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Vedere dietro l’angolo

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La Redazione

Ricercatori del MIT Computer Science and Artificial Intelligence Laboratory hanno sviluppato un insieme di algoritmi denominato CameraCorner che, utilizzando la luce riflessa, permette anche alla videocamera di uno smartphone di rendere visibili oggetti e persone che in una determinata scena appaiono nascosti. Più precisamente, viene eseguita un’analisi video dell’ombra visibile proiettata a terra da un oggetto che si trova per esempio dietro un angolo, generando una serie di immagini unidimensionali che, una volta assemblate, mettono a disposizione informazioni sulla natura e la dinamica dell’oggetto o della persona nascosta. Quindi, in realtà, non si vede proprio dietro l’angolo, ma si ricostruisce l’immagine di quello che c’è, informazione senz’altro utile in ambito sicurezza tanto che si pensa a un uso di questa tecnologia di fatto AI-based per applicazioni self driving e anche per la ricerca di persone disperse o introvabili in un contesto di disastro ambientale. Da sottolineare che CameraCorner sembra ben operare anche in situazioni atmosferiche avverse, per esempio con la pioggia: per quanto la visibilità dell’ombra proiettata sia in questo caso molto ridotta, l’algoritmo di visione del MIT riesce a rendere visibili variazioni percentuali minime, integrando le informazioni fino ad arrivare a un risultato utile. Il limite del sistema è dato ovviamente dalla totale mancanza di luce, dato che non non può esserci proieazione d’ombra alcuna da parte dell’oggetto nascosto.

Vedere dietro l’angolo - Ultima modifica: 2017-12-05T14:50:32+01:00 da La Redazione