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La Redazione

aperturaNella produzione industriale, le macchine garantiscono oggi tutta la flessibilità e l’affidabilità necessarie per conformarsi ai nuovi design di packaging, ai life-cycle sempre più brevi, e alle varianti di prodotto. Ma la presa degli oggetti è altrettanto performante?

Vuototecnica permette una risposta positiva alla domanda, perché, nel campo del vuoto, non ha pari e offre soluzioni che si adattano a tutte le esigenze e hanno come punti di forza la possibilità di personalizzazione e la semplificazione della manutenzione. Il vuoto permette una flessibilità che le normali pinze meccaniche di presa non garantiscono, senza contare i vantaggi che porta in termini di pulizia e velocità. Al centro del programma Vuototecnica c’è la sostenibilità. Si offrono migliori condizioni dell’ambiente di lavoro, abbattendo la rumorosità e favorendo il risparmio energetico. Ma per darvi un’idea del lavoro concreto che Vuototecnica può fare per voi, vediamo insieme alcune delle soluzioni a catalogo.

Sistema di presa a depressione Octopus

In tutti i casi in cui ci sia bisogno di un sistema di presa a depressione di facile utilizzo e grande efficienza, Octopus di Vuototecnica è allo stato dell’arte. Il suo vantaggio più grande risiede nella possibilità di effettuare manipolazioni di item differenti, che richiederebbero normalmente un cambio formato dell’organo di presa. L’Octopus è in grado di lavorare anche quando la superficie di contatto con gli oggetti da prendere occupa soltanto il 5% del piano aspirante. Tutti i sistemi Octopus sono prodotti con materiali di alta qualità: alluminio anodizzato per lo scatolato; un filtro in rete microfine sull’aspirazione, di facile ispezione, in acciaio inox, e un’ampia scelta di accessori e componenti e di piani aspiranti, in base ai prodotti da manipolare. Sono disponibili molte teste di presa, di materiali e forme diverse, facilmente intercambiabili. Non avete problemi a movimentare sacchetti con prodotti sfusi, piccoli oggetti, prodotti con superfici disomogenee e tanti altri particolari.  Tra le novità del 2015, Vuototecnica ha presentato inoltre le nuove teste di presa realizzate con stampante 3D, per singoli pezzi. In questo modo le teste sono create ad hoc per assecondare la forma degli oggetti, in ABS, e sono anche più leggere, oltre che resistenti. La personalizzazione non si è mai spinta fino a questo punto e i clienti ne sono già entusiasti.

Generatori di vuoto multifunzione modulari GVMM

Per quanto riguarda la creazione del vuoto, Vuototecnica non è da meno e risolve i problemi dei produttori in maniera efficace.  Nel caso ci sia bisogno di asservire più utenze tramite prese di vuoto autonome, per esempio, Vuototecnica ha pensato ai generatori di vuoto multifunzione modulari GVMM, creati per l’assemblaggio a moduli intermedi MI, con il semplice utilizzo di viti, senza collettori esterni.  Ciò che rende unici questi generatori è proprio la loro modularità. Potete scegliere il numero delle unità di vuoto, richiedendo il generatore di vuoto multifunzione e i moduli intermedi nel numero e con le portate desiderate, già assemblati tra loro, oppure potete assemblare uno o più moduli intermedi al generatore GVMM già installato sull’automatismo. I GVMM sono facilmente ispezionabili. Li potete aprire agevolmente per una manutenzione senza pensieri, a partire dal filtro d’aspirazione del distributore. Si tratta, ovviamente, di un requisito fondamentale, soprattutto quando si ha a che fare con ambienti produttivi in cui è riscontrabile una forte presenza di polveri impalpabili che possono intasare i filtri d’aspirazione inficiando la produttività. Inoltre, potete installarli in qualsiasi posizione, visto che sono compatti e poco ingombranti. Hanno una grande capacità di aspirazione e consentono un elevato risparmio di aria compressa. Il generatore crea infatti il vuoto all’utilizzo, grazie all’attivazione della micro-elettrovalvola d’alimentazione dell’aria compressa. Quando il valore di vuoto raggiunge il massimo prestabilito, il vacuostato interviene sulla bobina elettrica dell’elettrovalvola per interrompere l’alimentazione; viene ripristinata solo quando il grado di vuoto scende al di sotto del valore minimo di sicurezza. Si può inoltre utilizzare un secondo segnale del vacuostato, in maniera indipendente dal primo, per avviare il ciclo quando il grado di vuoto è quello idoneo all’utilizzo. In mancanza di alimentazione, è integrata una valvola di ritegno per il mantenimento del grado di vuoto nel circuito. I generatori di vuoto GVMM e i relativi moduli MI, sono dotati di un regolatore a vite per il dosaggio dell’aria compressa d’espulsione e prevedono, come optional, un cavo di risparmio energetico dell’aria compressa (codice 00 15 202 oppure 00 15 203) con il quale si può far dialogare la micro-elettrovalvola dell’alimentazione dell’aria compressa con il vacuostato digitale. Per massimizzare il risparmio. Infine, permettono una grande velocità operativa, la generazione del vuoto e il rilascio con contro-soffio avvengono in un lampo.

Fast Vacuum Generator FVG

Per i robot più piccoli che richiedono dimensioni e pesi ridotti, Vuototecnica propone il generatore di vuoto con espulsore FVG (Fast Vacuum Generator).

Studiato per la presa e il rilascio ad altissima frequenza, reagisce a cicli molto brevi ed è realizzato in alluminio anodizzato. È dotato di un sistema, escludibile, per la generazione di un contro soffio all’interno della ventosa all’atto del rilascio del particolare da manipolare. La massima resa anche a basse pressioni d’alimentazione, la semplicità d’installazione e il peso moderato fanno di questo generatore un alleato imprescindibile nel pick and place. Ha una massima pressione d’alimentazione di 4 bar, è disponibile con portate di 3 o 5 mc/h (FVG3-FVG5), ha un massimo grado di vuoto di -85 KPa.

La nuova serie di ventose a soffietto

Per i più esigenti, è nata una nuovissima serie di ventose a soffietto. Ideali per la manipolazione di scatole di cartone, le ventose possono essere altrettanto efficaci in altri settori applicativi.  La loro particolarità più evidente è che sono in grado di compensare l’altezza di presa di garantire comunque ottima tenuta e stabilità. Il labbro della ventosa ha delle canalizzazioni d’aspirazione, per adattarsi perfettamente all’oggetto da prelevare.  È possibile scegliere mescole, supporti e accessori in base alle esigenze applicative e di fissaggio sull’automatismo.

 

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Soluzioni senza pari - Ultima modifica: 2015-11-01T08:00:33+01:00 da La Redazione