it/?/menu-di-sinistra/Bandi---contributi-alle-imprese/Bandi-aperti/Bando-Efficienza-energetica-commercio-e-servizi) che riporta tutti i dettagli dell’investimento e delle soluzioni impiantistiche implementate, evidenziando il risparmio conseguito.
Sono ammesse le spese relative a beni e attrezzature destinate all’acquisto e installazione di:
- collettori solari termici e/o impianti di microcogenerazione
- impianti fotovoltaici per l’autoproduzione di energia
- macchinari e attrezzature
- caldaie ad alta efficienza
- raffrescatori/raffreddatori
- sistemi di domotica per il risparmio energetico
- apparecchi LED a basso consumo
Sono altresì ammessi i costi per opere murarie (et similia) nel limite del 20% e le spese di consulenza, nel limite del 10%; sono invece escluse le spese non direttamente correlate all’intervento di efficientamento energetico. Non è mai ammesso l’acquisto di beni usati o il noleggio.
Contributi a fondo perduto fino a 60mila euro
La misura agevolativa assume la forma di contributo a fondo perduto, a parziale copertura delle spese ammesse. L’investimento minimo complessivo dovrà essere pari a 4mila euro; l’agevolazione, invece, coprirà il 50% delle spese ammissibili, per un massimo di 60mila euro.
In effetti non c’è un tetto massimo di investimento e ogni singola impresa potrebbe anche sforare i 120mila euro. Alla fine, però, il contributo che concede la Regione, assieme alla CCIAA di appartenenza, non potrà superare i 60 mila euro. Tutte le spese si intendono al netto dell’IVA – che non rientra nel computo totale, a meno che l’impresa non sia impossibilitata a recuperare l’imposta.
I fornitori che emetteranno fattura per i beni o servizi non possono essere collegati (con rapporto di controllo) all’impresa beneficiaria; allo stesso modo, non possono essere utilizzati fornitori che abbiano presentato domanda per il medesimo Bando. Al raggiungimento dell’investimento minimo, verrà erogato il contributo, una tantum.
Modalità e termini del Bando
Sulla pagina di Unioncamere sarà possibile conoscere i dettagli del Bando e accedere agli Allegati.
Le domande di partecipazione vanno trasmesse esclusivamente on-line, sul sito apposito e la procedura di assegnazione è “a sportello”, ovvero secondo l’ordine cronologico di invio, e fino ad esaurimento delle risorse disponibili.
Lo sportello si è aperto lo scorso 15 giugno e chiuderà il 15 dicembre 2022. Entro 90 giorni dalla data di presentazione della domanda si procederà con l’istruttoria e con la pubblicazione del provvedimento di concessione; successivamente ci sarà l’erogazione.
Dal 28 giugno, in arrivo nuovi contributi
Sempre nell’ambito dell’efficientamento energetico, per promuovere la competitività delle micro e piccole imprese lombarde sono in arrivo ulteriori aiuti per investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili, che accompagnino i processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale. Questa volta, però, i soggetti beneficiari sono le imprese artigiane del manifatturiero, e la dotazione finanziaria sale a 22.326.810 euro.
Il contributo a fondo perduto copre fino al 50% delle spese ammissibili per l’efficientamento energetico del sito produttivo, con un massimo di 50mila euro e un investimento minimo di 15mila, da rendicontarsi entro il 31 marzo 2023.
Lo sportello aprirà il prossimo 28 giugno e il Bando è già consultabile on-line.
Riprendiamo qui il video con le istruzioni per la presentazione delle domande.