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Siemens Italia archivia il 2013 e consolida la “digital transformation”

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La Redazione
Federico Golla, AD di Siemens Italia.

«Nel mondo, come in Italia, l’obiettivo per i prossimi anni è focalizzare ulteriormente il portafoglio e migliorare la performance di tutti i nostri settori di business. Tre sono idriver di questa rifocalizzazione orientata alla “digital transformation”: elettrificazione, digitalizzazione e automazione. I dati sono l’oro del 21mo secolo. Comprendere come usarli al meglio e trasformarli in valore economico rappresenta quindi un fattore di successo per i nostri clienti, per la società e per l’economia.  E Siemens ha la visione e le competenze necessarie per dare risposte efficaci a queste esigenze. Nel frattempo, tuttavia, non distogliamo l’attenzione dai processi, dove la parola d’ordine è snellimento, per essere più vicini ai nostri clienti e aumentare la competitività», spiega Federico Golla, AD di Siemens Italia. In Italia Siemens archivia l’esercizio fiscale 2013, chiuso il 30 settembre, con un fatturato di 1.907 milioni di Euro - in flessione rispetto allo scorso anno - e ordini per 2.018 milioni di Euro (+1%). In un contesto difficile, si evidenzia una contrazione del volume di business, ma con il segnale positivo proveniente dall’ordinato. Dando uno sguardo all’andamento dei settori, da notare che le attività legate all’automazione industriale tengono, registrando un 2% in più di nuovi ordini. In particolare, il settore “Industry” ha beneficiato dell’ottimo andamento delle tecnologie metallurgiche, dove i contratti, grazie a importanti commesse estere, volano alto con un incremento del 67%. Anche sul fronte dell’energia, per quanto la perdurante diminuzione della domanda abbia ridotto il giro d’affari, i contratti di service sul parco turbine di alcune delle principali utilities italiane hanno da sole contribuito positivamente all’ordinato totale dell’azienda. In evidenza Siemens Transformers – la factory trentina produttrice di trasformatori di potenza venduti per l’80% all’estero – che si è distinta per una chiusura di esercizio in positivo sia in termini di fatturato (20%) che di ordinato (5%). Risultata sfidante anche la situazione nel settore “Healthcare”, per il quale la riduzione progressiva degli investimenti in sanità da parte delle Regioni ha portato alla contrazione della vendita di apparecchiature medicali, anche se non sono mancati ordini da parte di alcuni strutture sanitarie che, in maniera lungimirante, hanno puntato forte sull’ innovazione tecnologica. Concludendo l’analisi dei mercati nei quali Siemens è attiva, da segnalare che il focus sulle smart cities è rimasto molto alto, grazie anche allo sviluppo di progetti per la mobilità elettrica e le reti intelligenti. In questo ambito, a conferma della sua riconosciuta capacità di essere trend setter, Siemens ha realizzato uno studio sulla resilienza delle infrastrutture urbane. A partire da un dato - 160 miliardi di dollari i costi dei danni causati da fenomeni meteorologici estremi - lo studio dimostra come la tecnologia sia una componente chiave per la protezione delle infrastrutture. La conclusione? Le città dovrebbero integrare la resilienza in tutti gli aspetti della loro pianificazione, in modo da ridurre i danni potenziali, migliorando contestualmente la produttività e creando un luogo più sicuro in cui vivere. «L’Italia su questo fronte non ha ancora elaborato una strategia d’azione comune, tuttavia esistono delle buone pratiche già attive sul territorio nazionale. Torino, per esempio, si è organizzata con i contratti di quartiere, strumenti di intervento finalizzati al recupero di quartieri segnati da un diffuso degrado fisico e ambientale», dice Golla. Anche questo esercizio fiscale è stato caratterizzato dal lavoro ininterrotto dei centri di competenza e R&S nazionali.

La sede di Marnate, in provincia di Varese, ha ulteriormente sviluppato la propriaexpertise per quanto riguarda i laminatoi a caldo - nell’ambito dell’industria dell’acciaio - grazie a un team di 200 persone che copre l’intera filiera, dalla vendita al service e che opera a livello internazionale.

Passate le Alpi marittime, a Genova - sede del centro software mondiale del Manufacturing Operation Management (MOM) con oltre 400 ricercatori dedicati allo sviluppo dei software IT industriali - l’azienda ha proseguito la sua attività anche in collaborazione con l’Università locale.

Mentre dal primo ottobre Milano è diventata la capitale mondiale di Siemens per quanto riguarda mobilità e smart grid. Grazie ai suoi 160 tra tecnici, sviluppatori e ingegneri, questo centro di competenza ha integrato nel portafoglio internazionale la piattaforma per la mobilità elettrica (E-Car Operation Center) sviluppata in Italia. Questi stessi temi, dal software industriale all’energia, sono stati al centro di importanti progetti di ricerca. Con Fondazione Politecnico di Milano, per esempio, Siemens ha sviluppato nel corso del 2013 nuovi ambiti di collaborazione. Sul fronte dell’energia l’attenzione si è concentrata sull’analisi ed il monitoraggio delle performance di centrali di energia esistenti, mentre in ambito Healthcare il focus è stato rivolto sull’e-business nei processi aziendali. Sono anche partiti due filoni di ricerca nel settore metallurgico, che hanno avuto come oggetto di studio il processo di laminazione dell’acciaio. Proseguita inoltre la partecipazione agli osservatori dedicati a “Smart Grid”, “IoT- Internet of Things” ed “efficienza energetica”, mentre nell’obiettivo sono rientrate pure le Smart Grid, sia per quanto riguarda l’integrazione nella rete delle rinnovabili sia per i sistemi di distribuzione dei flussi di energia. Due parole anche sul progetto “Smart Manufactory 2020”, guidato da Siemens e supportato da Fondazione del Politecnico, che si occupa delle performance delle imprese italiane e della complessità dei sistemi produttivi coinvolti. L’obiettivo è tradurre in realtà l’idea della nuova fabbrica del futuro intesa come un sistema informativo integrato e olistico.

Uno sguardo al futuro: nuova struttura organizzativa e digital transformation

Dello scorso ottobre l’annuncio di un nuovo setup territoriale che punta a rafforzare ulteriormente lo sviluppo del business a livello locale, favorendo una maggiore prossimità con i clienti. A tale scopo 30 Paesi – chiamati lead countries – i più rilevanti per Siemens in base a volume di business e prospettive di crescita, riporteranno direttamente a quattro membri del Board della casa madre. Nell’ambito di questi Paesi, che contano per oltre l’85% del fatturato della società, l’Italia si conferma al settimo posto. Il nuovo approccio organizzativo è funzionale al già accennato orientamento strategico basato sulla trasformazione digitale. Siemens, da qualche tempo, sta percorrendo questa strada attraverso investimenti e acquisizioni mirate. “La trasformazione digitale permea ogni aspetto del vivere quotidiano e delle attività di business, manifestandosi sotto forma di connettività illimitata, di penetrazione di dispositivi intelligenti fino ad arrivare alla convergenza di sistemi IT. Il trend, inarrestabile, porterà nei prossimi anni a uno scenario caratterizzato da automazione sempre più spinta e intelligente, robotica, biotecnologie, processi di business integrati, web semantico, social network, e così via. L’intelligenza applicata all’hardware giocherà un ruolo cruciale: le soluzioni per la rete elettrica smart sono un chiaro esempio di cosa significa per noi evoluzione digitale del portafoglio prodotti”, aggiunge Golla. I progressi realizzati nel campo delle telecomunicazioni, dell’elettronica e dell’automazione offrono inoltre la possibilità di progettare e ideare scenari per risolvere le grandi sfide della sostenibilità. Tra gli ambiti applicativi Siemens rivolge grande attenzione alla “fabbrica intelligente”, cui il MIUR ha dedicato uno dei nove Cluster Tecnologici Nazionali al quale abbiamo già fatto riferimento parlando del progetto Smart Manufactory 2020.

I risultati dei Settori

L’esercizio 2013 ha visto la continua discesa della produzione industriale, in particolare i mercati più colpiti sono stati il manifatturiero, quelli dell’acciaio, del cemento e dell’auto. Ha resistito invece l’export, dove i costruttori di macchine, clienti storici di Siemens, sono molto presenti. Nel corso dell’anno il Settore Industry ha consolidato ulteriormente la propria partnership con il gruppo Fiat nello sviluppo della nuova piattaforma New Plant Landscape, che include la convergenza IT dei sistemi di manufacturing di Fiat e Chrysler.  Un altro importante successo proviene dal segmento dell’acciaio, che quest’anno si è distinto con il già citato ottimo andamento dell’ordinato (+67%). Il Settore è stato, infatti, coinvolto nell’ammodernamento dello stabilimento Ilva di Taranto, con l’aggiudicazione della fornitura del nuovo impianto di depolverazione secondaria dell'agglomerato. Verranno trattati 1,5 milioni di metri cubi di aria all'ora e ridotte le emissioni di polvere al di sotto dei 10 milligrammi per metro cubo standard, al di sotto di quanto prevedono le norme attuali. Tra i progetti più significativi spicca inoltre quello realizzato per L’Oréal Saipo Industriale per la modernizzazione dello stabilimento di Settimo Torinese e, in particolare, volto alla realizzazione di un magazzino automatico chiavi in mano per l’ottimizzazione dei flussi delle materie prime. Il Settore Infrastructure & Cities pur vedendo scendere fatturato e ordinato, ha realizzato progetti ad alto contenuti di innovazione. A partire dall’infrastruttura tecnologica chiavi in mano del nuovo green data center di Eni, la cui efficienza energetica, misurata come il rapporto tra l’energia totale utilizzata e l’energia dedicata all’informatica, sarà al di sotto del valore di 1,2 - miglior risultato a livello mondiale -. Per dare un termine di paragone, la media italiana presenta ancora valori tra 2 e 3. Parlando di mobilità, è stata estesa di 1,6 km la metropolitana di Torino dove viaggia il VAL (Veicolo Automatico Leggero senza conducente) di Siemens, unico nel suo genere in Italia. Di grande soddisfazione anche l'aggiudicazione dei progetti di Energy Storage con Terna e l'importante risultato ottenuto a livello di ordinato con gli EPC - Engineering, Procurement and Construction.  Mentre tra le realizzazioni già completate basti pensare all'innovativa Smart Polygeneration Microgrid presso il Campus dell'Università di Savona o ancora alla soluzione di monitoraggio efficiente "made in Italy" i-ConTXM sviluppata presso il laboratorio Sveppi e lanciata in maggio sul mercato internazionale.  E in una prospettiva più di medio periodo si inserisce un importante progetto in collaborazione con  Enel Distribuzione per la fornitura della Smart Grid di Expo 2015. In un contesto tutt’altro che facile il Settore Energy ha comunque sfruttato le opportunità che si sono presentate. Si contrae il fatturato ma balza l’ordinato con un aumento del 9%. In particolare ha proseguito la sua collaborazione con Enel grazie alla firma di un importante accordo quadro, della durata di due anni e che prevede la fornitura di trasformatori isolati in olio con potenza compresa tra 50 e 1.000 kiloVolt Ampere (kVA) che saranno installati nelle reti elettriche di distribuzione in Italia, Spagna, Romania, Colombia, Brasile, Perù e Cile. Rafforzata la partnership strategica con un’azienda italiana che opera nel mercato dell’oil&gas, con un accordo quadro per le attività di service sulla flotta di turbine Siemens installate in Italia. Sempre in ambito service, da segnalare l’aggiudicazione di un ordine nel campo delle rinnovabili per un’attività della durata di 11 anni per un parco eolico in Campania. L’esercizio fiscale è stato inoltre caratterizzato da numerosi successi all'estero attraverso EPC italiani. In particolare, la fornitura di un sistema di controllo integrato per una centrale di energia a ciclo combinato e la modernizzazione del sistema di controllo distribuito per il Balance Of Plant e della turbina a vapore di una centrale di energia a carbone in Turchia e Tunisia. In Sud Africa saranno invece installate due sottostazioni di alta tensione – Gas Insulated Switchgear - (420kV e 275 kV). Le razionalizzazioni di spesa introdotte con le spending review degli ultimi anni hanno avuto come conseguenza ulteriori tagli nel settore sanitario, con una riduzione del finanziamento per il Servizio Sanitario Nazionale. In modo particolare per i dispositivi medici si è registrata una riduzione di circa il 30%. Pur operando in questo difficile scenario, il Settore Healthcare è riuscito a migliorare le proprie quote di mercato e a distinguersi mettendo a segno, nel corso dell’esercizio, alcuni importanti successi su tutto il territorio. Nel Gruppo Villa Maria di Ravenna - uno dei più importanti gruppi privati in Italia - sono stati installati nei vari presidi due TAC, e due angiografi. Grande successo è stato ottenuto nell’Ospedale Maggiore di Trieste dove Siemens ha fornito apparecchiature per la risonanza magnetica, e un sistema radiologico digitale. Nonostante le difficoltà di mercato si registrino in particolare al Sud, nell’Ospedale Monaldi di Napoli sono stati forniti tre ecocardiografi di altissima fascia. Passando alle isole, la Sardegna con gli Ospedali di Olbia, Nuoro e Cagliari ha puntato sull’innovazione acquistando tre sistemi di angiografia per i reparti di radiologia e cardiologia e 4 tavoli radiologici telecomandati modello Luminos dRF, il primo sistema 2-in-1 al mondo per radiografia e fluoroscopia digitale. Nel corso dell’esercizio è stato infine implementato il progetto “One Healthcare Service”, che ha portato alla definizione di un’unica organizzazione integrata di Service per tutto il Settore Healthcare.

 

Siemens Italia archivia il 2013 e consolida la “digital transformation” - Ultima modifica: 2013-12-10T20:44:32+01:00 da La Redazione