La moderna logistica industriale è costituita da un’organizzazione piuttosto articolata, composta da infrastrutture, attrezzature, risorse e strategie operative per coordinare tutto il ciclo di vita dei prodotti, la loro tracciabilità e le relative informazioni: al fine di garantire dei tempi di consegna puntuali e servizi di post-vendita qualificati e tempestivi, bisogna infatti organizzare l’approvvigionamento delle materie prime, lo stoccaggio delle merci, la gestione degli ordini.
Questo sistema è tanto più complesso quanto più un’azienda ha una rete di produzione dislocata tra più Paesi, o quando si verificano delle condizioni esterne, come accaduto durante la pandemia, che comportano dei blocchi o dei rallentamenti produttivi. Per affrontare nel modo migliore i possibili shock dei mercati è indispensabile avere un monitoraggio costante lungo tutta la supply chain, facendo anche leva sull’impiego di soluzioni tecnologiche avanzate, automatizzate ed eco-friendly.
Come evidenziato da uno studio realizzato dalla società di consulenza americana Proxima, i gestori degli investimenti sia nel Regno Unito, sia negli Stati Uniti, ritengono che le aziende senza una supply chain sostenibile attireranno meno finanziamenti nei prossimi dieci anni. L’attenta analisi dell’impatto che la catena ha sull’ambiente nelle sue diverse fasi sarà quindi sicuramente uno dei fattori chiave per arrivare a definire dei nuovi modelli logistici e gestionali.
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