La soluzione più comune e diffusa per verificare in sicurezza che i ripari mobili messi a separazione fisica tra l’operatore e la zona pericolosa siano correttamente chiusi, è di utilizzare i classici interruttori meccanici con attuatore. Da un po’ di tempo a questa parte, il mercato si sta orientando all’utilizzo di sensori basati su tecnologie diverse per assolvere questa funzione di sicurezza. Le ragioni di questo cambiamento sono dovute alla necessità di assicurare una miglior affidabilità nel tempo e dalle richieste sempre più stringenti delle nuove norme di sicurezza, in particolare dalla EN ISO 13849-1. I sensori attualmente utilizzati si basano su due principi di funzionamento diversi: magnetico e RFID_Radio Frequency IDentification. PSENmag. Pilz ha una gamma molto ampia di sensori magnetici (es. PSENma1.4p) che hanno diversi vantaggi rispetto agli interruttori meccanici: funzionano senza contatto tra sensore e attuatore garantendo una lunga vita, hanno un ampio range di funzionamento (quindi non richiedono una meccanica di precisione per i ripari), sono insensibili a vibrazioni, sono semplici da installare, possono essere montati nascosti (quindi difficili da eludere da parte dell’operatore), sono insensibili a sporco e olio (possono arrivano fino a IP69k) e, infine, consentono di raggiungere un elevato livello di sicurezza con un solo sensore. Molte applicazioni sono state aggiornate sostituendo interruttori meccanici con sensori magnetici, ma anche loro hanno dei punti deboli che possono essere superati con l’impiego di più moderni sensori PSENcs di tipo RFID. PSENcs. Questi sensori transponder (es. PSENcs3.1p) funzionano appunto sul principio Radio Frequency IDentification per cui, attraverso opportune antenne inserite nel sensore e nell’attuatore, si scambiano un codice che, se corretto, abilità la funzione di sicurezza. Hanno le stesse ottime prestazioni di base dei sensori magnetici con ulteriori vantaggi come: non sfruttano il principio del magnetismo (possono essere impiegati anche in presenza di polvere di ferro come sulle macchine utensili), si attivano solo con un attuatore specifico (quindi hanno un elevato grado di protezione contro l’elusione), hanno un funzionamento più stabile e senza incertezze (dato non hanno contatti meccanici al loro interno e forniscono due uscite OSSD) e possono raggiungere il più elevato livello di sicurezza anche con collegamento in serie di più sensori.
Sono disponibili in diverse forme e dimensioni, con cavo o connettore e con diversi livelli di codifica.
